Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

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Niclo
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Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Niclo »

Salve,
sono un Sov. C. C. della P. di S. con 32 anni di servizio, nel novembre 2016 mi è stato irrogato il provvedimento in oggetto senza fornirmi alcun chiarimento in merito.
Dopo aver sostenuto un colloquio, sia con lo Psichiatra preposto che, poi, con quello presso la C.M.O., sono stato giudicato idoneo dalla Commissione per "Stato reattivo correlabile ad incomprensione lavorativa senza franca patologia psichiatrica".
Dopo che l'Amministrazione mi ha negato più volte l'accesso agli atti, mi sono dovuto rivolgere alla Commissione per l'accesso agli atti amministrativi, la quale ha accolto il mio ricorso, ed ha intimato l'Amministrazione a fornirmi la Relazione di servizio sulla quale risultava incardinato il provvedimento.
A detta del relatore, il sottoscritto si sarebbe reso responsabile di aver minacciato di morte il Sig. Questore...
Nonostante la presenza di almeno altri due colleghi, gli stessi non sono mai stati sentiti, nè il sottoscritto è mai stato indagato, nè gli è mai stato aperto alcun procedimento disciplinare, nè è mai stato sentito in merito...
Il Superiore che ha ricevuto la calunniosa relazione di servizio, priva di protocollo, la ha trasmessa al Sanitario della P. di S. che, dopo averla visionata, immediatamente irrogava al sottoscritto l'art. 48 senza sottoporlo ad alcuna visita medica preventiva.

Chiaramente ne è seguito un grave danno d'immagine, con tutto ciò che l'art. 48 comporta.

DOMANDA: la procedura sin qui descritta, è da ritenersi formalmente corretta, o sono ravvisabili degli abusi ?

Ringrazio lei e chiunque altro per le eventuali delucidazioni e/o precisazioni, affinchè Superiori e Sanitari cessino di commettere volutamente atti di tale gravità.


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Alessandra DAlessio
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Alessandra DAlessio »

Buongiorno
Io posso risponderle per ciò che attiene la sera psichiatrica per tutto il resto credo sia più una questione legale.
Quando le è stata confermata l'idoneità al servizio in cm o devono averle rilasciato un foglio con su scritto l'esito della valutazione da parte della commissione.
Alle volte questo foglio non viene rilasciato immediatamente ma viene rilasciato su richiesta. In entrambi i casi non c'è motivo per cui lei non debba averlo.
Dalle sue parole mi sembra di capire che lei tramite un legale abbia fatto L'accesso agli atti e ad oggi dovrebbe avere la documentazione mi corregga se mi sbaglio.
Dott.ssa Alessandra D'Alessio
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Niclo
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Niclo »

Gentile Dott.ssa D'Alessio, nel ringraziarla per il tempo dedicatomi, cerco di essere più preciso...
Premesso che nell'ambito del Comm.to di P.S., dove ho svolto servizio durante questi ultimi anni, mi sono occupato di tutto, per cui ho condotto la mia battaglia senza avvalermi di un legale, arrrivando a depositare una denuncia in Procura, "derubricata" in Modello 45 (gli addetti ai lavori sanno bene di cosa sto parlando), per poi rivolgermi personalmente alla Commissione per l'accesso agli atti amministrativi.
In merito alla mia idoneità al servizio, sono stato sottoposto dalla C.M.O. di Milano ad accertamenti sanitari e provvedimenti medico-legali al fine di giudicare l'idoneità o meno al Servizio d'Istituto per "Stato reattivo correlabile ad incomprensione lavorativa senza franca patologia psichiatrica".
Il giudizio diagnostico trascritto sul verbale rilasciatomi, è stato "Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante".
Sono stato quindi giudicato Idoneo all'unanimità dalla Commissione Medica Ospedaliera.

A questo punto, procedere contro il collega delatore, che si è prestato al gioco voluto da qualcuno più in alto, ammesso ma non concesso che il P.M. ravvisi delle ipotesi di reato, richiederebbe comunque molto tempo e molto denaro, e l'esito della causa non sarebbe per nulla scontato, anzi...

