è prevista la "ricevuta" per atti presentati dal dipendente?

[Saba]

Avvocato buongiorno........
premesso che la nostra amministrazione militare quando ci deve consegnare un atto di solito ce lo notifica o comunque ci fa firmare per presa visione (giustamente) per assicurarsi traccia della ricezione/visione.........e vengo alla domanda :
al contrario, quando è il dipendente che presenta un atto ( i più vari, dal cambio di residenza, aggiornamento foglio matricolare, richieste varie o semplice domanda di licenza), lo si consegna e basta ed al dipendente non rimane alcun riscontro futuro e nella peggiore delle ipotesi, qualora ve ne fosse bisogno, non potrà mai dimostrare di aver presentato l'atto (credo che sia così, almeno lo è stato per me per 20 anni). Quindi mi chiedevo se la nostra amministrazione, rientrando tutto sommato nella Pubblica Amministrazione, in presenza di richiesta in quel senso del dipendente, non debba rilasciare una copia o visto per la ricezione, e nel caso affermativo, in una struttura come una compagnia con vari reparti, chi è tenuto ad attestarne la presentazione dell'atto, il responsabile dell'ufficio dal quale dipende l'interessato o il "dirigente" della struttura?
anticipatamente grazie.
cordialissimi saluti. Saba !!

[Admin]

In attesa della risposta dell'Avvocato Magrì, mi permetto di dare una risposta, che rispetto al quesito posto dal Sig. Saba, è senz'altro affermativa.

Si trascrive di seguito il testo dell'art. 9 comma 3 del DECRETO del Ministero della Difesa 8 agosto 1996, n. 690, che si allega integralmente.

All'atto della presentazione della domanda e' rilasciata all'interessato una ricevuta contenente, ove possibile, le indicazioni di cui all'articolo 8 della legge (legge 241/90, ndr) . Tali indicazioni, altrimenti, sono fornite all'atto della comunicazione dell'avvio del procedimento di cui all'articolo 7 della legge e all'articolo 5 del presente regolamento. Per le domande o istanze inviate a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, la ricevuta e' costituita dall'avviso stesso..

Quindi all'atto della presentazione di un'istanza di tipo amministrativo (qualunque essa sia: richiesta di conferimento con l'autorità sovraordinata, richiesta di visione ed estrazione di copia degli atti, richiesta di licenza, ecc), il Comando è obbligato a rilasciare una ricevuta nella quale figurino gli estremi di presentazione.

E' prassi usuale presentare l'istanza in doppia copia e su una di esse, consegnata al dipendente, l'ufficio ricevente apporrà il protocollo "in arrivo" con la data che a tutti gli effetti vale come ricevuta.

Mi rendo conto che chiedere la ricevuta per la presentazione di una licenza può sembrare eccessivo e nella maggior parte dei casi non bisogna essere così pedanti ma succedono dei casi limite dove l'esercizio di tale diritto può stroncare sul nascere manovre vessatorie messe in atto dai superiori gerarchici (che comunque rappresentano un'esigua minoranza)

Attenzione: nel decreto che si allega (di capitale importanza per il personale dipendente dal Ministero della Difesa), sono indicati i tempi massi per la trattazione di tutte le pratiche di competenza dell'Amministrazione superato il quale il dipendende può adire giustizia nelle opportune sedi o far valere propri diritti, ad esempio la messa in mora con conseguenti interessi legali qualora si debba riscuotere una determinata somma dall'Amministrazione.

P.S.: le norme contenute nel predetto DM 690/96 erano riportate anche nel precedente DM 603/93.

[AVVOCATO]

Caro sig. Saba,
purtroppo, benchè l'amministratore fonisca notizie corrette, debbo purtroppo comunicare che, a volte, in taluni reparti, la disposizione non conosce uguale ed integrale applicazione.
Ricambio la cordialità ed i saluti

[Saba]

grazie per le vostre preziose risposte e per i riferimenti che mi avete dato, compreso l'allegato di Admin. Grazie ancora !!!
Buon prosieguo........Saba.