Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Ti ringrazio molto per il chiarimento.
A beneficio di tutti devo sottolineare che questa tabella, nel mio caso, sembra non essere assolutamente attuale.
Io sono un Assistente capo coordinatore e ho in mano il decreto inviato dal ministero (che non pubblico per ragioni di privacy), con il quale mi è stato comunicato che è in corso una fase istruttoria per il transito nei ruoli civili dell'Amministrazione dell'Interno Area II F3.
A detta di un mio amico Vice Prefetto (che non lavora negli Uffici Centrali del Ministero, ma in una Prefettura) tengono conto anche dei titoli di studio.
Per queste ragioni volevo creare una guida, con l'aiuto di tutti, utile ad avere informazioni attuali per cercare di districarsi in questa materia talvolta oscura.
Detto questo, mi permetto di osservare che a mio giudizio e per la mia esperienza personale la L. 241/90 sembra essere una materia sconosciuta a chi si occupa di transito:
1) in primo luogo il termine fissato con D.P.R. ( di 150gg.) non viene rispettato
2) diritto d'accesso : non è stato individuato un responsabile del procedimento. In assenza si dovrebbe poter interloquire direttamente con l'Ufficio procedente, ma c'è sempre il proprio Ufficio di appartenenza che rivendica il diritto di comunicare e non lo fa riuscendo ad ottenere risposte convincenti.
3) In caso di superamento dei termini previsti dalla legge è previsto un indennizzo per ogni giorno in più, ma non credo che mai nessuno si sia attivato in questo senso.
4) ferie maturate e non fruite per ragioni di malattia: ci sono molti post sul forum che indicano la procedura e la possibilità di monetizzarle, ma per l'Ufficio periferico è una procedura del tutto nuova.
5) integrazione atti durante la fase istruttoria : vedi punto 2 - inviando tutto all'ufficio di appartenenza non si ha certezza dell'avvenuta integrazione.
Tutti questi problemi sono solo alcuni che una persona in difficoltà deve affrontare. Io, lo dico senza imbarazzo, con una laurea in giurisprudenza e parecchia esperienza sul campo fatico a starci dietro. Probabilmente si dovrebbero azionare dei procedimenti giudiziali, ma credo che in questo modo ci si danneggi ulteriormente, considerato che il transito è a discrezione dell'amministrazione.
Insomma tanta carne sul fuoco, ma almeno ci siete voi che vi impegnate a rispondere ai mille quesiti,
per questo ancora GRAZIE
A beneficio di tutti devo sottolineare che questa tabella, nel mio caso, sembra non essere assolutamente attuale.
Io sono un Assistente capo coordinatore e ho in mano il decreto inviato dal ministero (che non pubblico per ragioni di privacy), con il quale mi è stato comunicato che è in corso una fase istruttoria per il transito nei ruoli civili dell'Amministrazione dell'Interno Area II F3.
A detta di un mio amico Vice Prefetto (che non lavora negli Uffici Centrali del Ministero, ma in una Prefettura) tengono conto anche dei titoli di studio.
Per queste ragioni volevo creare una guida, con l'aiuto di tutti, utile ad avere informazioni attuali per cercare di districarsi in questa materia talvolta oscura.
Detto questo, mi permetto di osservare che a mio giudizio e per la mia esperienza personale la L. 241/90 sembra essere una materia sconosciuta a chi si occupa di transito:
1) in primo luogo il termine fissato con D.P.R. ( di 150gg.) non viene rispettato
2) diritto d'accesso : non è stato individuato un responsabile del procedimento. In assenza si dovrebbe poter interloquire direttamente con l'Ufficio procedente, ma c'è sempre il proprio Ufficio di appartenenza che rivendica il diritto di comunicare e non lo fa riuscendo ad ottenere risposte convincenti.
3) In caso di superamento dei termini previsti dalla legge è previsto un indennizzo per ogni giorno in più, ma non credo che mai nessuno si sia attivato in questo senso.
