Fratelli no vax sospesi: come li guarderemo, e come ci guarderanno, alla riammissione?

[Marco Bosia]

Buongiorno. Leggo oggi l'interessante intervento del Dr. Gaiani, di "Analisi Difesa", sulle conseguenze strategiche del maccartismo vaccinale e dell'illiberalismo montante. Trovo che queste considerazioni, molto pertinenti, dovrebbero essere alla attenzione delle suprême stanze. Io, nel mio piccolo, già Comandante/responsabile in passato di un modesto gruppo di Uomini (includendovi anche le Donne eccezionali che ho avuto con me negli ultimi anni...) mi domando: quando terminerà il periodo di sospensione senza alcuna risorsa, neppure alimentare, comminato contro i nostri commilitoni (termine che vuole inglobare, per quelli che non si dovessero offendere, i colleghi non militari...) refrattari - come me, ma io sono in pensione - e questi potranno indossare nuovamente l'uniforme, con quale spirito lo faranno? Quale fiducia potranno avere nelle loro Istituzioni che non li hanno difesi? Come potranno ristabilire il necessario cameratismo nei confronti di chi, per convinzione o per necessità, ha compiuto scelta opposta? Quali, già oggi, le conseguenze sul "morale", già abbondantemente frustrato da tante illogiche disposizioni?

[frapisa]

Buongiorno. Leggo oggi l'interessante intervento del Dr. Gaiani, di "Analisi Difesa", sulle conseguenze strategiche del maccartismo vaccinale e dell'illiberalismo montante. Trovo che queste considerazioni, molto pertinenti, dovrebbero essere alla attenzione delle suprême stanze. Io, nel mio piccolo, già Comandante/responsabile in passato di un modesto gruppo di Uomini (includendovi anche le Donne eccezionali che ho avuto con me negli ultimi anni...) mi domando: quando terminerà il periodo di sospensione senza alcuna risorsa, neppure alimentare, comminato contro i nostri commilitoni (termine che vuole inglobare, per quelli che non si dovessero offendere, i colleghi non militari...) refrattari - come me, ma io sono in pensione - e questi potranno indossare nuovamente l'uniforme, con quale spirito lo faranno? Quale fiducia potranno avere nelle loro Istituzioni che non li hanno difesi? Come potranno ristabilire il necessario cameratismo nei confronti di chi, per convinzione o per necessità, ha compiuto scelta opposta? Quali, già oggi, le conseguenze sul "morale", già abbondantemente frustrato da tante illogiche disposizioni?

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A mio modesto parere, la fiducia la potrei dare a chi per necessità non può fare il vaccino. Mentre per i "fratelli/sorelle" super convinti, anzi oso dire no vax, rimango della mia super convinzione.... Comunque li vedo con lo stesso spirito che hanno loro nei confronti di noi vaccinati, ecco questo è il cameratismo che hanno con chi si è vaccinato. Ovviamente senza offesa per alcuno.
PS: Mi arriverà un' altra riservata personale?

[Marco Bosia]

No, spero e credo di no!
Mi puoi solo dire, però, se hai letto l'articolo che ho citato? È importante, per me, saperlo, per meglio poter interpretare la tua gradita risposta. Grazie

[firefox]

NON ho letto l'articolo e manco intendo leggerlo, perchè ho letto di tutto e di più in questi due anni..

La penso come Frapisa...

[Marco Bosia]

Caro Firefox, l'articolo tratta analisi strategica, non teorie complottiste. A mio avviso, è sbagliato non confrontarsi con opinioni differenti, soprattutto quando sollevano questioni reali. Poi, sempre secondo me, per convincere il collega restio, devi poter confutare le sue preoccupazioni, argomentando. La problematica, infatti, NON soggiace alla disciplina militare. Spero, quindi, che tu, frapisa e tanti altri troviate i 10 minuti per scorrere l'articolo. Come dicevo, non è un obbligo. Tieni presente che nel nostro mondo, per me al passato prossimo, è molto importante la coesione morale di un reparto, piccolo o grande che sia

[firefox]

Mi spiace ma ho rinunciato nel convincimento del collega che NON vuole vaccinarsi per futili motivi, paure o convinzioni personali..