Vengo ora al dunque, e le chiedo senza troppi giri di parole:

Le risulta possibile che mediante una relazione di servizio, firmata dal collega delatore, ma mai formalmente protocollata, ove sono stato accusato di aver minacciato il Sig. Questore, conceda la facoltà ad un Sanitario della P. di S. di irrogare un provvedimento medico legale ai sensi dell'art. 48 D.P.R. 782/1985, soltanto dopo essersi limitato a visionare la suddetta relazione di servizio, e grazie alla quale, il medesimo Sanitario si è arrogato il diritto di ritenere che il sottoscritto presentasse una condizione morbosa sospetta che prevede il ritiro dell'arma e della Tessera di servizio ????? (Vedasi art. 48 di cui sopra)

Perchè se così non fosse, significherebbe che sono stati commessi degli abusi (mi corregga se sbaglio...), ed a questo punto, se lei potesse gentilmente fornirmi qualche riferimento normativo, potrei quanto meno intentare una causa contro questo Sanitario che si è prestato al gioco, e grazie al quale, a parte il danno d'immagine, ho rischiato di venire riformato con disonore...

Mi ritenga a sua completa disposizione per qualunque aiuto e/o supporto lei volesse e potesse fornirmi, affinchè io possa ottenere giustizia, facendo in modo che Superiori e Sanitari cessino di commettere volutamente atti di tale gravità.

Scusi se mi sono ripetuto, ma ci tenevo ad essere chiaro.
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airone7388
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da airone7388 »

Niclo ha scritto:Gentile Dott.ssa D'Alessio, nel ringraziarla per il tempo dedicatomi, cerco di essere più preciso...
Premesso che nell'ambito del Comm.to di P.S., dove ho svolto servizio durante questi ultimi anni, mi sono occupato di tutto, per cui ho condotto la mia battaglia senza avvalermi di un legale, arrrivando a depositare una denuncia in Procura, "derubricata" in Modello 45 (gli addetti ai lavori sanno bene di cosa sto parlando), per poi rivolgermi personalmente alla Commissione per l'accesso agli atti amministrativi.
In merito alla mia idoneità al servizio, sono stato sottoposto dalla C.M.O. di Milano ad accertamenti sanitari e provvedimenti medico-legali al fine di giudicare l'idoneità o meno al Servizio d'Istituto per "Stato reattivo correlabile ad incomprensione lavorativa senza franca patologia psichiatrica".
Il giudizio diagnostico trascritto sul verbale rilasciatomi, è stato "Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante".
Sono stato quindi giudicato Idoneo all'unanimità dalla Commissione Medica Ospedaliera.

A questo punto, procedere contro il collega delatore, che si è prestato al gioco voluto da qualcuno più in alto, ammesso ma non concesso che il P.M. ravvisi delle ipotesi di reato, richiederebbe comunque molto tempo e molto denaro, e l'esito della causa non sarebbe per nulla scontato, anzi...

Vengo ora al dunque, e le chiedo senza troppi giri di parole:

Le risulta possibile che mediante una relazione di servizio, firmata dal collega delatore, ma mai formalmente protocollata, ove sono stato accusato di aver minacciato il Sig. Questore, conceda la facoltà ad un Sanitario della P. di S. di irrogare un provvedimento medico legale ai sensi dell'art. 48 D.P.R. 782/1985, soltanto dopo essersi limitato a visionare la suddetta relazione di servizio, e grazie alla quale, il medesimo Sanitario si è arrogato il diritto di ritenere che il sottoscritto presentasse una condizione morbosa sospetta che prevede il ritiro dell'arma e della Tessera di servizio ????? (Vedasi art. 48 di cui sopra)

Perchè se così non fosse, significherebbe che sono stati commessi degli abusi (mi corregga se sbaglio...), ed a questo punto, se lei potesse gentilmente fornirmi qualche riferimento normativo, potrei quanto meno intentare una causa contro questo Sanitario che si è prestato al gioco, e grazie al quale, a parte il danno d'immagine, ho rischiato di venire riformato con disonore...

Mi ritenga a sua completa disposizione per qualunque aiuto e/o supporto lei volesse e potesse fornirmi, affinchè io possa ottenere giustizia, facendo in modo che Superiori e Sanitari cessino di commettere volutamente atti di tale gravità.