4) ferie maturate e non fruite per ragioni di malattia: ci sono molti post sul forum che indicano la procedura e la possibilità di monetizzarle, ma per l'Ufficio periferico è una procedura del tutto nuova.
5) integrazione atti durante la fase istruttoria : vedi punto 2 - inviando tutto all'ufficio di appartenenza non si ha certezza dell'avvenuta integrazione.
Tutti questi problemi sono solo alcuni che una persona in difficoltà deve affrontare. Io, lo dico senza imbarazzo, con una laurea in giurisprudenza e parecchia esperienza sul campo fatico a starci dietro. Probabilmente si dovrebbero azionare dei procedimenti giudiziali, ma credo che in questo modo ci si danneggi ulteriormente, considerato che il transito è a discrezione dell'amministrazione.
Insomma tanta carne sul fuoco, ma almeno ci siete voi che vi impegnate a rispondere ai mille quesiti,
per questo ancora GRAZIE
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Ciao, io posso risponderti con CERTEZZA per l'ambito militare, CC compresi. SE poi in PS c'è qualcosa di diverso, onestamente non lo so.
Innanzitutto, si considera solo il grado e non il titolo di studio. Ti posso dire che un graduato psicologo con laurea magistrale, fu messo a fare l'idraulico. Poi si è congedato, ma è un'altra storia...
1) in primo luogo il termine fissato con D.P.R. ( di 150gg.) non viene rispettato
Ormai il Ministero della Difesa rispetta i termini, ogni transito viene formalizzato al massimo qualche giorno prima della scadenza. Prima duravano anni e la Corte conti li ha bastonati per danno erariale. Se tardano, dal 151giorno si ha diritto allo stipendio intero, indipendentemente se questo era intero, a metà o azzerato.
2) diritto d'accesso : non è stato individuato un responsabile del procedimento. In assenza si dovrebbe poter interloquire direttamente con l'Ufficio procedente, ma c'è sempre il proprio Ufficio di appartenenza che rivendica il diritto di comunicare e non lo fa riuscendo ad ottenere risposte convincenti.
Per il Ministero della Difesa, c'è un apposito Ufficio preposto, con una funzionaria di PERSOCIV che risponde pure al telefono. Anche se le risposte sono pessochè standard, comunque è utile.
3) In caso di superamento dei termini previsti dalla legge è previsto un indennizzo per ogni giorno in più, ma non credo che mai nessuno si sia attivato in questo senso. Vedi sopra.
4) ferie maturate e non fruite per ragioni di malattia: ci sono molti post sul forum che indicano la procedura e la possibilità di monetizzarle, ma per l'Ufficio periferico è una procedura del tutto nuova.
La normativa è chiara: se puoi traslare le ferie al nuovo contratto, le mantieni. Se non le puoi traslare, ti vengono monetizzate. Il Min. Difesa le paga. Ovviamente sempre se se ne ha diritto (malattia continuativa ecc ecc)
5) integrazione atti durante la fase istruttoria : vedi punto 2 - inviando tutto all'ufficio di appartenenza non si ha certezza dell'avvenuta integrazione.
Verissimo anche per il Min. Difesa. Che ha persino tolto la possibilità di elencare le sedi desiderate. Tutto quello che è extra modulo standard, finisce nell'archivio veloce (cestino)
Innanzitutto, si considera solo il grado e non il titolo di studio. Ti posso dire che un graduato psicologo con laurea magistrale, fu messo a fare l'idraulico. Poi si è congedato, ma è un'altra storia...
1) in primo luogo il termine fissato con D.P.R. ( di 150gg.) non viene rispettato
Ormai il Ministero della Difesa rispetta i termini, ogni transito viene formalizzato al massimo qualche giorno prima della scadenza. Prima duravano anni e la Corte conti li ha bastonati per danno erariale. Se tardano, dal 151giorno si ha diritto allo stipendio intero, indipendentemente se questo era intero, a metà o azzerato.
