I sessant'anni delle Frecce Tricolori

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Angela Castorelli
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I sessant'anni delle Frecce Tricolori

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Oggi la Pattuglia acrobatica nazionale "Frecce Tricolori" dell'Aeronautica Militare compie 60 anni. Da sempre simbolo dell'eccellenza Made in Italy nel mondo, le Frecce hanno il compito di rappresentare i valori, la tecnologia, la professionalità e la capacità di fare squadra dell'intera Aeronautica Militare. Con la propria attività, sono portatori dei valori e delle competenze che sono proprie in generale delle Forze Armate e promuovono con esse anche l'industria nazionale e quindi tutto il "Sistema Paese". Era il primo marzo del 1961 quando giunsero sulla base aerea di Rivolto (Udine) i primi sei velivoli F-86E "Sabre" con la livrea della pattuglia del "Cavallino Rampante". I sei "Sabre" provenivano da Grosseto, oggi una delle basi deputate alla difesa dei cieli italiani e sede dell'allora 4° Aerobrigata, oggi 4° Stormo. Ad attenderli al suolo, il loro primo comandante: il maggiore Mario Squarcina. S'insediava così la prima cellula dell'"Unità Speciale Acrobatica", nucleo originario delle nascenti Frecce Tricolori. Nel primo anno di vita le Frecce Tricolori volarono con le insegne del "Cavallino Rampante", assumendo nel 1962 una nuova livrea e lo stemma che ben conosciamo. Dalla stagione 1964 le Frecce Tricolori iniziarono a impiegare il velivolo italiano FIAT G-91PAN, che lasciarono solo nel 1982, quando avvenne la transizione al velivolo MB-339PAN, a oggi in dotazione. Sorvoli e manifestazioni con i quali si concretizza, in volo, il compito rappresentativo assegnato alle Frecce Tricolori, sono eventi dal grande seguito che da sempre accompagnano importanti momenti della storia del nostro Paese. In questi 60 anni la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha portato le sue esibizioni in 48 Paesi del mondo-dall'America alla Russia, dal Nord Europa al Medio Oriente e al Nord Africa-stendendo il Tricolore sui luoghi più belli e in occasione delle ricorrenze e degli eventi più significativi ed importanti. L'anniversario cade in un momento particolarmente difficile, in cui si rinnova e rafforza l'importanza di restare uniti e fare squadra. Proprio con questo intento, a fine maggio del 2020, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha compiuto uno storico sorvolo di tutti i capoluoghi di regione italiani, iniziativa che ha preso il nome, dal forte valore simbolico, di "Abbraccio Tricolore", culminata con il sorvolo della città di Roma nel giorno del 2 giugno (Festa della Repubblica). A questo importante avvenimento si sono aggiunti altri sorvoli in occasione dell'inaugurazione del nuovo Ponte di Genova, della partenza del Gran Premio d'Italia a Monza e della ricorrenza del Santo Patrono d'Italia sulla Basilica Superiore d'Assisi, mentre il 2021 è iniziato con il sorvolo ai Mondiali di sci di Cortina. Il 313esimo Gruppo Addestramento Acrobatico (questa la denominazione ufficiale delle Frecce Tricolori), è un reparto di volo dell'Aeronautica Militare composto da circa cento militari tra Ufficiali, Sottufficiali e Graduati. La formazione di 10 velivoli, 9 più quello del solista, è composta da piloti provenienti dai reparti operativi di volo dell'Aeronautica Militare che, a seguito di selezione, entrano a far parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale; qui trascorrono una parentesi della loro carriera operativa per poi far rientro ai Reparti al termine dell'esperienza. Il restante personale che appartiene alle Frecce Tricolori è costituito principalmente da specialisti addetti alla manutenzione del velivolo Aermacchi MB339A-PAN. "Le Frecce Tricolori sono conosciute, apprezzate e portano in tutto il mondo il nostro Tricolore-ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di Squadra aerea, Alberto Rosso-sintetizzano tutto quello che è tecnologia, passione, capacità, competenza e professionalità che l'Italia è in grado di esportare e portare nel mondo".


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