NON sono miei figli piccoli ai quali devi spiegare ancora tutto..

NON c'è nulla che gli possa dire oltre quello che succedeva un anno fa e quello che, dopo l'inizio delle vaccinazioni accade oggi...

Un saluto

[para61]

Ho letto l'articolo. Se se se. Potremmo morire tutti di vaccino. Una strage senza precedenti, dove perirebbero i neri, i rossi ed il gialli. Quindi a livello strategico poco male. Rimarranno i novax a mandare avanti la baracca mondiale.
Mi verrebbe spontaneo rispondere che al rientro al lavoro gli spetterebbe lo stesso trattamento che loro riservano ai vaccinati, che, ricordo, l'inoculazione l'hanno accettata perchè certi che sia, al momento, l'unica forma di contrasto, senza costrizione, per loro stessi ed anche per gli altri. Non con leggerezza, ma anche con apprensione, scegliendo semplicemente di fidarsi. Ma forse finirà tutto a tarallucci e vino!

[Marco Bosia]

Per para61. Certo, sono ipotesi. Tieni presente che le stesse aziende produttrici non sanno quel che potrebbe accadere su tempi medio lunghi. Il virus, fino ad ora, ha ucciso, nella stragrande maggioranza, persone con una età molto avanzata o, comunque, con problematiche preesistenti. Nelle classi fino ai 50, si tratta di percentuali veramente minime (poi, è chiaro, se mi tocca essere lo 0,0001% cui capita...). I morti successivi al vaccino, invece, sono nella grande maggioranza giovani. Se succede a noi (sono un 61 anche io), in fondo è nella natura delle cose, quando ci siamo arruolati la speranza di vita era molto più bassa di oggi. Non conoscendo le possibili conseguenze, un po' di precauzione non farebbe male. Per quanto riguarda l'aspetto principale: sai che, pur sforzandomi, non riesco a capire cosa possa fare uno che non si vaccina ad uno che, oggi, sarà alla terza dose e che, entro qualche mese, dovrà farne una quarta... Contrariamente a quel che dice Draghi (io sono un estimatore, anche se non su tutto, del Presidente Cossiga..) il vaccinato contagia e si contagia più o meno come quello no, l'asserzione fatta a luglio circa la garanzia di trovarsi tra persone sicure perché col lasciapassare si è dimostrata priva di fondamento già da agosto. In ultimo: non si tratta di una disposizione inerente la disciplina, il collega che, per le sue ragioni, ritiene di non diversi sottoporre ad un trattamento, ne ha tutto il diritto, senza levare nulla agli altri. Nel caso di un impiego operativo, lui, magari, ti starebbe dietro, a tua tutela, quanto è forse più dell'altro. Oggi, senza che abbia demeritato, lo abbandoniamo! Scusami, dal nomignolo scelto potresti appartenere ai paracadutisti: io, provenienza alpina, non vi ci vedoa farlo, come non lo faremmo noi. Mi dispiace, quindi, l'astio che traspare dai commenti fino ad ora giunti: segno che le preoccupazioni sollevate dall'articolista, da me condivise, non sono del tutto campate in aria... Comunque, grazie per il tempo che mi hai dedicato. Speriamo bene e, soprattutto, IN SAN GIORGIO !
..

[cbr90075]

tutte le falsità dei no vax sono arrivate pure su questo forum.
Molti di voi purtroppo hanno un problema fondamentale, non riescono a comprendere dei semplici dati statistici.
La certezza di non morire non te la da nessuno ma vaccinandoti si riduce di molto la probabilità di finire con un tubo in gola o al cimitero.
Inoltre i colleghi no vax è giusto che stiano a casa e non vengano in ufficio per tutelare loro stessi, e le loro menti superiori e in parte pure noi poco intelligenti e vaccinati.
Se noi vaccinati moriremo tutti e il mondo sarà no vax non mi dispiacerebbe aver compiuto il sacrificio perchè se ci governassero certe menti cosi eccelse sarebbe davvero un mondo di m..... magari ci si curerà con la candeggina come diceva qualcuno. Detto ciò siete liberi di non vaccinarvi, sono contrario all'obbligo vaccinale, ma dovete stare chiusi in casa e non andare in giro ad infettare il prossimo.