2) diritto d'accesso : non è stato individuato un responsabile del procedimento. In assenza si dovrebbe poter interloquire direttamente con l'Ufficio procedente, ma c'è sempre il proprio Ufficio di appartenenza che rivendica il diritto di comunicare e non lo fa riuscendo ad ottenere risposte convincenti.
Per il Ministero della Difesa, c'è un apposito Ufficio preposto, con una funzionaria di PERSOCIV che risponde pure al telefono. Anche se le risposte sono pessochè standard, comunque è utile.
3) In caso di superamento dei termini previsti dalla legge è previsto un indennizzo per ogni giorno in più, ma non credo che mai nessuno si sia attivato in questo senso. Vedi sopra.
4) ferie maturate e non fruite per ragioni di malattia: ci sono molti post sul forum che indicano la procedura e la possibilità di monetizzarle, ma per l'Ufficio periferico è una procedura del tutto nuova.
La normativa è chiara: se puoi traslare le ferie al nuovo contratto, le mantieni. Se non le puoi traslare, ti vengono monetizzate. Il Min. Difesa le paga. Ovviamente sempre se se ne ha diritto (malattia continuativa ecc ecc)
5) integrazione atti durante la fase istruttoria : vedi punto 2 - inviando tutto all'ufficio di appartenenza non si ha certezza dell'avvenuta integrazione.
Verissimo anche per il Min. Difesa. Che ha persino tolto la possibilità di elencare le sedi desiderate. Tutto quello che è extra modulo standard, finisce nell'archivio veloce (cestino)
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Grazie ancora per tutto il tempo che stai perdendo con me.
Purtroppo i famosi 150 gg, per quanto mi riguarda, sono passati da un pezzo.
Come sempre credo che nei CC riescano a fare le cose con maggiore semplicità e celerità (oltre che con trasparenza e partecipazione).
Per il transito anche ai CC è previsto il superamento di una prova teorico/pratica?
Purtroppo i famosi 150 gg, per quanto mi riguarda, sono passati da un pezzo.
Come sempre credo che nei CC riescano a fare le cose con maggiore semplicità e celerità (oltre che con trasparenza e partecipazione).
Per il transito anche ai CC è previsto il superamento di una prova teorico/pratica?
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
No, nessuna prova per tutto il comparto Ministero Difesa. Basta che la CMO abbai detto che sei idoneo e transiti. Per le tempistiche, un tempo era diverso, il caso limite a me noto è uno che aspetto 6 anni (a stipendio intero e contributi). Quando lo chiamarono per la firma, rifiutò
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Messaggio da Abraham »
Buongiorno skylord,skylord ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 9:03 am Ti ringrazio molto per il chiarimento.
A beneficio di tutti devo sottolineare che questa tabella, nel mio caso, sembra non essere assolutamente attuale.
Io sono un Assistente capo coordinatore e ho in mano il decreto inviato dal ministero (che non pubblico per ragioni di privacy), con il quale mi è stato comunicato che è in corso una fase istruttoria per il transito nei ruoli civili dell'Amministrazione dell'Interno Area II F3.
A detta di un mio amico Vice Prefetto (che non lavora negli Uffici Centrali del Ministero, ma in una Prefettura) tengono conto anche dei titoli di studio.
Per queste ragioni volevo creare una guida, con l'aiuto di tutti, utile ad avere informazioni attuali per cercare di districarsi in questa materia talvolta oscura.
Detto questo, mi permetto di osservare che a mio giudizio e per la mia esperienza personale la L. 241/90 sembra essere una materia sconosciuta a chi si occupa di transito:
1) in primo luogo il termine fissato con D.P.R. ( di 150gg.) non viene rispettato
2) diritto d'accesso : non è stato individuato un responsabile del procedimento. In assenza si dovrebbe poter interloquire direttamente con l'Ufficio procedente, ma c'è sempre il proprio Ufficio di appartenenza che rivendica il diritto di comunicare e non lo fa riuscendo ad ottenere risposte convincenti.
