ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

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Mamete
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da Mamete »

lucky341 ha scritto:
Non ci capisco più niente..l' art 54 applica per chi aveva più di 15 anni e meno di 20 anni di servizio al 1995 il 44% ? Oppure vale solo per i riformati che vantano una anzianità tra i 15 e 20 anni ? Con il M.llo Berti si sono sbagliati? Mah
SECONDO INPDAP prima E L'INPS poi valeva solo x i riformati che vantavano una anzianità tra i 15 e 20 anni , per gli altri che proseguivano la carriera non c'era problema perchè cmq al 20 anno raggiungevano il 44%, ma con il cambio del paradigma pensionistico al 31/12/1995, Gli altri che non avevano i famosi 18 anni se la sono presa in quel posto con questa interpretazione rispetto ai colleghi che vantavano una anzianità superiore neanche di tre anni poichè il 44% non lo potevano più raggiungere , quindi è giusto applicare a questi il 44%?
rientra nello spirito della legge ( ratio legis ) tale interpretazione, aderente alla lettera della legge, che mira a salvaguardare del personale doppiamente penelizzato?
SECONDO ME SI!
Anche secondo me ! E sopratutto se si va a fondo con determinazione a questo articolo di legge che permetterebbe di ridurre parzialmente il Gap estremamente eccessivo che esiste (anche solo per pochi mesi ) tra retributivi e misti farebbe aprire gli occhi anche a chi fa finta di essere cieco ! Ripeto "assurdo" !! c'è bisogno che venga fatto capire che se anche fosse stata emanata per chi cessava l'attività per riforma era stata comunque contemplata tenendo in considerazione che "in ogni caso chi raggiungeva i 20 anni di servizio sarebbe cmq arrivato al 44%" c'è bisogno di dire altro ? La legge considerava già il 44% Al raggiungimento dei 20 anni ! Quindi da quale legge è stata abrogata? Da interpretazioni ? Da congetture ? Da ipotesi ?


Alessandro


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giovanni53
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da giovanni53 »

lucky341 ha scritto:
Non ci capisco più niente..l' art 54 applica per chi aveva più di 15 anni e meno di 20 anni di servizio al 1995 il 44% ? Oppure vale solo per i riformati che vantano una anzianità tra i 15 e 20 anni ? Con il M.llo Berti si sono sbagliati? Mah
SECONDO INPDAP prima E L'INPS poi valeva solo x i riformati che vantavano una anzianità tra i 15 e 20 anni , per gli altri che proseguivano la carriera non c'era problema perchè cmq al 20 anno raggiungevano il 44%, ma con il cambio del paradigma pensionistico al 31/12/1995, Gli altri che non avevano i famosi 18 anni se la sono presa in quel posto con questa interpretazione rispetto ai colleghi che vantavano una anzianità superiore neanche di tre anni poichè il 44% non lo potevano più raggiungere , quindi è giusto applicare a questi il 44%?
rientra nello spirito della legge ( ratio legis ) tale interpretazione, aderente alla lettera della legge, che mira a salvaguardare del personale
doppiamente penelizzato?[/u]
SECONDO ME SI![/b]
....uno dei migliori doppi sensi che siano mai stati scritti..ahahahehheheheihihiihhiiahahh !!!!!!!!!!!!!!!!..
Mamete
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da Mamete »