Scusi se mi sono ripetuto, ma ci tenevo ad essere chiaro.
In attesa della risposta autorevole della Dott.ssa, ti consiglio di postare la domanda nella sezione dell' Avv. Carta Giorgio o Vitelli perchè se nel modus operandi c'è stato un illecito, questo deve esere escusso in tribunale e non in una seduta psichiatrica, con tutte le risposte certe che la Dott.ssa vorrà darti compatibilmente con gli impegni.
Ciao collega, certamente dispiace per quello che ti è successo.
Niclo
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Niclo »

Caro Airone7388,

hai perfettamente ragione, seppur in ritardo, me ne sono reso conto anch'io... pertanto mi scuso con la Dott.ssa per averla inconsapevolmente interpellata riguardo un argomento che nulla ha a che vedere con le sue "attribuzioni".

Pubblicherò il messaggio nelle sezioni più appropriate.

Ti ringrazio inoltre per la solidarietà espressa.
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Alessandra DAlessio
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Alessandra DAlessio »

Nel mio lavoro vedo di frequente militari sottoposti a visita psichiatrica a causa della segnalazione di un collega o di un superiore (non saprei dirle se protocollate o meno). Ovviamente il fatto che vengano da me presuppone un provvedimento di inidoneità temporanea.
Questo quello che succede nella mia pratica lavorativa.
Spesso iniziamo una terapia anche in assenza di psicopatologia poiché anche uno stato di ansia reattiva merita di essere risolto.
Credo che il cavillo nel suo caso sia solo il protocollo ma può rivolgere questa specifica domanda ad uno dei nostri avvocati del forum.
Ho risposto alla sua domanda?
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Niclo »

Gentile Dott.ssa,

la ringrazio per aver espresso la sua opinione riguardo la mia richiesta.

Riguardo l'ipotetico stato di ansia reattiva, voglio dirle che in seno al Commissariato dove sono stato in forza, ero al 4° posto nell'organigramma... Dirigente, Vice Dirigente, l'unico Ispettore, poi venivo io...

Inizialmente eravamo solo tre Sottufficiali, e bisognava ricoprire i vari uffici, pertanto, nel tempo, mi sono trovato a dover svolgere i seguenti incarichi:

- Responsabile Ufficio denunce
- Responsabile inserimento ed alimentazione Banca dati S.D.I.
- Vice Responsabile Ufficio Anticrimine
- Responsabile Ufficio controllo del Territorio (Volanti)
- Altro...

L'Ufficio Denunce richiede ed assorbe 2 Sottufficili al giorno, per cui, onde non provocarne la chiusura, sovente dovevo fermarmi di straordinario, svolgendo 08.00-14.00 e poi 14.00-20.00, con mezz'ora di pausa pranzo, con la fila dei denuncianti che dovevano attendere il mio ritorno...
Durante il primo anno svolto, non ho chiesto un solo giorno di malattia, sempre presente, sempre disponibile...

Dopo di che hanno cercato di farmi fuori strumentalizzando un'episodio, ma d'altronde stavano aspettandomi al varco, ed hanno cercato di farmi passare come una persona affetta da turbe corpontamentali... D'altronde... Altrimenti, se fossi stato "normale", anzichè occuparmi di un unico misero Commissariato, non oso pensare chissà quali e quante altre importanti mansioni avrebbero potuto chiedermi di svolgere...

Premesso che non sono mai stato uno stinco di Santo, né mai lo sarò (ma chi lo è ?), esprimendole il massimo rispetto per il delicato servizio che è chiamata a svolgere, mi permetto di chiederle di essere sempre consapevole che, ogni qualvolta si troverà costretta ad esprimere un giudizio, a seguito di visita psichiatrica, da quel giudizio, dipenderà la vita ed il futuro di colui/colei che ha di fronte.

La saluto e la ringrazio per il tempo dedicatomi, augurandole che la sua professione sia sempre per lei fonte di soddisfazione e di orgoglio.
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Alessandra DAlessio
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Re: Chiarimenti Art. 48 (Ritiro pistola ecc. ecc.)

Messaggio da Alessandra DAlessio »

Buongiorno
Il mio lavoro non prevede che esprima un giudizio alcuno.
Quello che faccio quando i militari vengono da me è ascoltarli, prendere visione della documentazione, capire. Per far questo ci prendiamo il tempo che occorre. Spesso li accompagno a visita.... il nostro obiettivo comune è superare la diagnosi ed il momento di difficoltà e valutare il dafarsi.
Le auguro di risolvere le sue questioni
Un caro saluto
AD
Dott.ssa Alessandra D'Alessio
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