DISTURBI D'ANSIA
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Questo servizio è gratuito, quindi le domande che saranno rivolte alla Dott.ssa D'Alessio verranno evase compatibilmente con i suoi impegni professionali. Nel caso desideri approfondire il rapporto professionale, potrai metterti in contatto con la psicologa ai recapiti che leggerai in calce ad ogni sua risposta.
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- Alessandra DAlessio
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DISTURBI D'ANSIA
Messaggio da Alessandra DAlessio »
I disturbi d'ansia sono molto diffusi nel mondo militare. Essi sono di varie tipologie: disturbo d'ansia generalizzata, disturbo d'ansia sociale,disturbo di panico, disturbo d'ansia da separazione,ecc ma condividono tutti una eccessiva attivazione di ansia e paura riconducibili alle situazioni più disparate.
E' per questo che, sopratutto per tali disturbi, è necessario rivolgersi ad uno specialista che possa dare un sostegno concreto in primis nella identificazione della problematica, nella sua diagnosi e nella ricerca delle situazioni che attivano il sintomo nonchè delle soluzioni più adeguate al caso specifico. (ad esempio psicoterapia, periodo di convalescenza, riforma, ecc.)
Ogni caso ed ogni soggetto è unico nella sua storia e nella sua sintomatologia ed è per questo che la valutazione deve essere tempestiva ed efficace.
L'invito è di non esitare e di rivolgersi, nonappena compaiono i primi sintomi, ad uno psicologo esperto delle problematiche militari.
E' per questo che, sopratutto per tali disturbi, è necessario rivolgersi ad uno specialista che possa dare un sostegno concreto in primis nella identificazione della problematica, nella sua diagnosi e nella ricerca delle situazioni che attivano il sintomo nonchè delle soluzioni più adeguate al caso specifico. (ad esempio psicoterapia, periodo di convalescenza, riforma, ecc.)
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Dott.ssa Alessandra D'Alessio
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Consulente Tecnico d'Ufficio Tribunale di Roma
Via R. Montecuccoli n.15 Roma
Tel 3429204614
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Re: DISTURBI D'ANSIA
Messaggio da Maurizio v »
Gentile Dott.ssa, purtroppo nelle suddette attività professionali, vige un clima malvagio e di sopraffazione, è una lotta continua ogni giorno, bisognerebbe istituire dei presidi di psicologi a sostegno della nostra categoria, BUONA SERATA.
- Alessandra DAlessio
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Re: DISTURBI D'ANSIA
Messaggio da Alessandra DAlessio »
Ha ragione da vendere, anche perchè un presidio assolverebbe anche alla funzione preventiva ed essendo immediatamente piu' fruibile avrebbe di sicuro un buon successo.
Purtroppo non ce ne sono ma è importante far passare l'idea che tutti i disturbi, in modo particolare i disturbi d'ansia, possono essere trattati con colloqui di sostegno e psicoterapia. Purtroppo noto nella mia esperienza che i militari ricorrono allo psicologo quando ormai il disturbo è diventato cronico.
Purtroppo non ce ne sono ma è importante far passare l'idea che tutti i disturbi, in modo particolare i disturbi d'ansia, possono essere trattati con colloqui di sostegno e psicoterapia. Purtroppo noto nella mia esperienza che i militari ricorrono allo psicologo quando ormai il disturbo è diventato cronico.
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Re: DISTURBI D'ANSIA
Dottoressa ha perfettamente ragione quando dice che ci rivolgiamo quando il disturbo purtroppo è diventato cronico ed è più grande di noi, alle volte si pensa che il disturbo sia passeggero, ma come dice lei qui dovremmo subito rivolgerci ad uno specialista ma si perde tempo, quindi poi il disturbo diventa più grande di noi.. nel nostro ambiente quando sentono parlare che uno soffre di ansia, ci prendono per pazzi, è spesso ci deridono, cosa che ci fa ancor più male, allora poi ci si sente ancora peggio, e con il fatto che siamo militari ansia è uguale a riforma, una sorta di punizione, siccome siamo militari nn possiamo ammalarci..
Purtroppo questa è la cruda realtà di chi vive giorno dopo giorno questo problema, poi a tutto c'è sempre un limite, bisogna arrivare a stare proprio male per arrendersi..
buona serata, gentile come sempre arrivederci dottoressa!
Purtroppo questa è la cruda realtà di chi vive giorno dopo giorno questo problema, poi a tutto c'è sempre un limite, bisogna arrivare a stare proprio male per arrendersi..
buona serata, gentile come sempre arrivederci dottoressa!
Re: DISTURBI D'ANSIA
Messaggio da alonso »
Ciao,io ci sono passato e per esperienza conviene prendersi un lungo periodo di aspettativa e curarsi,alla fine ti verrà chiesto (come è successo a me) se te la senti di rientrare in servizio,nel frattempo sarai guarito.
