Buonasera Avvocato, Le chiedo un parere su una situazione occorsami: ho visto un'inserzione in merito alla vendita di un appartamento e quindi fissavo un sopralluogo con il mediatore.
In sede di visita veniva notata in corridoio una macchia di umidità di colore giallo ed asciutta; il conduttore dell'appartamento riferiva essere una macchia vecchia e non più degna di nota, cosa che il mediatore confermava.
Veniva quindi redatta proposta di acquisto, regolarmente accettata, ma durante un successivo sopralluogo, prima del compromesso, durante un violento temporale si accertava l'insorgenza di nuove macchie.
Informavo il mediatore, che a sua volta riferiva il tutto al venditore, che interessava l'amministrazione.
Veniva fissato un sopralluogo dal geometra incaricato dal condominio, al quale presenziavo, unitamente al mediatore immobiliare, che si concludeva con il rilevamento delle infiltrazioni dovute "ad una mancanza di idonea pendenza del tetto in sede di costruzione degli appartamenti". Preciso che trattasi di innalzamento successivo alla costruzione del palazzo, essendo un recupero di solai con cambio destinazione d'uso. Il tecnico riferiva altresì che alcuni anni addietro una tromba d'aria aveva scoperchiato parte del tetto, e la sua impresa era intervenuta, e nell'occasione aveva proceduto anche a fornire idonea pendenza alla parte del tetto oggetto di intervento. Purtroppo non era stato possibile intervenire sulla totalità del tetto per mancanza di millesimi favorevoli.
A seguito di ciò manifestavo la volontà di rescindere dal contratto per un evidente vizio, taciutomi in sede di visita, richiedendo solo la restituzione di quanto versato, ma ricevevo risposta negativa dal venditore, che asseriva, d'intesa con l'amministrazione che il geometra intervenuto non era molto affidabile e che si sarebbe proceduto, entro metà Novembre, a disporre un sopralluogo da parte di una nuova ditta, per chiarire la reale problematica, data per me troppo vicina al rogito.
Il venditore aggiungeva che per il 18 Novembre (data del rogito) la situazione sarebbe stata risolta.
Mi è stato consigliato di intimare ed intentare causa contro il venditore e contro il mediatore, il primo a causa del vizio ed il secondo per aver dato informazioni non veritiere (seppur credo in buona fede). Le chiedo perfavore secondo Lei, quale potrebbe essere lo scenario peggiore per me se instaurassi la causa; tutti mi hanno prospettato solo quello più roseo (doppio della caparra e FORSE danni anche dal mediatore).
La ringrazio per la cortese disponibilità.
Compravendita immobiliare
Moderatore: Avv. Giovanni Carta
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- Avv. Giovanni Carta
- Professionista
- Messaggi: 279
- Iscritto il: gio giu 22, 2017 12:54 pm
Re: Compravendita immobiliare
Messaggio da Avv. Giovanni Carta »
Buonasera, nella peggiore delle ipotesi potrebbe essere condannato alla refusione alla/e controparte/i delle spese legali, la cui quantificazione non è possibile predeterminare ora, dipendendo da diverse variabili.
Dovrebbe comunque attivare una delle procedure preliminari al giudizio (negoziazione assistita/mediazione) e, quindi, laddove poi non andasse avanti nel giudizio, non incorrerebbe nelle conseguenti spese giudiziali.
Le suggerisco di rivolgersi ad un legale per essere seguito al meglio.
Cordialità
GC
Dovrebbe comunque attivare una delle procedure preliminari al giudizio (negoziazione assistita/mediazione) e, quindi, laddove poi non andasse avanti nel giudizio, non incorrerebbe nelle conseguenti spese giudiziali.
Le suggerisco di rivolgersi ad un legale per essere seguito al meglio.
Cordialità
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