Diritto di abitazione in caso di proprietà non esclusiva dell'immobile

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dangal16
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Diritto di abitazione in caso di proprietà non esclusiva dell'immobile

Messaggio da dangal16 »

Gentile Avv. Carta,

mio padre convive di fatto con una nuova compagna dopo che mia mia madre è morta. L'abitazione è per 4/6 di sua proprietà, il resto è intestato a me (1/6) e a mio fratello (1/6). Attualmente la compagna di mio padre NON ha residenza nell'abitazione in questione, ma a quanto ho potuto appurare questa potrebbe comunque essere dedotta per testimoni.

Io e mio fratello vorremmo capire come tutelarci al meglio per evitare il sorgere del diritto di abitazione temporaneo nel caso mio padre muoia mentre la sua compagna è ancora in casa. Il nostro timore ulteriore è che lui possa decidere di sposarsi e in quel caso il coniuge sopraggiunto vedrebbe sorgere il diritto di abitazione vita natural durante ai nostri danni oltre che avere diritto alla legittima in caso di morte di nostro padre durante la convivenza nell'immobile in questione.

Ho fatto alcune ricerche è ho trovato che la cassazione ha negato il sorgere del diritto di abitazione in capo al coniuge superstite nel caso in cui l'immobile sia in comproprietà con terzi (in questo caso io e mio fratello): da quel che capisco questa sentenza impedirebbe il sorgere del diritto di abitazione addirittura in caso di matrimonio, immagino a maggior ragione in caso di semplice convivenza di fatto.O avere una sentenza della cassazione dalla nostra parte non ci garantisce nulla?

Una eventuale donazione con concessioni di usufrutto a favore di nostro padre aumenterebbe il nostro grado di tutela relativamente al diritto di abitazione o sarebbe del tutto superflua essendo io e mio fratello già comproprietari dell'immobile?

grazie


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Avv. Giovanni Carta
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Re: Diritto di abitazione in caso di proprietà non esclusiva dell'immobile

Messaggio da Avv. Giovanni Carta »

Buonasera. Il fatto di avere una sentenza di Cassazione favorevole è utile, ma andranno visti anche le altre pronunce precedenti e successive a quella da lei menzionata. Quanto alla posizione di suo padre, fintanto che non diventa incapace di di intendere e volere accertato con un provvedimento di interdizione o, tutt'al più, con uno più blando di assegnazione di un amministratore di sostegno, lo stesso potrà liberamente compiere gli atti giuridicamente rilevanti che riterrà. Cordialità
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