Re: DISTURBI D'ANSIA
Purtroppo per esperienza i problemi familiari o personali sono marginali in quanto come detto spesso sul posto di lavoro non c'e comprensione tra colleghi e superiori.
Sei considerato una macchina da lavoro e basta fino a quando non sei in pericolo di vita.
Gli stati di stress o di ansia veri vengono visti e considerati sul lavoro come un tentativo di paraculaggine e spesso quindi si é soli ed isolati a combattere un problema mentale che a volte sfocia nella pazzia !
Sei considerato una macchina da lavoro e basta fino a quando non sei in pericolo di vita.
Gli stati di stress o di ansia veri vengono visti e considerati sul lavoro come un tentativo di paraculaggine e spesso quindi si é soli ed isolati a combattere un problema mentale che a volte sfocia nella pazzia !
Re: DISTURBI D'ANSIA
Purtroppo per esperienza i problemi familiari o personali sono marginali in quanto come detto spesso sul posto di lavoro non c'e comprensione tra colleghi e superiori.
Sei considerato una macchina da lavoro e basta fino a quando non sei in pericolo di vita.
Gli stati di stress o di ansia veri vengono visti e considerati sul lavoro come un tentativo di paraculaggine e spesso quindi si é soli ed isolati a combattere un problema mentale che a volte sfocia nella pazzia !
Sei considerato una macchina da lavoro e basta fino a quando non sei in pericolo di vita.
Gli stati di stress o di ansia veri vengono visti e considerati sul lavoro come un tentativo di paraculaggine e spesso quindi si é soli ed isolati a combattere un problema mentale che a volte sfocia nella pazzia !
Re: DISTURBI D'ANSIA
Messaggio da alonso »
Quello che dici tu è vero e proprio per questo che arrivati alla fine della aspettativa il funzionario medico che non crede nella tua patologia,ti fa la domanda pensi di rientrare? e tu sorprendendolo gli dici SIIIIII,e lui rimane fregato come è successo a me.
Re: DISTURBI D'ANSIA
Salve a tutti, approfitto di questo spazio per cercare di capire meglio la questione.
Secondo l'esperienza che avete avuto voi ma anche secondo l'esperienza professionale della Dottoressa, quali sono i passi corretti da affrontare nel caso una persone si dovesse rendere conto di avere dei problemi?
Mi spiego meglio: nell'ultimo anno e mezzo ho difficoltà a prendere sonno mentre mi capita sempre più frequentemente di svegliarmi durante la notte con un senso di soffocamento e non riuscire più a riprendere sonno.
Il pensiero fisso, quasi ossessionante, è il lavoro e la pressione che sto sopportando da troppo tempo.
Se a questo aggiungo che mi trovo ad avere frequenti sbalzi di umore e che mi rendo conto di essere facilmente irritabile, la situazione mi preoccupa molto.
Come mi devo comportare, ossia, ne devo parlare con i miei superiori diretti, vado direttamente dal mio medico di famiglia, oppure mi rivolgo direttamente ad un specialista?
Scusate la domanda forse un po' ingenua ma in 34 anni di servizio non ho mai avuto problemi di salute ed ora che ho 53 anni non ho assolutamente esperienza su come affrontare una situazione per me totalmente nuova.
Grazie a tutti quelli che vorranno contribuire con il loro pensiero.
Buon lavoro a tutti
Aldo
Secondo l'esperienza che avete avuto voi ma anche secondo l'esperienza professionale della Dottoressa, quali sono i passi corretti da affrontare nel caso una persone si dovesse rendere conto di avere dei problemi?
Mi spiego meglio: nell'ultimo anno e mezzo ho difficoltà a prendere sonno mentre mi capita sempre più frequentemente di svegliarmi durante la notte con un senso di soffocamento e non riuscire più a riprendere sonno.
Il pensiero fisso, quasi ossessionante, è il lavoro e la pressione che sto sopportando da troppo tempo.
Se a questo aggiungo che mi trovo ad avere frequenti sbalzi di umore e che mi rendo conto di essere facilmente irritabile, la situazione mi preoccupa molto.
Come mi devo comportare, ossia, ne devo parlare con i miei superiori diretti, vado direttamente dal mio medico di famiglia, oppure mi rivolgo direttamente ad un specialista?
Scusate la domanda forse un po' ingenua ma in 34 anni di servizio non ho mai avuto problemi di salute ed ora che ho 53 anni non ho assolutamente esperienza su come affrontare una situazione per me totalmente nuova.
Grazie a tutti quelli che vorranno contribuire con il loro pensiero.
