Equo indennizzo

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luiscypher
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Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Mi rivolgo ai più esperti: il ministero dell'interno sostiene che in caso di mancato aggravamento della causa di servizio, anche l'equo indennizzo non viene ricalcolato e che comunque non è più possibile, in caso di nuova richiesta di aggravamento richiedere la revisione dell'equo indennizzo! É vero tutto ciò???


Frankfreddo
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da Frankfreddo »

L’equo indennizzo puo’ essere ricalcolato, a seguito di un aggravamento, entro 5 anni dal decreto della prima concessione!
Di solito, in questo arco di tempo, non si riesce a chiedere l’aggravamento per 2 volte!
Le informazioni del Ministero dell’Interno e precisamente del Servizio Trattamento di Pensione e di previdenza sono sempre attendibilissime!
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luiscypher
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Però, nel mio caso non è cosi: in pratica, nel 2016 ho fatto richiesta di aggravamento di una tabella B e nella circostanza non mi è stata aggravata! Di conseguenza, neanche la revisione dell'equo indennizzo mi è stato ricalcolato,anche se contestualmente ne avevo fatto richiesta.
Nel 2017, ho rifatto domanda di aggravamento con esami strumentali e contestualmente, essendo ancora nei 5 anni dalla notifica dell'equo indennizzo della tabella B, già concesso I, ho richiesto anche la revisione dell'equo indennizzo nel caso in cui, questa volta, la patologia venga aggravata. Il ministero dell'interno sostiene che avevo già fatto una volta la richiesta di equo indennizzo, pur non essendomi stata aggravata la patologia, non posso più richiederlo! Mi sembra assurdo, anche perché la legge dice che in caso di "aggravamento" l'equo indennizzo può essere revisionato per una sola volta, non dice che puoi fare una sola domanda! Boh, mi pare stranissima sta cosa!
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da naturopata »

In caso di aggravamento dell'infermità per la quale è stato concesso un equo indennizzo, il dipendente può, entro e non oltre 5 anni dalla data di notifica del provvedimento di prima concessione, per una sola volta chiedere la revisione dell'equo indennizzo concesso.

Si può chiedere una sola volta, non dice ottenere, se fosse così avresti ragione.
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luiscypher
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Ok, va bene allora... Grazie mille...
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luiscypher
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Anche se dice "in caso di aggravamento"...
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luiscypher
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

In sostanza, se richiedo l'aggravento di una patologia e non mi viene concesso, è normale che l'equo indennizzo non mi viene revisionato...non c'è aggravamento quindi l'equo indennizzo rimane tale e quale, quello della tabella B... Ma non capisco il nesso...
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luiscypher
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Poniamo per ipotesi che la volta precedente anziché, anziché bocciarmi l'aggravamento me lo avessero concesso, mi avrebbero anche revisionato l'equo indennizzo! E poniamo sempre per ipotesi che, dopo tale concessione facessi una nuova domanda di aggravamento; in questo caso, pur essendo neo termini di legge, non potrebbe essere concessa una nuova revisione dell'equo indennizzo perché già revisionato una volta! Questo è quello che penso...altrimenti è come un terno al lotto!
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da naturopata »

Cerco di esser più chiaro:

In caso di aggravamento dell'infermità per la quale è stato concesso un equo indennizzo, il dipendente può, entro e non oltre 5 anni dalla data di notifica del provvedimento di prima concessione, per una sola volta chiedere la revisione dell'equo indennizzo concesso.

L'aggravamento non è antecedente alla domanda, ovvero prima mi certificano l'aggravamento e poi nei 5 anni dalla prima liquidazione faccio domanda di riliquidazione. Tu fai prima la domanda di aggravamento (ipotetica, tu lo ritieni un aggravamento) e se acclarata bene altrimenti non è aggravata. Altrimenti, ogni anno, almeno, dal primo decreto, presento 5 domande di aggravamento sempre con esami diversi e certificati diversi, magari fino alla fine ci riesco.
Frankfreddo
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da Frankfreddo »