3) In caso di superamento dei termini previsti dalla legge è previsto un indennizzo per ogni giorno in più, ma non credo che mai nessuno si sia attivato in questo senso.
4) ferie maturate e non fruite per ragioni di malattia: ci sono molti post sul forum che indicano la procedura e la possibilità di monetizzarle, ma per l'Ufficio periferico è una procedura del tutto nuova.
5) integrazione atti durante la fase istruttoria : vedi punto 2 - inviando tutto all'ufficio di appartenenza non si ha certezza dell'avvenuta integrazione.
Tutti questi problemi sono solo alcuni che una persona in difficoltà deve affrontare. Io, lo dico senza imbarazzo, con una laurea in giurisprudenza e parecchia esperienza sul campo fatico a starci dietro. Probabilmente si dovrebbero azionare dei procedimenti giudiziali, ma credo che in questo modo ci si danneggi ulteriormente, considerato che il transito è a discrezione dell'amministrazione.
Insomma tanta carne sul fuoco, ma almeno ci siete voi che vi impegnate a rispondere ai mille quesiti,
per questo ancora GRAZIE
In base al tuo ruolo, grado e qualifica, il nostro Dicastero ti ha assegnato la posizione corrispondente giusta nei ruoli del personale civile che è la Seconda Area – F3.
Ti allego anche la Tabella H (Articolo 45, comma 17) del d.lgs. 29 maggio 2017, n.95, entrato in vigore il 07 luglio 2017, recante “Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Piuttosto, convengo con te sul fatto che non si tenga assolutamente in alcuna considerazione il titolo di studio e questo mi sembra molto iniquo anche ai fini della professionalità acquisita in materia.
Infatti, allo stato attuale, si tiene conto unicamente del ruolo, grado e qualifica indipendentemente dal fatto che il dipendente abbia conseguito la terza media o il dottorato di ricerca in giurisprudenza.
Spero di aver dissipato questa tua perplessità.
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Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Grande!!!!!!!NavySeals ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 12:08 pm
No, nessuna prova per tutto il comparto Ministero Difesa. Basta che la CMO abbai detto che sei idoneo e transiti. Per le tempistiche, un tempo era diverso, il caso limite a me noto è uno che aspetto 6 anni (a stipendio intero e contributi). Quando lo chiamarono per la firma, rifiutò
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Grazie di cuoreAbraham ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 1:10 pmBuongiorno skylord,skylord ha scritto: ↑mer feb 09, 2022 9:03 am Ti ringrazio molto per il chiarimento.
A beneficio di tutti devo sottolineare che questa tabella, nel mio caso, sembra non essere assolutamente attuale.
Io sono un Assistente capo coordinatore e ho in mano il decreto inviato dal ministero (che non pubblico per ragioni di privacy), con il quale mi è stato comunicato che è in corso una fase istruttoria per il transito nei ruoli civili dell'Amministrazione dell'Interno Area II F3.
A detta di un mio amico Vice Prefetto (che non lavora negli Uffici Centrali del Ministero, ma in una Prefettura) tengono conto anche dei titoli di studio.
Per queste ragioni volevo creare una guida, con l'aiuto di tutti, utile ad avere informazioni attuali per cercare di districarsi in questa materia talvolta oscura.
Detto questo, mi permetto di osservare che a mio giudizio e per la mia esperienza personale la L. 241/90 sembra essere una materia sconosciuta a chi si occupa di transito:
1) in primo luogo il termine fissato con D.P.R. ( di 150gg.) non viene rispettato
2) diritto d'accesso : non è stato individuato un responsabile del procedimento. In assenza si dovrebbe poter interloquire direttamente con l'Ufficio procedente, ma c'è sempre il proprio Ufficio di appartenenza che rivendica il diritto di comunicare e non lo fa riuscendo ad ottenere risposte convincenti.
