domanda di causa di servizio???

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azzurrocielo
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domanda di causa di servizio???

Messaggio da azzurrocielo »

Buongiorno a tutti,

sono un Primo Maresciallo dell' A.M. con (30+5) anni di servizio, ora mi trovo a 5 mesi di aspettativa per cardiopatia ischemica con angioplastica ed applicazione di uno STENT e sindrome ansiosa e depressiva.
Il mio forte dubbio ora è se presentare o meno, non vorrei superare i 6 mesi fatidici, richiesta di dipendenza da causa di servizio, visto che se mi darebbero una Riforma Parziale ed un riconoscimento SI causa di servizio dovrei rientrare in servizio. Sono orientato per la riforma ass. o la decadenza. Grazie anticipato agli amici che già ci sono passati e che mi vorranno consigliare su come muovermi.

Saluti


italiauno61

Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da italiauno61 »

azzurrocielo ha scritto:Buongiorno a tutti,

sono un Primo Maresciallo dell' A.M. con (30+5) anni di servizio, ora mi trovo a 5 mesi di aspettativa per cardiopatia ischemica con angioplastica ed applicazione di uno STENT e sindrome ansiosa e depressiva.
Il mio forte dubbio ora è se presentare o meno, non vorrei superare i 6 mesi fatidici, richiesta di dipendenza da causa di servizio, visto che se mi darebbero una Riforma Parziale ed un riconoscimento SI causa di servizio dovrei rientrare in servizio. Sono orientato per la riforma ass. o la decadenza. Grazie anticipato agli amici che già ci sono passati e che mi vorranno consigliare su come muovermi.

Saluti
Buonasera...
Credo che sia opportuno presentare la domanda di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio per la sua infermità. Le opzioni infatti sono molteplici, alcune favorevoli nel caso l'infermità fosse riconosciuta dipendente da causa di servizio sia per l'equo indennizzo che per la futura pensione privilegiata. Una infermità come la sua potrebbe essere classificata dalla sesta categoria in su...Nel caso invece fosse non dipendente da causa di servizio, il risultato non cambierebbe se la sua idea è quella di ottenere la riforma assoluta o la decadenza. Non penso, infine, che la protesizzazione con stent consenta, peraltro, la permanenza in servizio...Per quanto ne so, l'orientamento delle CC.MM.OO. in questi casi va per il giudizio di non idoneità.
In bocca al lupo.
azzurrocielo
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da azzurrocielo »

Ciao italiauno61,

intanto grazie per la risposta puntuale e precisa, si sapevo che a livello economico, oltre al blocco della decurtazione dello stipendio, può essere favorevole sempre che venga accettata. Per ora la C.M.O non mi ha fatto intuire le sue intenzioni, forse è troppo presto?
Ma quanto tempo circa intercorre tra la domanda di riconoscimento di causa di servizio e la visita al C.d.V.?

Saluti
gis63
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da gis63 »

La visita la farai sempre alla C.M.O. Il Comitato di verifica si esprime solamente se SI/NO causa di servizio.
Saluti
christian71
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da christian71 »

Salve azzurrocielo, confermo quanto detto da gis63, il Comitato di Verifica da il suo parere solo sulla dipendenza da causa di servizio e la sua valutazione si basa sulle carte che saranno inserite nel tuo fascicolo: la tua domanda di riconoscimento,verbale della CMO, atti sanitari/amministrativi (relazione del tuo Dirigente/Comandante, ecc...) e se l'esito sarà positivo ti verrà corrisposto quello che ti aveva riconosciuto la CMO, in caso contrario nulla ti sarà riconosciuto...ma speriamo che vada bene...
Comunque per quanto riguardo i tempi tra la visita in CMO e la richiesta di parere al Comitato, nella Polizia di Stato, alla appartengo, trascorrono circa 3 anni e poi atri 3, dopo il parere del Comitato, prima che ti venga notificato il riconoscimento o.meno...

Saluti
Christian
italiauno61

Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da italiauno61 »

azzurrocielo ha scritto:Ciao italiauno61,

intanto grazie per la risposta puntuale e precisa, si sapevo che a livello economico, oltre al blocco della decurtazione dello stipendio, può essere favorevole sempre che venga accettata. Per ora la C.M.O non mi ha fatto intuire le sue intenzioni, forse è troppo presto?
Ma quanto tempo circa intercorre tra la domanda di riconoscimento di causa di servizio e la visita al C.d.V.?

