CMO di Roma:sospensione visite di idoneità/aggravamento

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lino
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Re: CMO di Roma:sospensione visite di idoneità/aggravamento

Messaggio da lino »

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cbr90075
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Re: CMO di Roma:sospensione visite di idoneità/aggravamento

Messaggio da cbr90075 »

antonio1283 ha scritto: sab mag 30, 2020 2:09 am la cmo di roma e riaperta sono stato convocato per il 4 di giugno dopo un periodo di tecnico amministrativo
buonasera qualcuno mi sa dire per esperienza personale recente quali sono i tempi attuali per essere chiamati alla cmo di Roma per idoneità al servizio???
dany1966

Re: CMO di Roma:sospensione visite di idoneità/aggravamento

Messaggio da dany1966 »

cbr90075 ha scritto: lun set 14, 2020 9:17 pm
antonio1283 ha scritto: sab mag 30, 2020 2:09 am la cmo di roma e riaperta sono stato convocato per il 4 di giugno dopo un periodo di tecnico amministrativo
buonasera qualcuno mi sa dire per esperienza personale recente quali sono i tempi attuali per essere chiamati alla cmo di Roma per idoneità al servizio???
io sono a disposizione dal 13 gennaio e ancora non sono stato chiamato, un amico carabiniere mi ha detto che c'è una circolare dove, a domanda, si possono interrompere questi periodi, ma gli uffici competenti del mio reparto non sanno nulla.....e i 12 mesi si avvicinano.
aeronatica
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Re: CMO di Roma:sospensione visite di idoneità/aggravamento

Messaggio da aeronatica »

Buon giorno a tutti.
Il conteggio del periodo di aspettativa può essere fatto dall'amministrazione solo per i periodo decretati dall'organo sanitario.
So benissimo che al 99% tutti gli uffici del personale contano tutti i giorni del periodo, ma ciò è sbagliato, illegittimo, e se impugnato dinanzi al T.A.R. l'atto dispositivo di collocamento in aspettativa verrà annullato.
Prima di ricorrere al T.A.R. è possibile, oltreché opportuno, fare ricorso gerarchico alla DGPM.
So anche bene che la DGPM respinge i rari ricorsi che le vengono sottoposti.
In ogni caso la strada è questa: impugnare l'atto dispositivo di collocamento in aspettativa in quanto i periodi durante i quali il soggetto resta a disposizione della CMO od organi sanitari NON E' ASPETTATIVA che se nel verbale viene scritto dall'organo sanitario "il periodo precedente .......è coperto .....secondo la direttiva....."
Nessun medico può dire oggi che il paziente era ammalato tre mesi fa.......ne tantomeno una commissione.
La sostanza è che non esistendo un provvedimento medico che sanziona malattia/convalescenza non può esistere aspettativa per infermità!!
La questione è stata già ampiamente trattata dai Tribunali amministrativi.........ciò non ostante l'amministrazione imperterrita e pervicace procede comunque (anche quando gli si fa leggere le sentenze e le si indica nel ricorso gerarchico!!!)
A sostegno di quanto scrivo vi riporto, solo per esempio, quanto segue:

"(...) Appare altresì fondata la doglianza intesa a censurare l’inclusione, nel computo dei periodi di aspettativa, dei tre giorni dal 3.8.2002 al 5.8.2002 antecedenti il giudizio di idoneità intervenuto il 6.8.2002 nonché degli undici giorni (erroneamente indicati dal ricorrente in 12) dal 16 al 27 giugno 2003 antecedenti il giudizio di idoneità intervenuto il 27.6.2003, poiché “nell’ipotesi in cui la C.m.o. abbia a giudicare il militare, scaduto il periodo convalescenziale, idoneo al s.p.e….. si crea una soluzione di continuità con la precedenza situazione disponendosi il rientro in servizio del dipendente. E rimane ovvio che i tempi tecnici che l’Organo sanitario militare impiega per formulare il suo giudizio non possono andare a scapito di un dipendente che allo scadere del periodo di convalescenza sarebbe idoneo a riprendere immediatamente servizio; di tal che, ove a tale data costui non ha ancora maturato i fatidici 730 giorni di assenza, deve essere tenuto indenne dal rischio che l’ulteriore computo di tali tempi tecnici comporti, di fatto, la cessazione di un rapporto lavorativo che, a tal punto, solo illegittimamente potrebbe dichiararsi cessato.” (cfr.: Tar. Lazio, Sez. I° bis, 24/07/2006 n. 6257, che richiama Cons. Stato, Sez. IV^ n. 4218 del 2000).
Giova, quindi, osservare che il collocamento in aspettativa non va disposto al momento in cui inizia il periodo di assenza, ma ex post, proprio perché si deve attendere che il dipendente rientri in servizio a seguito del riacquisto dell’idoneità o, in caso contrario, che l’interessato venga a superare il periodo massimo di aspettativa fruibile nel quinquennio, il cui decorso impone all’amministrazione di appartenenza di collocare in congedo il dipendente.
Ed invero, il provvedimento che dispone il collocamento in aspettativa, pur incidendo sulla posizione lavorativa del militare, sotto questo profilo, ha natura dichiarativa di un fatto che si è già verificato e non già costitutiva (come, ad esempio, accade per il provvedimento con cui si infligge al dipendente la sanzione della sospensione dal servizio, la quale non può che operare ex nunc, ossia dal momento della sua adozione).
Nella specie, quindi, emerge che l’Amministrazione militare ha commesso una serie di macroscopici errori, rilevati nelle censure svolte mediante calcoli corretti, ad eccezione dell’erronea indicazione di giorni 12 anziché 11, da escludere dal computo dell’aspettativa per motivi di salute, per il periodo in cui il ricorrente è rimasto a disposizione dell’autorità medica dal 16 al 27 giugno 2003. (...) (SENTENZA, T.A.R. sede di CATANZARO, SEZIONE 1, numero 200801338 – Pubblicata 30/09/ 2008).