[Marco Bosia]

Per cbr90075. Scusami, al momento mi sembra ce ne sia, forse, uno, che non fa gran peso. Purtroppo, quello che era lo scopo dell'intervento, ovvero capire la frattura creata anche tra noi da questi interventi di autorità civili di dubbia caratura democratica, privi di una reale logica, mi appare raggiunto,; e, ti confesso, mi rattrista parecchio.

[GiulioTR]

Conoscete la canzone di Claudio Baglioni " la vita è adesso" be' oggi si rischia di morire di covid 19, quindi oggi mi vaccino per cercare di proteggere me e i miei cari. Poi come dice qualcuno che fra qualche anno ne pagheremo le conseguenze vedremo dico io chi può dirlo.
Può darsi pure che tra qualche anno scoppi una guerra nucleare che ci annienti tutti o che un asteroide che ci faccia fare la finr dei dinosauri.
La vita è adesso e io mi vaccino.

[Marco Bosia]

GiulioTR (per ternano? Io ho abitato per parecchio tempo a Narni...), grazie dell'intervento. Io non entro nel campo delle scelte personali, tutte legittime, in assenza di precise disposizioni di legge (le quali, non si può sottacere, ad oggi non esistono) che, siccome coercitive, impegnerebbero la responsabilità dello Stato e, non ultima, quella dei sottoscrittori delle stesse. Il mio scopo, come detto sopra, è quello di mettere in luce la frattura che si è creata in realtà come le nostre, dove la coesione sarebbe elemento fondamentale

[Angelo1]

Mi intrometto umilmente solo per esprimere il mio pensiero su quest'ultimo intervento poichè "l'amalgama", come la chiamavano i vecchietti, nell'Arma è sparita da almeno vent'anni ...
Un saluto a tutti.

[Marco Bosia]

Buongiorno Angelo1. So che le cose sono cambiate, però ci sono stati tanti "vecchietti" che in questi anni hanno cercato di far mantenere, nel possibile, quello spirito. Per me, nato "militare", è impossibile non pensare che il collega la cui anzianita e posizione siano di un livello inferiore al mio possa un giorno dovermi seguire in un assalto, da me ordinato, senza discuterlo e, soprattutto, senza che io debba avere il dubbio, nello slancio, di essere seguito. Ciò, indubbiamente, comporta uno sforzo che la vita attuale rende difficile, in compenso oggi, pensionato, mi restano tante soddisfazioni.
Per questo mi addolora vedere fino a che punto l'ignavia dei nostri vertici abbia creato questa condizione

[lino]

Buongiorno. Leggo oggi l'interessante intervento del Dr. Gaiani, di "Analisi Difesa", sulle conseguenze strategiche del maccartismo vaccinale e dell'illiberalismo montante. Trovo che queste considerazioni, molto pertinenti, dovrebbero essere alla attenzione delle suprême stanze. Io, nel mio piccolo, già Comandante/responsabile in passato di un modesto gruppo di Uomini (includendovi anche le Donne eccezionali che ho avuto con me negli ultimi anni...) mi domando: quando terminerà il periodo di sospensione senza alcuna risorsa, neppure alimentare, comminato contro i nostri commilitoni (termine che vuole inglobare, per quelli che non si dovessero offendere, i colleghi non militari...) refrattari - come me, ma io sono in pensione - e questi potranno indossare nuovamente l'uniforme, con quale spirito lo faranno? Quale fiducia potranno avere nelle loro Istituzioni che non li hanno difesi? Come potranno ristabilire il necessario cameratismo nei confronti di chi, per convinzione o per necessità, ha compiuto scelta opposta? Quali, già oggi, le conseguenze sul "morale", già abbondantemente frustrato da tante illogiche disposizioni?

Caro collega (perlomeno di forum), non credo succederà nulla , riprenderà tutto normalmente come prima.
Dalla mia sfera di cristallo prevedo molta gente avrà una nuova residenza, le patrie galere.
Vedremo tra qualche anno.
Spero di arrivare a vedere tale scenario, sennò pazienza...