Saluti
Di solito le CMO, prima di definire una pratica si attengono ad una sorta di "regolamento interno", che attribuisce, ad ogni tipo di malattia, una periodo minimo/massimo di convalescenza prima della definizione.
Per quanto attiene, invece il suo secondo quesito, molto dipende dalla velocità con la quale la sua amministrazione relaziona la domanda di riconoscimento/equo indennizzo al Comitato di Verifica e se tale operazione è effettuata in maniera cartacea (ovvero con la trasmissione materiale di tutti gli atti relativi al domicilio del Comitato) o in modo digitale. In questa seconda ipotesi, i tempi di trattazione del Comitato si contraggono in maniera sensibile.
Ma il Comitato interverrà soltanto dopo la sua domanda di riconoscimento...
azzurrocielo
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da azzurrocielo »

Ciao a tutti,

Amici quindi se ho capito bene, presentando la domanda di riconoscimento dell c/s e dopo la definizione della CMO ammetiamo una Riforma Parziale si andrebbe in una sorta di aspettativa speciale, e quindi non in servizio, fino alla decisione del Comitato di Verifica che se fosse positiva quindi SI si rientrerebbe in servizio e tutto il periodo compresa l'aspettativa speciale e come se fosse a tutti gli effetti servizio, anche se si parla di anni prima che il CdV definisca la pratica.
In caso che il Comitato di Verifica si pronunci negativamente un NO c/s si andrebbe in pensione.
Correggetemi se ho sbagliato qualcosa...

Saluti
gis63
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da gis63 »

azzurrocielo ha scritto:Ciao a tutti,

Amici quindi se ho capito bene, presentando la domanda di riconoscimento dell c/s e dopo la definizione della CMO ammetiamo una Riforma Parziale si andrebbe in una sorta di aspettativa speciale, e quindi non in servizio, fino alla decisione del Comitato di Verifica che se fosse positiva quindi SI si rientrerebbe in servizio e tutto il periodo compresa l'aspettativa speciale e come se fosse a tutti gli effetti servizio, anche se si parla di anni prima che il CdV definisca la pratica.
In caso che il Comitato di Verifica si pronunci negativamente un NO c/s si andrebbe in pensione.
Correggetemi se ho sbagliato qualcosa...

Saluti
Salve azzurrocielo,
la domanda di riconoscimento c.s. la devi presentare prima di una eventuale riforma parziale perchè in caso contrario rimane solo il congedo o il transito a ruolo civile. Ti consiglio anche di presentarla entro l'anno di aspettativa per evitare la decurtazione dello stipendio. L'iter per il riconoscimento della c.s. in caso di aspettativa speciale è più rapido rispetto agli altri casi, generalmente uno, due anni massimo.
Saluti
azzurrocielo
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da azzurrocielo »

Buongiorno a tutti,

ora ho un altra domanda da porre ai più esperti o a chi ha avuto un esperienza del genere; se è possibile effettuare la revoca della domanda di riconoscimento della causa di servizio e se ne avete conoscenza anche la normativa di riferimento. Saluti e grazie
italiauno61

Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da italiauno61 »

Buongiorno Azzurrocielo...
la normativa vigente prevede che:
- nel caso il militare non acconsenta al trattamento dei propri dati sensibili, il procedimento di riconoscimento si sospenda (art. 5 comma 5 DPR 461/2001) ;
- qualora il militare dopo la prima convocazione non si presenti a visita alla CMO e non lo faccia, senza giustificato motivo, anche alla seconda convocazione, gli atti siano restituiti all'Amministrazione pregiudicando l'accertamento (art. 6 del DPR 461/2001 e 198 del Dlgs 66/2010).
Fuori da queste ipotesi, non sono previsti altri casi di interruzione volontaria della pratica di riconoscimento.
Tra l'altro è bene ricordare che gli accertamenti di CMO e dopo di CVCS comportano altri effetti sull'aspettativa, riduzione stipendiale, idoneità parziali e transito ai ruoli civili...ergo è bene che l'accertamento, una volta avviato, prosegua comunque verso la fine...
christian71
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Re: R: domanda di causa di servizio???