Più di recente:
(...) IV. Con i motivi aggiunti, l’istante ha contestato, sotto altro aspetto, il computo dei giorni di aspettativa fruiti dallo stesso nel quinquennio. In particolare, ha sostenuto che l’amministrazione avrebbe illegittimamente conteggiato anche i giorni in cui egli era rimasto semplicemente a disposizione degli organi sanitari militari senza alcun provvedimento di aspettativa.
IV.1. La documentazione versata in atti (in data 27 marzo 2014) suffraga la censura appena esposta. Risulta, infatti, che il ricorrente:
§ dal 22 marzo 2012 è stato rinviato a visita sino al 13 aprile 2012 (cfr. doc. prot. n. A11201483, 22 marzo 2012, C.M.O. di Roma);
§ dal 7 agosto 2012 è stato rinviato al giorno 17 agosto 2012, concludendosi l’accertamento sanitario il 21 agosto (cfr. verbale prot. n. 212, 17 agosto 2012, C.M.O. di Milano; nonché prot. n. A11204050, 21 agosto 2012, C.M.O. di Roma).
IV.2. Orbene, ritiene il Collegio che tali periodi di tempo trascorsi, non in aspettativa, ma “a disposizione degli organi sanitari”, non avrebbero dovuto essere conteggiati nel calcolo dell’aspettativa fruita dal dipendente, trattandosi di meri rinvii disposti per l’espletamento delle visite mediche (T.A.R. Lazio, sez. I bis, sentenza 26 gennaio 2010, n. 930); tanto più in considerazione del fatto che l’istante, all’esito degli accertamenti, era stato dichiarato idoneo. (...) (TAR MILANO I SEZ. SENT. 30.07.2014, N. 1719).
Vi sono, comunque, molte altre sentenze.

Come potete leggere le prime sentenze qui richiamate risalgono all'anno 2000 addirittura del Consiglio di Stato (ma ne esistono anche di precedenti) e molto, ma molto, tristemente la cara amministrazione - il cui personale è profumatamente pagato per amministrare i dipendenti ed, in teoria, tutelarli assieme alle proprie famiglie - continua imperterrita da oltre 20 anni (non 6 mesi ma 20 anni!) a conteggiare il periodo di aspettativa come più le pare.

L'amministrazione è formata dal suo personale e purtroppo ne paghiamo le conseguenze.
Purtroppo per il rispetto dei nostri diritti bisogna sempre combattere, spendere i soldi togliendoli ai nostri figli e fino a che il collega della segreteria che beve il caffè con noi usa solo per i propri interessi le informazioni che ha, senza voler creare problemi al capo non rimane altro che due alternative: combattere ed opporsi oppure gradire e ringraziare.
Se posso essere utile ulteriormente sono a completa disposizione (popibear2001@yahoo.it) augurando a tutti buona giornata.
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Re: CMO di Roma:sospensione visite di idoneità/aggravamento

Messaggio da aeroplano »

lino ha scritto: ven apr 17, 2020 1:46 am
frank1962 ha scritto: gio apr 16, 2020 10:00 am Qui a Milano, riprendono a maggio, sono stato riconvocato a meta' maggio per ppo
Non per far il Bastian contrario , ma vista la situazione di Milano...sarà molto dura riprendere il normale iter...
Spero, anzi mi auguro di sbagliare!!.
Buongiorno. Infatti scaduti i 330 gg per definire la pratica si potrebbe pure far scrivere 2 righe da un buon avvocato. Covid o no covid a me non interessa!! Anzi per la PPO chi è a tabella A ) converebbe dare subito l 'assegno....poi fra 2/3 anni, quando la tempesta sarò passata, forse riuscire a fare la visita!!!
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