Buonasera, siamo due fratelli che con nostro padre siamo comproprietari di due appartamenti (16,66% di ciascun appartamento noi fratelli, 66,66% di ciascun appartamento nostro padre): in uno dei due appartamenti vivo io con mio padre e la mia famiglia, nell'altro vive (da circa 30 anni) mio fratello con la sua famiglia. Subito una domanda: mio fratello può vantare diritti sull'appartamento dove vive, essendo trascorsi molti anni?
Non esiste alcun testamento, perciò quando sarà il momento io e mio fratello ci ritroveremo entrambi comproprietari di entrambi gli appartamenti al 50%.
Con mio fratello siamo d'accordo (niente di scritto) che quando mio padre non ci sarà più a ciascuno spetterà l'appartamento dove attualmente risiede. Dovremo forzatamente divenire prima entrambi comproprietari di entrambi gli appartamenti al 50% (e poi fare non so cosa .... una compravendita?) oppure esiste una "scorciatoia" per prendersi fin da subito ognuno il 100% dell'appartamento dove attualmente vive?
In ogni caso è mia intenzione vendere la mia quota di entrambi gli appartamenti (credo che a mio fratello interessi un solo appartamento). Per mia tutela mi conferma che tale operazione dovrebbe avvenire contestualmente? Se infatti cedo a mio fratello il mio 50% dell'appartamento dove vive e poi lui crea problemi (quale comproprietario) nel vendere l'altro appartamento? E viceversa, se vendiamo l'appartamento dove vivo io e poi lui si rifiuta di riscattare o vendere l'altro appartamento?
Qual è in un caso come quello descritto il modo migliore per tutelarsi, senza ovviamente creare danno all'altra parte? Stiamo evidentemente ipotizzando il caso peggiore in cui non ci sia accordo tra le parti. Attualmente sembra esserci un accordo (verbale), ma ho motivo per dubitare che l'accordo venga poi mantenuto.
La ringrazio e saluto cordialmente.
Matteo Rossi
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