Messaggio da christian71 »

italiauno61 ha scritto:Buongiorno Azzurrocielo...
la normativa vigente prevede che:
- nel caso il militare non acconsenta al trattamento dei propri dati sensibili, il procedimento di riconoscimento si sospenda (art. 5 comma 5 DPR 461/2001) ;
- qualora il militare dopo la prima convocazione non si presenti a visita alla CMO e non lo faccia, senza giustificato motivo, anche alla seconda convocazione, gli atti siano restituiti all'Amministrazione pregiudicando l'accertamento (art. 6 del DPR 461/2001 e 198 del Dlgs 66/2010).
Fuori da queste ipotesi, non sono previsti altri casi di interruzione volontaria della pratica di riconoscimento.
Tra l'altro è bene ricordare che gli accertamenti di CMO e dopo di CVCS comportano altri effetti sull'aspettativa, riduzione stipendiale, idoneità parziali e transito ai ruoli civili...ergo è bene che l'accertamento, una volta avviato, prosegua comunque verso la fine...
Buongiorno "italiauno61", ma che tu sappia, nel caso in cui devesse avvenire che la CMO resituisce il fascicolo inevaso all'Ufficio di appartenenza del militare proprio perchè quast'iltimo non si era presentato alle convocazioni, ci saranno ripercussioni negative se quel militare successivamente volesse richiedere nuovamente quello stesso riconoscimento ai soli fini dell'idoneità???

Grazie e buona giornata
Christian
italiauno61

Re: R: domanda di causa di servizio???

Messaggio da italiauno61 »

christian71 ha scritto:
italiauno61 ha scritto:Buongiorno Azzurrocielo...
la normativa vigente prevede che:
- nel caso il militare non acconsenta al trattamento dei propri dati sensibili, il procedimento di riconoscimento si sospenda (art. 5 comma 5 DPR 461/2001) ;
- qualora il militare dopo la prima convocazione non si presenti a visita alla CMO e non lo faccia, senza giustificato motivo, anche alla seconda convocazione, gli atti siano restituiti all'Amministrazione pregiudicando l'accertamento (art. 6 del DPR 461/2001 e 198 del Dlgs 66/2010).
Fuori da queste ipotesi, non sono previsti altri casi di interruzione volontaria della pratica di riconoscimento.
Tra l'altro è bene ricordare che gli accertamenti di CMO e dopo di CVCS comportano altri effetti sull'aspettativa, riduzione stipendiale, idoneità parziali e transito ai ruoli civili...ergo è bene che l'accertamento, una volta avviato, prosegua comunque verso la fine...
Buongiorno "italiauno61", ma che tu sappia, nel caso in cui devesse avvenire che la CMO resituisce il fascicolo inevaso all'Ufficio di appartenenza del militare proprio perchè quast'iltimo non si era presentato alle convocazioni, ci saranno ripercussioni negative se quel militare successivamente volesse richiedere nuovamente quello stesso riconoscimento ai soli fini dell'idoneità???

Grazie e buona giornata
Christian
Ciao Christian,
le ripercussioni sicuramente potrebbero esserci in ambito tempestività della domanda rispetto la data di conoscibilità della patologia, perchè il fatto di aver scarrozzato la CMO non presentadosi, non è che nascondono la piena consapevolezza del male nell'interessato.
Viceversa, in ambito idoneità, non dovrebbero esserci problemi a riproporre l'istanza.
christian71
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da christian71 »

Bene italiauno61...è quello che mi occorreva sapere...ti ringrazio per la consueta disponibilità...

Saluti e buona giornata
Christian
antoniope
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Re: domanda di causa di servizio???