lucky341 ha scritto:
Non ci capisco più niente..l' art 54 applica per chi aveva più di 15 anni e meno di 20 anni di servizio al 1995 il 44% ? Oppure vale solo per i riformati che vantano una anzianità tra i 15 e 20 anni ? Con il M.llo Berti si sono sbagliati? Mah
SECONDO INPDAP prima E L'INPS poi valeva solo x i riformati che vantavano una anzianità tra i 15 e 20 anni , per gli altri che proseguivano la carriera non c'era problema perchè cmq al 20 anno raggiungevano il 44%, ma con il cambio del paradigma pensionistico al 31/12/1995, Gli altri che non avevano i famosi 18 anni se la sono presa in quel posto con questa interpretazione rispetto ai colleghi che vantavano una anzianità superiore neanche di tre anni poichè il 44% non lo potevano più raggiungere , quindi è giusto applicare a questi il 44%?
rientra nello spirito della legge ( ratio legis ) tale interpretazione, aderente alla lettera della legge, che mira a salvaguardare del personale doppiamente penelizzato?
SECONDO ME SI!
Anche secondo me ! E sopratutto se si va a fondo con determinazione a questo articolo di legge che permetterebbe di ridurre parzialmente il Gap estremamente eccessivo che esiste (anche solo per pochi mesi ) tra retributivi e misti farebbe aprire gli occhi anche a chi fa finta di essere cieco ! Ripeto "assurdo" !! c'è bisogno che venga fatto capire che se anche fosse stata emanata per chi cessava l'attività per riforma era stata comunque contemplata tenendo in considerazione che "in ogni caso chi raggiungeva i 20 anni di servizio sarebbe comunque arrivato al 44%" c'è bisogno di dire altro ? La legge considerava già il 44% al raggiungimento dei 20 anni ! Quindi da quale legge è stata abrogata? Da interpretazioni ? Da congetture ? Da ipotesi ? Dato il baratro assurdo esistente dato qualsivoglia legge di riforma non può esserci così tanta disparità a distanza di un xxxxxxx so solo mese !!!!!!


Alessandro
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da guidoreni »

http://xxxxxxxxxxx.it/pensioni-8183-inps ... nunciarsi/" onclick="window.open(this.href);return false;
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giovanni53
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da giovanni53 »

Grazie ma le pagine di grnet non sono linkabili, rimanda sempre all'home

meglio andare su xxxxxxxxxxx

http://xxxxxxxxxxx.it/pensioni-8183-inps ... nunciarsi/
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da guidoreni »

Che strana coincidenza !
mimì
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da mimì »

A proposito della tesi sostenuta dall'inps e sposata, sembrerebbe, dal siulp, ho fatto la seguente considerazione: se la percentuale del 44% si applicasse solo a chi è andato in congedo con gli anni di servizio utili compresi tra i 15 e i 20 anni, che motivo avrebbe avuto il legislatore di dire al secondo comma dello stesso art. 54: """La percentuale di cui sopra è aumentata di 1,80 per cento di ogni anno di servizio utile oltre il ventesimo""".
A mio modesto avviso, avendo il legislatore previsto una percentuale di incremento oltre il ventesimo anno, è ovvio che si riferisse alla generalità dei militari che hanno quei requisiti di anni di servizio.
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da Filippogianni »

Avviso riguardo riconteggi 1981 1982 1983 veder nota odierna su xxxxxxxxxxx e con ciò vuol dire addios ai riconteggi finché non si esprime la corte dei conti tra chissà booooooo .
Beato il maresciallo Berti l'unico vincitore sul ricorso mah forse tutti gli altri aventi diritto vivono su altri pianeti chissà
antoniope
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da antoniope »

Le prime due righe su xxxxxxxxxxx dice che l'INPS ha fatto marcia indietro. Ha visto che il grano da sborsare era molto.
Chi dà retta al cervello degli altri, butta via il suo (anonimo)
Mamete
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da Mamete »

AntonioPE ha scritto:Le prime due righe su xxxxxxxxxxx dice che l'INPS ha fatto marcia indietro. Ha visto che il grano da sborsare era molto.
Ah be ! Se è un problemino di soldini questo a noi non ci riguarda visto che per altri "lidi" i soldi si trovano sempre ! I soldi sono un falso problema ricordiamocelo ! Questa storiella dei soldi deve finire . Allora confido nella giustizia della corte dei conti


Alessandro
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da Mamete »

AntonioPE ha scritto:Le prime due righe su xxxxxxxxxxx dice che l'INPS ha fatto marcia indietro. Ha visto che il grano da sborsare era molto.
Ah be ! Se è un problemino di soldini questo a noi non ci riguarda visto che per altri "lidi" i soldi si trovano sempre ! I soldi sono un falso problema ricordiamocelo ! Questa storiella dei soldi deve finire . Allora confido nella giustizia della corte dei conti