Buon lavoro a tutti
Aldo
Re: DISTURBI D'ANSIA
molto umilmente, non mi permetto affatto di darti consigli, semplicemente ti sottopongo la mia esperienza: se si pone a conoscenza del proprio disagio i superiori, essi - consapevolmente o meno - lo renderanno ancora meno sopportabile ossia si ottiene l'esatto contrario di quello che e' necessario, di essere lasciati in pace; se si va dal medico di famiglia, invece si ottengono ansiolitici ed antidepressivi che, a fronte di una attenuazione dei sintomi, producono danni epatici e non risolvono il problema, che rimane invariato; la terapia psicoanalitica e' lunga, costosa ed aleatoria, dipendendo il suo successo da nunerose variabili non conoscibili a monte, oltre che chiaramente dall'operatore.Aldo64 ha scritto:Salve a tutti, approfitto di questo spazio per cercare di capire meglio la questione.
Secondo l'esperienza che avete avuto voi ma anche secondo l'esperienza professionale della Dottoressa, quali sono i passi corretti da affrontare nel caso una persone si dovesse rendere conto di avere dei problemi?
Mi spiego meglio: nell'ultimo anno e mezzo ho difficoltà a prendere sonno mentre mi capita sempre più frequentemente di svegliarmi durante la notte con un senso di soffocamento e non riuscire più a riprendere sonno.
Il pensiero fisso, quasi ossessionante, è il lavoro e la pressione che sto sopportando da troppo tempo.
Se a questo aggiungo che mi trovo ad avere frequenti sbalzi di umore e che mi rendo conto di essere facilmente irritabile, la situazione mi preoccupa molto.
Come mi devo comportare, ossia, ne devo parlare con i miei superiori diretti, vado direttamente dal mio medico di famiglia, oppure mi rivolgo direttamente ad un specialista?
Scusate la domanda forse un po' ingenua ma in 34 anni di servizio non ho mai avuto problemi di salute ed ora che ho 53 anni non ho assolutamente esperienza su come affrontare una situazione per me totalmente nuova.
Grazie a tutti quelli che vorranno contribuire con il loro pensiero.
Buon lavoro a tutti
Aldo
Morale: anziche' rivolgersi a qualcun altro per risolvere i propri problemi, forse conviene prendere il toro per le corna, prendendosi mezz'ora al giorno per stare seduti e fare una seria riflessione sulla propria condizione, sui suoi presupposti e su come essa possa cambiare solo cambiando il nostro modo di vedere le cose.
Come?
Osserva e analizza con calma, una ad una, le preoccupazioni, illusioni, attaccamenti ed avversioni che inquinano la tua vita: ti accorgerai che esse sono inconsistenti cosi come l'Io che li produce, e prima o poi esse svaniranno lasciando spazio alla serenita'.
Con questo non ho detto mica che se ti arriva una cartella pazza non ti devi preoccupare in quanto sei nel nirvana: semplicemente osservo che la via per liberarsi dalla sofferenza non passa per la chimica e tantomeno per i superiori: la natura della mente e' chiara e cognitiva, si deve solo togliere la polvere dallo specchio.
- Marco Metello
- Sostenitore
- Messaggi: 267
- Iscritto il: sab dic 28, 2013 12:17 pm
Re: DISTURBI D'ANSIA
Messaggio da Marco Metello »
Ottimo consiglio Zenmonk!
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Re: DISTURBI D'ANSIA
(per aldo 64) ....che saggie parole quelle di Zenmonk, complimenti.... è vero i superiori difficilmente ti aiutano anzi ti "schedulano" per uno di cui non fare affidamento e da scartare, mostrando incompetenza nella gestione del personale, senza tentare di recuperare un soggetto con esperienza che messo nelle giuste condizioni potrebbe "dare" ancora ... in ogni caso quando si entra in questa situazione d'ansia è meglio non chiedere consiglio a nessuno o meglio a colleghi, per esperienza quando si entra in questo vortice difficile ritrovare la "serenità lavorativa" che c'era in precedenza, poi tutto è possibile e comunque con la tua anzianità ti puoi permettere di decidere ciò che è meglio per te .... anche se a me con un anno in meno di te mi vengono ancora dubbi sul da farsi, buona riflessione ...... in bocca a lupo
Re: DISTURBI D'ANSIA
Vi ringrazio per i commenti e per i suggerimenti, già il fatto di aver condiviso la mia situazione mi ha fatto stare meglio, quindi sono convinto che le risposte le posso trovare dentro di me.
Ai miei superiori ho fatto presente qualche settimana fa che ho difficoltà a dormire, che non vengo al lavoro sereno e ho presentato un'istanza un cambio di carico. Al momento non ho ricevuto una risposta ufficiale.
