Divieto di sosta che diventa una denuncia penale

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Nadir68
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Divieto di sosta che diventa una denuncia penale

Messaggio da Nadir68 »

Salve avvocato, avrei bisogno di un consiglio su come intraprendere una spiacevole situazione capitata a mio figlio.
Mi permetto di fare una piccola premessa.
Da più di un anno dimora a Roma per completare gli studi universitari, in casa d’affitto con altro studente; i primi mesi ha utilizzato i mezzi pubblici per i vari spostamenti nella capitale, dopodiché ci ha convinti a fargli portare ed usare l’automobile, purtroppo.
Prima di questo episodio aveva preso una contravvenzione per divieto di sosta; tuttavia, nella tarda mattinata del 22 ottobre scorso lasciava parcheggiata l’auto in zona “I Flaminio”, e trascorsa circa un’ora ritornava nel già menzionato luogo senza più trovarla. Dapprima pensò che gliel’avessero rubata, invece dopo aver contattato il 112, scopriva che un carro attrezzi l’aveva rimossa e portata via.
Raggiungeva il deposito di custodia, pagava la sanzione in addebito ed il costo della rimozione e considerato il cospicuo pagamento pensavamo che tutto fosse finito lì.
Invece questa mattina mia moglie, essendo co-intestataria del mezzo, veniva convocata nella sede della Polizia locale del nostro comune; l’agente in ufficio le comunicava, che su richiesta della Polizia Locale di Roma Capitale doveva farle qualche domanda in merito alla sua automobile VW Polo. Poche domande, in pratica volevano sapere chi era l’utilizzatore dell’auto; mia moglie candidamente rispondeva che era in uso a nostro figlio, il quale è temporaneamente domiciliato a Roma per studio.
Non essendole mai capitata una cosa del genere, non ha saputo dirmi se le han fatto un verbale di spontanee dichiarazioni o un S.I.T., però da cosa mi ha raccontato le hanno chiesto se volesse un avvocato d’ufficio; quindi, presumo che l’abbiano indagata eleggendole il domicilio. La cosa strana che non le hanno consegnato alcuna copia, nonostante la sua esplicita richiesta. Io appartengo all’arma dei carabinieri da quasi 35 anni, tutt’ora in servizio, e se non ricordo male l’elezione di domicilio va consegnata, o sbaglio?
Anche perché come fa un individuo a difendersi?
La vigilessa vagamente faceva intuire che trattavasi di un’interruzione di pubblico servizio, probabilmente un pullman che non era riuscito a passare perché ostruito dal parcheggio “selvaggio” di mio figlio, che tra l’altro , quel giorno, rendendosi conto della scomoda posizione scattava alcune fotografie sul luogo prima di lasciare la macchina.
Foto 1 – raffigura la nostra auto parcheggiata;
l’auto non c’è più ed al suo posto si è parcheggiato un furgone;
Foto 2 – un pullman transita nonostante il furgone parcheggiato ben più grande della nostra auto.
Ora non voglio dire che mio figlio abbia ragione, anzi, ha sbagliato a parcheggiare in luogo vietato, e se ne assume ogni responsabilità; da questo a macchiarsi per sempre di un pregiudizio penale per aver parcheggiato malamente…..
Cosa mi consiglia di fare?
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Avv. Giovanni Carta
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Re: Divieto di sosta che diventa una denuncia penale

Messaggio da Avv. Giovanni Carta »

Buongiorno a Lei.
Innanzitutto, se si fosse trattato di elezione di domicilio, avrebbero lasciato una copia a Sua moglie.
Il mio consiglio è quello di fare innanzitutto una richiesta ex art. 335 c.p.p. sia a nome di Sua moglie che a nome di Suo figlio - quantomeno tra qualche settimana - al fine di verificare se nei loro confronti penda un procedimento penale.
All'esito Le suggerisco che, ove entrambi o uno di loro dovesse risultare iscritto al registro degli indagati, provvedano a nominare un avvocato.
Cordiali saluti
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