Messaggio da antoniope »

Per chi è intenzionato nel presentare la domanda di causa di servizio, sono molto importati i cd. "rapportini" dei comandi in cui ha svolto servizio il militare. Lo afferma una sentenza del TAR Basilicata che da ragione ad un collega:
==============================================================

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 559 del 2008, proposto da:
Nicola Morelli, rappresentato e difeso dall'avv. Pasquale Ciola, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Potenza, via Bonaventura, 33;

contro

Ministero della Difesa, Ministero dell'Economia e delle Finanze Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, in persona dei rispettivi legali rappresentanti, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Potenza, corso 18 Agosto 1860;

per l'annullamento del decreto n. 1485/n del 29/8/2008: recante diniego riconoscimento infermita' dipendente da causa di servizio.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero della Difesa, di Ministero dell'Economia e delle Finanze e di Comitato di Verifica per le Cause di Servizio;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 novembre 2012 il dott. Antonio Ferone e uditi i difensori Avv. E Giuliani, su delega dell'Avv. P. Ciola, per la parte ricorrente; Avv. A. Speranza per le Amministrazioni dello Stato resistenti.;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

Con atto notificato il 2 dicembre 2008 e depositato il 16 dicembre successivo il sig. Morelli Nicola ha impugnato il decreto del Ministero della Difesa- Direzione Generale delle Pensioni militari, del collocamento al lavoro dei volontari congedati e della leva- III reparto- ottava divisione- seconda sezione n. 1485/ N Posizione n. 629020/A del 29.08.2008, nonché il presupposto parere del Ministero della Economia e delle Finanze- Comitato di verifica per le cause di servizio n. 11552/2007, espresso nell’adunanza 289/08 del 16.6.2008, ed ha chiesto, conseguentemente, il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della patologia “Artrosi diffusa del rachide con discopatie C4-C5-C6 e C7 a lieve incidenza funzionale” di cui alla domanda presentata in data 06.03.1998.

L’interessato premette

- di aver presentato istanza, in data 6.03.1998, chiedendo il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio delle seguenti infermità: a) rachide cervicale; b) rachide dorsale e c) rachide lombo sacrale, allegando referto medico radiologico del 26.1.1998 dell’Ospedale San Carlo di Potenza;

- che in sede di trasmissione il comandante del reparto inviava rapporto informativo precisando che “ durante il periodo anzidetto ha atteso con impegno e spirito di sacrificio ed abnegazione in servizi gravosi durante i quali fu sottoposto a disagi, strapazzi ed inclemenze di stagione, consumando pasti fuori orario nel disimpegnare il servizio”; “ ha prestato servizio in zona a clima rigido” e “ si ritiene, pertanto, che l’insorgere delle malattie e lo sviluppo di esse siano state causate dal servizio in questione”;

- che in data 10.09.2002 veniva invitato a presentarsi presso l’Ospedale Militare di Bari;

- che veniva prodotto in tale circostanza nuovo referto radiologico, con certificato medico;

- che a seguito della visita, la CMO dichiarava la dipendenza da causa di servizio delle denunciate infermità, giusto verbale MOD AB n. 2060;

- che con il decreto in epigrafe indicato, il Ministero della Difesa ha rigettato, su conforme parere del CVCS, la istanza di liquidazione dell’equo indennizzo.

Avverso i suddetti provvedimenti ha proposto gravame il sig. Morelli prospettando con un unico articolato motivo la violazione e falsa applicazione del DPR 29.10.2001 n. 461, dell’art. 58 del DPR 3.5.1957 n. 686 e dell’art. 64 del DPR 29.12.1973 n. 1092, nonché il difetto di motivazione e l’incongruità della stessa con atti noti e presupposti.

Si è costituita in giudizio l’Amministrazione intimata che con memoria ha contrastato il ricorso chiedendone il rigetto.

Con memoria successivamente depositata parte ricorrente ha insistito per l’accoglimento del gravame.

Alla pubblica udienza del 22 11 2012 la causa è stata introitata per essere decisa.

DIRITTO

Il ricorso è fondato e merita accoglimento in relazione alla censura di incongruità e difetto di motivazione dedotta con l’unico motivo proposto.