3) In caso di superamento dei termini previsti dalla legge è previsto un indennizzo per ogni giorno in più, ma non credo che mai nessuno si sia attivato in questo senso.
4) ferie maturate e non fruite per ragioni di malattia: ci sono molti post sul forum che indicano la procedura e la possibilità di monetizzarle, ma per l'Ufficio periferico è una procedura del tutto nuova.
5) integrazione atti durante la fase istruttoria : vedi punto 2 - inviando tutto all'ufficio di appartenenza non si ha certezza dell'avvenuta integrazione.
Tutti questi problemi sono solo alcuni che una persona in difficoltà deve affrontare. Io, lo dico senza imbarazzo, con una laurea in giurisprudenza e parecchia esperienza sul campo fatico a starci dietro. Probabilmente si dovrebbero azionare dei procedimenti giudiziali, ma credo che in questo modo ci si danneggi ulteriormente, considerato che il transito è a discrezione dell'amministrazione.
Insomma tanta carne sul fuoco, ma almeno ci siete voi che vi impegnate a rispondere ai mille quesiti,
per questo ancora GRAZIE
In base al tuo ruolo, grado e qualifica, il nostro Dicastero ti ha assegnato la posizione corrispondente giusta nei ruoli del personale civile che è la Seconda Area – F3.
Ti allego anche la Tabella H (Articolo 45, comma 17) del d.lgs. 29 maggio 2017, n.95, entrato in vigore il 07 luglio 2017, recante “Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Piuttosto, convengo con te sul fatto che non si tenga assolutamente in alcuna considerazione il titolo di studio e questo mi sembra molto iniquo anche ai fini della professionalità acquisita in materia.
Infatti, allo stato attuale, si tiene conto unicamente del ruolo, grado e qualifica indipendentemente dal fatto che il dipendente abbia conseguito la terza media o il dottorato di ricerca in giurisprudenza.
Spero di aver dissipato questa tua perplessità.
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Transitare nei ruoli civili conviene solamente se riformati per causa di servizio. In quel caso si prende pensione e stipendio interi.
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Salve Franzu,
chiedendo il cumulo della pensione privilegiata con lo stipendio da civile vengono azzerati tutti gli anni contributivi fatti da militare.
Inoltre, si potrà andare in pensione non prima di 67 anni.
Saluti
chiedendo il cumulo della pensione privilegiata con lo stipendio da civile vengono azzerati tutti gli anni contributivi fatti da militare.
Inoltre, si potrà andare in pensione non prima di 67 anni.
Saluti
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Non è così. Io posso andarmene quando voglio e mantengo la pensione che percepisco adesso. Io sono formalmente in pensione. Il lavoro da amministrativo posso lasciarlo anche domani.
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Qui la questione si fa controversa: in diversi altri topic del forum si sosteneva il contrario: infatti la spiegazione risiedeva nel fatto che non si potesse sobbarcare l'amministrazione ricevente di un gravame da parte di quella precedente.
Infatti veniva allegata anche la presente circolare :
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Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Non è sempre possibile farsi riformare per causa di servizio. Se mancano i presupposti e si è troppo giovani per la pensione (nel mio caso 24 anni effettivi di servizio) non si può fare altrimenti e pazienza.
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Hai ragione, ma solo in parte ,o meglio questa sarebbe la procedura.
Poi appena transiti neoassunto ti rigettano la richiesta da ex appartenente e solo allora il tuo vecchio comando potra' monetizzare le ferie non retribuite negli anni antecendenti.
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: Colleghi pentiti di essere transitati nel ruolo civile piuttosto che andare in pensione di infermità
Franzu, giusto per non generare incomprensioni, tu sei stato posto in pensione e poi continui nel fare l'amministrativo??
Poiché se sei un transitato, la pensione la potrai percepire a 43 anni ed un mese o 67 di età anagrafica.
Informatevi bene.......
Per Aspera ad Astra!!!!
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