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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da guidoreni »

Bisogna porre in essere azioni sindali forti! Se l'Inps ,dopo aver riconosciuto l'errore nel calcolare l'aliquota della base pensionabile,repentinamente decide di "far marcia indietro" nell'estensione di un diritto a tutti coloro che rientrano in quella fascia temporale ,vuol dire una sola cosa :che l'Istituto in questione ha operato una scelta di carattere politico.OVvero ,quella di far attendere all'infinito o quasi,ciò che era dovuto già da molto tempo!Questo non è ne giusto ne bello!
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da lucky341 »

AntonioPE ha scritto:
Le prime due righe su xxxxxxxxxxx dice che l'INPS ha fatto marcia indietro. Ha visto che il grano da sborsare era molto.
Ok era previsto e prevedibile e vai con la Corte dei Conti , cmq l'articolo di xxxxxxxxxxx NON DICE DOVE INPS HA FATTO MARCIA INDIETRO , C'E STATO UN COMUNICATO, UNA CIRCOLARE ?????? BOH !!!!
Effettivamente il SIULP , noto sindacato di Polizia, sembra Concordare con l'interpretazione INPAP prima e INPS poi!
è lecito dover supporre che la norma in esame, Articolo 54 comma 1 DPR 1092/1973, sia stata introdotta per salvaguardare tutti coloro che non potessero continuare il servizio e non avevano ancora raggiunto il 20° anno utile alla pensione per raggiungere il 44% della base pensionabile che, come detto prima costituiva la pensione minima. Ecco perché la previsione del citato articolato che stabilisce che "La pensione spettante al militare che abbia maturato almeno quindici anni e non più di venti anni di servizio utile è pari al 44 per cento della base pensionabile, salvo quanto disposto nel penultimo comma del presente articolo" sia indirizzata al militare che, essendo dispensato dal servizio per fisica inabilità, avente i requisiti sopracitati, gli veniva conferita almeno una pensione minima per la sua sussistenza economica

dov'è l'errore del SIULP e dell'INPS?
1 punto_ il SIULP dice ...ricordiamo che il 44% secondo la tabella allegata allo stesso decreto si matura al compimento del 20° anno utile a pensione, INTANTO NON C'E NESSUNA TABELLA ALLEGATA AL DPR , LA TABELLA E ALLEGATA ALLA CIRCOLARE DEL TESORO n.57 del 24/06/1998 CHE E RIFERITA AL PERSONALE CIVILE;
2 punto_ebbene ammesso e non concesso che la norma fu emanata con quelle motivazioni, una volta generata essa acquista vita propria , è generale perchè non si rivolge a determinate persone ma ad una serie indeterminata di soggetti; è astratta perché non si riferisce ad un fatto concreto ma ad una serie ipotetica di fatti non NON PREVISTI NE PREVEDIBILI!
ebbene quando si passò dal sistema retributivo al contributivo, l'accadimento generato dalla riforma Dini , causò un cambio di paradigma pensionistico assimilabile per certi versi ad una cessazione VIRTUALE dal servizio, a quel punto l'aliquota pensionabilile (44%) prevista per il personale militare con un’anzianità compresa tra i 15 e 20 anni salvaguardò o avrebbe dovuto salvaguardare il militare che,per 2_3 anni di anzianità in meno rispetto ai colleghi, si è trovata a subire un GROSSO DANNO ECONOMICO

3_perchè dico ammesso e non concesso che quella fu intenzione del legislatore ,’art 54 DPR 1092/73 _ CI DICONO è applicabile solo nel caso di cessazione dal servizio che da titolo ad una pensione con anzianità ricompresa tra 15 e meno di 20 anni dice , mentre l’articolo in parola si noti non parla affatto di cessazione dal servizio ma testualmente recita “La pensione spettante al militare che abbia maturato almeno quindici anni e non più di venti anni di servizio utile è pari al 44 per cento della base pensionabile”,
MA SE COSI FOSSE se la percentuale del 44% si applicasse solo a chi è andato in congedo con gli anni di servizio utili compresi tra i 15 e i 20 anni, che motivo avrebbe avuto il legislatore di dire al secondo comma dello stesso art. 54: """La percentuale di cui sopra è aumentata di 1,80 per cento di ogni anno di servizio utile oltre il ventesimo""".A mio modesto avviso, avendo il legislatore previsto una percentuale di incremento oltre il ventesimo anno, è ovvio che si riferisse alla generalità dei militari che hanno quei requisiti di anni di servizio. COME DICE GIUSTAMENTE MIMI
lucky341
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da lucky341 »

