Chiarimenti riguardo la modalità di irrogazione dell'art. 48

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
Feed - L'Avv. Giorgio Carta risponde

Moderatore: Avv. Giorgio Carta

Regole del forum
Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
Rispondi
Niclo
Sostenitore
Sostenitore
Messaggi: 130
Iscritto il: dom nov 23, 2014 11:17 pm

Chiarimenti riguardo la modalità di irrogazione dell'art. 48

Messaggio da Niclo »

Gent.le Avvocato Carta,
tempo addietro la avevo già contattata via mail, nella speranza di poterla incontrare presso lo studio di Milano, ma purtroppo lei riceve solamente presso quello di Roma, pertanto le ripropongo la mia vicissitudine, nella speranza esista qualche preciso riferimento normativo che mi permetta di intentare una causa e quant'altro, costituendomi parte civile contro il Sanitario della P. di S. responsabile di avermi arbitrariamente irrogato il provvedimento Ex art. 48 D.P.R. 782/1985, che prevede il ritiro dell'Arma e della Tessera di servizio in dotazione individuale.

Premetto di essere un Sov.te Capo Co.re della P. di S. con 32 anni di servizio, e che le avevo già accennato la vicenda da me patita nel novembre 2016, quando era ancora alla fase iniziale.

All’epoca mi è stato irrogato il provvedimento in oggetto da un Sanitario della P. di S. senza che mi venisse fornito alcun chiarimento in merito…

Dopo aver sostenuto un colloquio con lo Psichiatra preposto dalla P.S., sono stato sottoposto dalla C.M.O. di Milano ad accertamenti sanitari e provvedimenti medico-legali al fine di giudicare l'idoneità o meno al Servizio d'Istituto per "Stato reattivo correlabile ad incomprensione lavorativa senza franca patologia psichiatrica".
Il giudizio diagnostico trascritto sul verbale rilasciatomi, è stato "Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante", venendo quindi giudicato Idoneo all'unanimità dalla Commissione Medica Ospedaliera.

In seguito, l'Amministrazione mi ha negato più volte l'accesso agli atti, pertanto mi sono rivolto alla Commissione per l'accesso agli atti amministrativi, la quale ha accolto il mio ricorso, ed ha intimato l'Amministrazione a fornirmi la Relazione di servizio sulla quale risultava incardinato il provvedimento.

A detta del Delatore, il sottoscritto si sarebbe reso responsabile di aver minacciato di morte il Sig. Questore... il tutto sarebbe avvenuto alla presenza di almeno altri due colleghi, i quali non sono mai stati sentiti, né il sottoscritto è mai stato indagato, né gli è mai stato aperto alcun procedimento disciplinare, né è mai stato sentito in merito… chissà come mai ?

A questo punto, procedere contro il collega delatore, che si è prestato al gioco, presumibilmente architettato da qualcuno più in alto, ammesso ma non concesso che il P.M. ravvisi delle ipotesi di reato, richiederebbe comunque molto tempo e molto denaro, e l'esito della causa non sarebbe per nulla scontato, anzi...

Per altro, nell'ambito del Commissariato di P.S. dove ho svolto servizio durante questi ultimi anni, mi sono occupato di tutto, per cui ho condotto la mia battaglia senza avvalermi di un legale, arrivando a depositare una denuncia presso la Procura della Repubblica per quanto accadutomi, abilmente "derubricata" in Modello 45 (gli addetti ai lavori sanno bene cosa questo significhi… è l’anticamera dell’archiviazione).

Vengo ora al dunque, e le chiedo senza troppi giri di parole:

Le risulta possibile che, mediante una relazione di servizio, firmata dal collega delatore, ma mai formalmente protocollata, ove sono stato accusato di aver minacciato il Sig. Questore, ciò possa concedere la facoltà, ad un Sanitario della P. di S., di irrogare un provvedimento medico legale ai sensi dell'art. 48 D.P.R. 782/1985, soltanto dopo essersi limitato a visionare la suddetta relazione di servizio, e grazie alla quale, sostenere che il sottoscritto presentasse una condizione morbosa sospetta che prevede il ritiro dell'arma e della Tessera di servizio ?

Perché se così non fosse, significherebbe che sono stati commessi degli abusi (mi corregga se sbaglio...), ed a questo punto, potrei intentare una causa contro questo Sanitario della P. di S., il quale, a parte il grave danno d'immagine cagionatomi, avrebbe potuto provocarmi danni ben maggiori, come ad esempio farmi riformare con disonore...

Mi ritenga a sua completa disposizione per qualunque aiuto e/o supporto lei volesse e potesse fornirmi, affinché, laddove fosse possibile, il sottoscritto possa finalmente ottenere giustizia, creando inoltre un precedente, affinché taluni Sanitari cessino di commettere atti di tale gravità, facenti oramai parte di un consolidato protocollo, posto sovente in essere, nei confronti di quel Personale ritenuto scomodo.


Niclo
Sostenitore
Sostenitore
Messaggi: 130
Iscritto il: dom nov 23, 2014 11:17 pm

Re: Chiarimenti riguardo la modalità di irrogazione dell'art

Messaggio da Niclo »

Gentile Avv. Carta,

per completezza d'informazione, ho aperto la discussione anche nella sezione "Polizia di Stato":

https://forum.grnet.it/l-avvocato-rispo ... 26313.html" onclick="window.open(this.href);return false;

nella quale ho già ottenuto qualche parere, ma sarebbe interessante apprendere il suo pensiero.

Colgo l'occasione scusandomi con lei, per la risposta "poco gentile" che mi sono sentito di dare ad un utente "salito in cattedra", il quale, convinto di detenere la verità assoluta, anzichè fornire opinioni costruttive, mi ha giudicato senza conoscermi, mettendo in discussione ciò che ho rappresentato in un Forum pubblico, e sparando sentenze di grandissimo spessore, che mi hanno spinto a congratularmi con il medesimo.
Rispondi