Il mio superiore diretto mi ha detto che non se la sente di far a meno del mio apporto e che quindi il suo parere in merito alla richiesta è negativo, ma a decidere dovranno essere altri, che probabilmente faranno lo stesso ragionamento. Tanto per dire "la sensibilità" dei nostri dirigenti "gestori di uomini e mezzi" ... praticamente pari a zero e d'altra parte non mi aspettavo altro.
Il fatto è che non sono mai stato uno di quelli che chiama il proprio medico di famiglia e si fa dare una settimana di malattia, ma certe volte mi verrebbe voglia di fare proprio quello.
Il fatto è che molti di noi, perlomeno quelli che hanno una certa anzianità di servizio, si trovano ad aver a che fare con ufficiali molto più giovani che pensano solo alla loro poltrona e cercano di evitare ogni problema pratico del loro lavoro. Nel mio caso, i miei superiori diretti sono in attesa di trasferimento il prossimo anno e quindi l'unica cosa che li preoccupa è quella di tirare a campare fino a giugno dell'anno prossimo e poi chi si è visto si è visto.
Grazie ancora a tutti per i vostri interventi ... leggervi è già una terapia.
Aldo
Ai miei superiori ho fatto presente qualche settimana fa che ho difficoltà a dormire, che non vengo al lavoro sereno e ho presentato un'istanza un cambio di carico. Al momento non ho ricevuto una risposta ufficiale.
Il mio superiore diretto mi ha detto che non se la sente di far a meno del mio apporto e che quindi il suo parere in merito alla richiesta è negativo, ma a decidere dovranno essere altri, che probabilmente faranno lo stesso ragionamento. Tanto per dire "la sensibilità" dei nostri dirigenti "gestori di uomini e mezzi" ... praticamente pari a zero e d'altra parte non mi aspettavo altro.
Il fatto è che non sono mai stato uno di quelli che chiama il proprio medico di famiglia e si fa dare una settimana di malattia, ma certe volte mi verrebbe voglia di fare proprio quello.
Il fatto è che molti di noi, perlomeno quelli che hanno una certa anzianità di servizio, si trovano ad aver a che fare con ufficiali molto più giovani che pensano solo alla loro poltrona e cercano di evitare ogni problema pratico del loro lavoro. Nel mio caso, i miei superiori diretti sono in attesa di trasferimento il prossimo anno e quindi l'unica cosa che li preoccupa è quella di tirare a campare fino a giugno dell'anno prossimo e poi chi si è visto si è visto.
Grazie ancora a tutti per i vostri interventi ... leggervi è già una terapia.
Aldo
Re: DISTURBI D'ANSIA
Caro aldo come volevasi dimostrare a "loro" dei tuoi problemi non gliene frega un fico secco quindi prendi le tue decisioni senza curarti di "loro" anche la richiesta di cambio incarico se da un lato essendo rifiutata non fa altro che peggiorare la situazione dell'altro la richiesta accolta implica un "cambiamento" con il suo stress da affrontare.....
Re: DISTURBI D'ANSIA
comunque "una settimana di malattia" mi pare il minimo per poter riflettere sulla situazione e prendere delle decisioni: in questi casi mai decidere sul tamburo!Aldo64 ha scritto:Vi ringrazio per i commenti e per i suggerimenti, già il fatto di aver condiviso la mia situazione mi ha fatto stare meglio, quindi sono convinto che le risposte le posso trovare dentro di me.
Ai miei superiori ho fatto presente qualche settimana fa che ho difficoltà a dormire, che non vengo al lavoro sereno e ho presentato un'istanza un cambio di carico. Al momento non ho ricevuto una risposta ufficiale.
Il mio superiore diretto mi ha detto che non se la sente di far a meno del mio apporto e che quindi il suo parere in merito alla richiesta è negativo, ma a decidere dovranno essere altri, che probabilmente faranno lo stesso ragionamento. Tanto per dire "la sensibilità" dei nostri dirigenti "gestori di uomini e mezzi" ... praticamente pari a zero e d'altra parte non mi aspettavo altro.
Il fatto è che non sono mai stato uno di quelli che chiama il proprio medico di famiglia e si fa dare una settimana di malattia, ma certe volte mi verrebbe voglia di fare proprio quello.
Il fatto è che molti di noi, perlomeno quelli che hanno una certa anzianità di servizio, si trovano ad aver a che fare con ufficiali molto più giovani che pensano solo alla loro poltrona e cercano di evitare ogni problema pratico del loro lavoro. Nel mio caso, i miei superiori diretti sono in attesa di trasferimento il prossimo anno e quindi l'unica cosa che li preoccupa è quella di tirare a campare fino a giugno dell'anno prossimo e poi chi si è visto si è visto.
Grazie ancora a tutti per i vostri interventi ... leggervi è già una terapia.
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