Ecco le motivazioni giuridiche per il ricorso alla corte dei CONTI:
la comunicazione in data 19/01/2011 dell’INPDAP – Direzione Centrale Previdenza - Ufficio I Normativo avente ad oggetto Aliquote di pensionabilità da computare per ogni anno di servizio uti!e con il sistema misto e/o retributivo afferma testualmente che :

L'articolo 54 del DPR 1092/1973, riguardante la misura del trattamento normale spettante al personale militare, al comma 1 disciplina la misura della pensione spettante al militare che, cessato dal servizio, abbia maturato almeno quindici anni e non più di venti prevedendo in tali casi l'applicazione dell'aliquota del 44 per cento della base pensionabile.
A seguito dell'evoluzione del sistema pensionistico ed in particolare con l'introduzione del calcolo della pensione in quote di cui all'articolo 13 del Dlgs n. 503/1992, l'anzianità maturata al 31 dicembre 1992 è utile esclusivamente ai fini della determinazione della c.d. quota "A" di pensione e, pertanto, non rientra nella previsione legislativa di cui al citato articolo 54, comma 1 che, si ribadisce, è applicabile solo nel caso di cessazione dal servizio che da titolo ad una pensione con anzianità ricompresa tra 15 e meno di 20 anni.
Sulla base delle disposizioni legislative vigenti, pertanto, nei confronti del personale militare (ad esclusione del personale ufficiale), la quota retributiva al 31 dicembre 1992 è determinata attribuendo il coefficiente di 2,33 per cento fino al 15• anno di anzianità (aliquota complessiva pari al 35 per cento) e dal16° anno il coefficiente di 1,8 per cento fino al 20° anno (aliquota complessiva pari a 44 per cento); per ogni anno successivo al 20° e fino al 31 dicembre 1997 il coefficiente di rendimento annuo è pari a 2,25 per cento e dal1 o gennaio 1998 il coefficiente è pari a 1,8 per cento.
Alla base della citata interpretazione c’è la supposizione che la norma in esame, Articolo 54 comma 1 DPR 1092/1973, sia stata introdotta per salvaguardare tutti coloro che non potessero continuare il servizio e non avevano ancora raggiunto il 20° anno utile alla pensione per raggiungere il 44% della base pensionabile che, come detto prima costituiva la pensione minima. Ecco perché la previsione del citato articolato che stabilisce che "La pensione spettante al militare che abbia maturato almeno quindici anni e non più di venti anni di servizio utile è pari al 44 per cento della base pensionabile, salvo quanto disposto nel penultimo comma del presente articolo" sia indirizzata al militare che, essendo dispensato dal servizio per fisica inabilità, avente i requisiti sopracitati, gli veniva conferita almeno una pensione minima per la sua sussistenza economica

Alcune considerazioni su tale direttiva doverosamente si impongono:

•La sopracitata comunicazione è in palese contrasto con la circolare dal nr 19 del 18/9/2009 della stessa dell’Inpdap_ Subentro nella gestione delle attività pensionistiche del personale Esercito Italiano. Trasmissione dati giuridici ed economici mediante modello PA04 anche ai fini dell’indennità di buonuscita ove correttamente si dice al punto 3.2 “Il computo dell’aliquota di pensione spettante al personale militare è disciplinato dall’art. 54 del Testo unico secondo cui la pensione spettante al militare che abbia maturato almeno 15 anni e non più di 20 anni di servizio utile è pari al 44 per cento della base pensionabile, aumentata per gli ufficiali di 1,80 per cento per ogni anno di servizio utile oltre il ventesimo; per i Sottufficiali la percentuale di aumento, invece, era del 2,25 per cento fino al 31 dicembre 1997.

