Convivenza

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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rossano
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Iscritto il: lun mar 16, 2009 10:47 pm

Convivenza

Messaggio da rossano »

Sono un v.b dei Carabinieri divorziato da dieci anni, da qualche anno ho una compagna e una figlia di due anni. Gravi motivi di salute della futura suocera impongono alla mia fidanzata un'assistenza ininterrotta alla madre e tutte e tre risultano sullo stesso stato di famiglia. io sono residente in caserma e dimoro in un appartamento della famiglia posto nello stesso immobile di quello della mia futura suocera. Recentemente il comandante della compagnia in cui lavoro, ha effettuato accertamenti anagrafici su di me e su altri militari che hanno indotto il comandante provinciale a convocarci per chiarire la situazione. Durante il colloquio ho negato di convivere per i motivi sopra esposti ma nonostante ciò sono stato invitato a regolarizzare la mia posizione in tempi brevi. Mi trovo in difficoltà in quanto ho appena acquistato un appartamento in fase di costruzione che mi permetterà di intraprendere una convivenza ufficiale con la mia nuova famiglia, futura suocera compresa, ma temo ripercussioni disciplinari. Esistono disposizioni in merito e ho fatto bene a negare la convivenza ? grazie


AVVOCATO

Re: Convivenza

Messaggio da AVVOCATO »

Sig. Rossano,
La convivenza, rigraziando Iddio, non è reato.-
Faccia una semplice comunicazione al comando, dove riferisce di intrattenere rapporti semntimentali con la famiglia Y e di aver acquisitato un appartamento, in costruzione, ove andrà poi a vivere stabilmente con la nuova famiglia.
Lei stesso mi dice che i suoi superiori le abbiano steso la mano, ciò fa solo piacere.-
Se non lo comunicherà, sarà passibile di sanzione disciplinare per la violazione dell'R.G.A.e sarà allontanato per incompatibilità ambientale.-
Non c'era motivo di negare la convivenza, comunque ponga rimedio come ho detto prima.-
Auguri
rossano
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Messaggi: 2
Iscritto il: lun mar 16, 2009 10:47 pm

Re: Convivenza

Messaggio da rossano »

Il punto è proprio questo: ho comunicato due anni fa la nascita di mia figlia dalla relazione con la mia nuova compagna, fornendo l'atto di nascita in originale al mio ufficio come rischiestomi, che è stato inoltrato gerarchicamente. Non ho mai ricevuto particolari comunicazioni fino a quella precedentemente citata che, casualmente, coincide con una serie di esposti anonimi per fatti analoghi pervenuti al comando e che coivolgono molti colleghi, ritengo anche il sottoscritto. Infatti, ho appena saputo indirettamente che il mio comando ha inoltrato una richiesta scritta all'anagrafe comunale per radiarmi dalla residenza che attualmente ho in caserma e pur ritenendo di non avere particolari controindicazioni per l'eventuale convivenza, temo che l'eventuale comunicazione dia loro un pretesto per trasferirmi. Mi domando se la precedente comunicazione di nascita di mia figlia, possa essere considerata implicitamente esaustiva. Grazie
AVVOCATO

Re: Convivenza

Messaggio da AVVOCATO »

Caro lettore,
la nascita della figlia non c'entra nulla, il problema è la frequentazione, con soggetti del luogo ove lei presta servizio.
Deve comunciarlo per i motivi che le ho citato poco fa.-
Il pretesto del trasferimento potrebbe scaturire per le ragioni già dette.-
la comunicazione della conoscenza/frequentazione con la sua compagna, se da un lato la legittima, dall'altro però la pone esponenzialmente a possibile trasferimento, a meno che con le problematiche sottese possano confermarla nella attuale sede di servizio. Me lo e glielo auguro.-
La comunicazione di nascita della bimba non esaurisce nulla, anzi.-
Auguri
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