Il riferimento normativo è l’art.14 del DPR 461/01
che prevede una sola volta la revisione dell’equo indennizzo, ma nel tuo caso la seconda richiesta di aggravamento ci può stare perché la prima volta non c’è stata alcuna revisione.
A meno che, avendoti formalizzato un decreto, sulla scorta del NON constatato aggravamento dell’infermita, intendono già revisionato l’equo indennizzo con appunto un Decreto cosiddetto Negativo!
Te l’hanno fatto un decreto negativo?
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Si, me l'hanno dato, appena lo trovo ti dico cosa c'è scritto! Hai centrato in pieno i miei dubbi! Bravo!
naturopata
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da naturopata »

L'art 14 al comma 4 dice sempre la stessa cosa ed è chiarissimo:

Entro cinque anni dalla data di comunicazione del provvedimento di cui al comma 3, il dipendente, in caso di aggravamento della menomazione della integrità fisica, psichica o sensoriale per la quale è stato concesso l'equo indennizzo, può per una sola volta chiedere all'Amministrazione la revisione dell'equo indennizzo già concesso, secondo le procedure indicate dal presente regolamento.

Può chiedere per una sola volta la revisione dell'equo indennizzo, quindi, la revisione, ci può essere o meno. C'è da dire che, ai tempi, la trafila alla c.m.o. altro che 5 anni e quindi non c'era materialmente la possibilità di chiedere nuovamente un aggravamento per ottenere una riliquidazione dell'E.I.

La norma può essere elusa ma senza abuso del diritto, facendo in questo modo:

1)faccio domanda di aggravamento ma solo ai fini della classifica tabellare senza richiesta di riliquidazione equo indennizzo;
2)se viene aggravata presento domanda di e.i. tenendo conto di non sforare i 5 anni dal precedente decreto, altrimenti in prossimità dei 5 anni faccio istanza di riliquidazione equo indennizzo;
3)se non viene aggravata e non avendo richiesto la riliquidazione dell0'E.I., ripresento la domanda al limite dei 5 anni con contestuale richiesta di riliquidazione equo indennizzo.

Nel caso in cui la domanda di aggravamento contiene contestualmente la richiesta di riliquidazione equo indennizzo, l'esito negativo, preclude la riproposizione dell'istanza ai fini di e.i..
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Scusa ma non è chiaro per un bel niente, perché la norma dice che la revisione dell'equo indennizzo può essere richiesta in caso di aggravamento della patologia, non dice in caso di "richiesta" di aggravamento (sempre che ci si trovi nel termine dei fatidici 5 anni). Quindi, il punto essenziale, secondo me, è che qualora la patologia non venga aggravata, è normale che non possa darsi luogo a nessuna revisione dell'equo indennizzo! E secondo me, non possono precludermi dal richiedere una nuova revisione dell'equo indennizzo in caso di aggravamento! Questa comunque è materia di giustizia amministrativa! In caso di esclusione mi dovrò rivolgere al tar o alla Corte dei conti e come al solito con esborso di altri quattrini. A questo punto il gioco non vale la candela ma è solo una questione di principio!
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luiscypher
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da luiscypher »

Neuropata, come fai a non sforare i 5 anni se a visita la cmo ti chiama dopo 3 anni dalla domanda? Che vuoi eludere, mi sembra tutto fatto ad hoc...!
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Re: Equo indennizzo

Messaggio da naturopata »

luiscypher ha scritto: mar gen 22, 2019 11:20 pm Scusa ma non è chiaro per un bel niente, perché la norma dice che la revisione dell'equo indennizzo può essere richiesta in caso di aggravamento della patologia, non dice in caso di "richiesta" di aggravamento (sempre che ci si trovi nel termine dei fatidici 5 anni). Quindi, il punto essenziale, secondo me, è che qualora la patologia non venga aggravata, è normale che non possa darsi luogo a nessuna revisione dell'equo indennizzo! E secondo me, non possono precludermi dal richiedere una nuova revisione dell'equo indennizzo in caso di aggravamento! Questa comunque è materia di giustizia amministrativa! In caso di esclusione mi dovrò rivolgere al tar o alla Corte dei conti e come al solito con esborso di altri quattrini. A questo punto il gioco non vale la candela ma è solo una questione di principio!
Cavolate, se sei così sicuro vai alla Corte dei Conti che puoi patrocinare da solo e non spendi un euro per il legale di parte e vediamo cosa ottieni. Io se avessi questa questione di principio lo farei.
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