La sopracitata comunicazione Dell’INPDAP limita arbitrariamente il campo di applicazione dell’art 54 DPR 1092/73 _ è applicabile solo nel caso di cessazione dal servizio che da titolo ad una pensione con anzianità ricompresa tra 15 e meno di 20 anni dice , ebbene ammesso e non concesso che la ratio di quella cristallizzazione di rendimento tra il 15 e il 20 anno mirava a salvaguardare il militare che per inabilità od altro fosse cessato prematuramente dal servizio , la qual cosa non esclude affatto che continuasse ad applicarsi alla generalità dei militari ed infatti l’articolo in parola si noti non parla affatto di cessazione dal servizio ma testualmente recita “La pensione spettante al militare che abbia maturato almeno quindici anni e non più di venti anni di servizio utile è pari al 44 per cento della base pensionabile”, non solo ma se così fosse ossia se la percentuale del 44% si applicasse solo a chi è andato in congedo con gli anni di servizio utili compresi tra i 15 e i 20 anni, che motivo avrebbe avuto il legislatore di dire al secondo comma dello stesso art. 54: "La percentuale di cui sopra è aumentata di 1,80 per cento di ogni anno di servizio utile oltre il ventesimo”? quando la norma generale avente validità erga omnes era il 44 del DPR secondo questa interpretazione riduttiva, avendo il legislatore previsto una percentuale di incremento oltre il ventesimo anno è ovvio che si riferisse nell’articolo alla generalità dei militari e non ripeto non solo a chi fosse cessato dal servizio.
•La sopracitata comunicazione Dell’INPDAP finisce per applicare arbitrariamente al personale militare l’ art 44 DPR 1092/73, “La pensione spettante al personale civile con l'anzianità di quindici anni di servizio effettivo è pari al 35 per cento della base pensionabile; detta percentuale è aumentata di 1,80 per ogni ulteriore anno di servizio utile fino a raggiungere il massimo dell'ottanta per cento “, norma, mai esplicitamente citata, che finisce però per acquisire validità erga omnes, malgrado la stessa formulazione testuale, dell’art 54 applicandosi in tutti i casi, non solo nei casi di cessazione dal servizio del personale civile, ma soprattutto per determinare le aliquote di rendimento in quota A e ,aggiungo io, in quota B, altrimenti non si capirebbe da dove fuoriescono quelle aliquote di rendimento, a riprova vedasi allegato 1 alla Circolare n.57 del 24/06/1998 del Ministero del Tesoro_ Aliquote per pensione normale personale civile dello STATO.

La sopracitata comunicazione Dell’INPDAP è palesemente in contrasto con norme di rango legislativo, dato che il citato art 13 del Dlgs n. 503/1992 non incide assolutamente sulle aliquote di rendimento, e con le varie circolari dell’INPDAP stesso e del Ministero del Tesoro succedutesi nel tempo, cfr ad esempio la lettera n.131057 datata 18/04/1996 del Ministero del Tesoro- Ragioneria Generale dello Stato che ha convenuto di non apportare modifiche all’assetto pensionistico del personale in attesa di apposito decreto legislativo, limitatamente alle aliquote di rendimento militare modificate dalla legge 724/94, che avranno effetti solo dal 01/01/1998 ai sensi del successivo D.Lvo 165/1997 .
antoniori
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83

Messaggio da antoniori »

Buongiorno,
secondo me è facile che non ci riconoscano il diritto, però noi dobbiamo continuare per la nostra strada, presentando l'istanza all'Inps e dopo 90 giorni ricorso alla corte dei conti.

A tal proposito vorrei chiedere a chi è meglio informato, il ricorso alla corte dei conti si presenta per regione???

Come studio legale ci possiamo appoggiare a chi vogliamo anche fuori regione???

Inoltre vorrei chiedere a chi si è mosso gia contattando qualche studio legale, informazioni e contatti su avvocati informati sulla nostra problematica.
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