Il Collegio, invero, ben conosce e condivide l’ormai consolidato indirizzo giurisprudenziale formatosi in materia di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, anche ai fini della liquidazione dell’equo indennizzo o di altre indennità, di infermità contratte da pubblici dipendenti, secondo cui il parere del Comitato di Verifica per le cause di servizio, al pari di quello del Comitato per le pensioni privilegiate, in quanto espressione di un giudizio medico legale basato su nozioni scientifiche e su dati di esperienza propri della disciplina applicata è caratterizzato da un’amplissima discrezionalità tecnica e pertanto limita il sindacato del giudice amministrativo alle sole ipotesi di palese incongruità e irrazionalità e/o travisamento dei fatti, esulando pertanto dallo stesso il controllo sull’intrinseca fondatezza tecnico-clinica del parere medico-legale espresso dal Comitato. Inoltre detto parere, essendo momento di sintesi finale e di superiore valutazione dei giudizi espressi da altri organi precedentemente intervenuti, si impone all’Amministrazione la quale non è neppure tenuta a motivare le ragioni della preferenza accordata quando lo stesso contenga un giudizio congruo sotto i profili istruttorio e motivazionale, mentre l’obbligo di motivare puntualmente sussiste (e permane) solo nell’ipotesi in cui l’Amministrazione ritenga di non potersi uniformare al predetto parere ovvero nell’ipotesi di giudizio difforme non motivato rispetto a quello reso dalla commissione medico-ospedaliera.

Sicchè è proprio facendo applicazione degli enunciati principi che la censura di difetto di motivazione nonché di incongruità della stessa risulta fondata e conduce all’accoglimento del ricorso.

Ed invero nel parere del Comitato di Verifica per le cause di servizio, posto dall’Amministrazione a fondamento della decisione di rigetto dell’istanza di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della infermità denunciata dal ricorrente di “artrosi diffusa del rachide con discopatie C4, C5, C6 e C7 a lieve incidenza funzionale” si afferma che l’infermità predetta non può riconoscersi dipendente da fatti di servizio “ trattandosi di infermità dovuta a fatti dismetabolici- degenerativi a livello delle articolazioni, in relazione con l’usura conseguente al progredire dell’età, sull’insorgenza e decorso della quale non può aver nocivamente inferito, neppure sotto il profilo concausale efficiente e determinante il servizio prestato, quale risultante dagli atti e, comunque, non caratterizzato da particolari e gravose condizioni di disagio, ed inoltre, in quanto trattasi di forma morbosa derivante, nella maggior parte dei casi, da una patogenesi artrogena associata ad usura dei dischi cartilaginei invertebrali, sull’insorgenza e decorso della quale gli invocati eventi di servizio non si appalesano tali da assurgere a fattori causali o concausali efficienti e determinanti”.

Senonchè, diversamente da quanto sostenuto dall’organo di controllo, da una attenta lettura della documentazione prodotta a corredo della richiesta di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio dell’infermità denunciata, emerge che il ricorrente è stato applicato “ in servizi gravosi durante i quali fu sottoposto a disagi, strapazzi ed inclemenze di stagione”, che ha prestato servizio “ in zona clima rigido” e che “ ha vissuto e vive in buone condizioni di alloggiamento, mediocre quelle climatiche, specie per il freddo e l’umidità che imperversano intensi, con abbondanti nevicate durante le stagioni invernali nella provincia di Potenza”.

A ciò aggiungasi che l’organo di controllo, nel ritenere che l’infermità sia correlabile “ con l’usura conseguente al progredire dell’età” mostra di non aver affatto tenuto nella dovuta considerazione la circostanza che, all’epoca della richiesta di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio dell’infermità denunciata, il ricorrente aveva solo 34 anni e quindi, seppure con una anzianità di servizio già notevole, ancora in una fascia di età sicuramente non tale da potersi considerare fattore decisivo ai fini dello stabilire il determinismo causale o quanto meno concausale della patologia stessa.

Emergono, quindi, nel corredo motivazionale offerto nel parere e quindi nel provvedimento impugnato, sicuri elementi di illogicità e di contraddittorietà che rendono, pertanto, fondata la censura di difetto di motivazione e conducono, come preannunciato, all’accoglimento del ricorso, con salvezza degli ulteriori provvedimenti che l’Amministrazione deciderà di adottare.

Sussistono, comunque, giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti delle spese di giudizio.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla il provvedimento impugnato.

Spese compensate.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Potenza nella camera di consiglio del giorno 22 novembre 2012 con l'intervento dei magistrati:
Sopporta con coraggio i momenti negativi perché non saranno eterni (anonimo)
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