ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Azz[emoji15]!!! Giusta interpretazione ! Giustizia per tutto il Comparto! E sopratutto che non si arrampichino sugli specchi ... con questa storiella di limitazione dei casi !! Assurdo !
Alessandro
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da oreste.vignati »
va benisssimo che adesso dopo il ma.llo berti, l'iniziativa del siap, altri sindacati portano avanti la questione che riguarda tantissimi colleghi, almeno però bisognerebbe scrivere anche dati corretti vedi 15 20 anni evidenziato in rosso.vedado ha scritto:ERRATA APPLICAZIONE COEFFICIENTI PENSIONISTICI: LA CONSAP SCRIVE A MINNITI.
Signor Ministro
qualche giorno prima di Natale 2016 la sede provinciale dell’Inps di Arezzo, a seguito di un ricorso amministrativo per errata applicazione dei coefficienti pensionistici, presentato da un maresciallo dei carabinieri in congedo, riconosceva la piena fondatezza delle ragioni esposte, e accoglieva il ricorso in questione applicando pertanto al ricorrente l’aliquota più favorevole del 44%, alla sua base pensionabile così come previsto del resto dall’art. 54 (personale militare) del D.P.R. 1092/73.
In pratica la base pensionabile veniva calcolata con una aliquota del 35,60% art. 44 prevista per il personale civile, invece di essere calcolata sul 44% art. 54 prevista per il personale militare, dei quali, chi alla data del 31.12.1995 aveva compiuto tra i quindici e i venti anni (anni 1981-1982-1983 anche oltre, bisogna vedere le eventuali maggiorazioni ) di servizio contributivo, la base della sua pensione andava calcolata con l’aliquota al 44%.
E’ del tutto evidente che nessuna distinzione/discriminazione, può e deve essere operata all'interno del comparto sicurezza/difesa, ovvero, tra il trattamento pensionistico delle forze di polizia a status militare e quelle a status civile.
Non certamente per convincimento personale, ma alla luce della stessa legge di riforma L. 121/81, là dove indicava che ogni norma che contenesse la denominazione di Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (vedi per esempio art.54 D.P.R. 1942/73) doveva essere sostituito con Polizia di Stato.
Interpretazione confermata dalla legge del 20 Novembre 1987, n.472 art.6 comma 5: al personale della Polizia di Stato, nonché a quello del Corpo Forestale dello Stato, in possesso delle qualifiche di P.G. e di P.S. ai soli fini dell’acquisizione del diritto al trattamento di pensione normale, si applica l’art. 52 (personale militare) del testo unico approvato con D.P.R. 29 Dicembre 1973, n. 1092.
Ad ulteriore sostegno di quanto affermato, qualora ce ne fosse bisogno si cita l’art.61 del D.P.R. 1092/73: “al personale dei VV.FF. e al Corpo Forestale (personale non militare) dello Stato si applicano le disposizioni stabilite per quanto riguarda il trattamento di quiescenza per le categorie militari”.
Lo stesso Consiglio di Stato – 1 sez. – nell’adunanza del Marzo 1983 aveva già deliberato che: “nessuna incidenza avrebbe avuto la smilitarizzazione della Polizia di Stato sul trattamento di quiescenza, che rimane quella più favorevole prevista per i militari.”
La volontà del legislatore appare chiara e certa nell’evitare gratuiti conflitti e sovrapposizioni di sorta, in un comparto (sicurezza/difesa) delicatissimo per sua stessa natura.
Duole purtroppo rilevare, che a tutt'oggi numerose sedi territoriali dell’Inps continuano ad applicare in modo errato le modalità di calcolo sui coefficienti pensionistici previsti per il personale militare.
Determinando in questo modo un rilevante danno economico sulla rata mensile dell'assegno pensionistico.
Pertanto La preghiamo di un autorevole e decisivo intervento affinché la Direzione Generale dell’Inps emani una circolare presso tutti i presidi provinciali, per sgombrare il campo da residui dubbi interpretativi, oltre che da forzature e interpretazioni arbitrarie, al fine di adeguare e applicare in modo corretto i coefficienti inerenti il trattamento pensionistico di ogni singolo dipendente del comparto sicurezza/difesa.
forse si comincia ad avere la consapevolezza di normative fatte 20 anni fa, con il silenzio di tutti, che adesso iniziano a avere gli effetti nefasti su migliaia di colleghi che nulla hanno di diverso da chi è riuscito ad andare in pensione qualche mese prima. ed ancora al nostro comparto non è stata applicata la cosiddetta Monti-Fornero. Dovremo vigilare costantemente.
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
oreste.vignati ha scritto:va benisssimo che adesso dopo il ma.llo berti, l'iniziativa del siap, altri sindacati portano avanti la questione che riguarda tantissimi colleghi, almeno però bisognerebbe scrivere anche dati corretti vedi 15 20 anni evidenziato in rosso.vedado ha scritto:ERRATA APPLICAZIONE COEFFICIENTI PENSIONISTICI: LA CONSAP SCRIVE A MINNITI.
Signor Ministro
qualche giorno prima di Natale 2016 la sede provinciale dell’Inps di Arezzo, a seguito di un ricorso amministrativo per errata applicazione dei coefficienti pensionistici, presentato da un maresciallo dei carabinieri in congedo, riconosceva la piena fondatezza delle ragioni esposte, e accoglieva il ricorso in questione applicando pertanto al ricorrente l’aliquota più favorevole del 44%, alla sua base pensionabile così come previsto del resto dall’art. 54 (personale militare) del D.P.R. 1092/73.
In pratica la base pensionabile veniva calcolata con una aliquota del 35,60% art. 44 prevista per il personale civile, invece di essere calcolata sul 44% art. 54 prevista per il personale militare, dei quali, chi alla data del 31.12.1995 aveva compiuto tra i quindici e i venti anni (anni 1981-1982-1983 anche oltre, bisogna vedere le eventuali maggiorazioni ) di servizio contributivo, la base della sua pensione andava calcolata con l’aliquota al 44%.
E’ del tutto evidente che nessuna distinzione/discriminazione, può e deve essere operata all'interno del comparto sicurezza/difesa, ovvero, tra il trattamento pensionistico delle forze di polizia a status militare e quelle a status civile.
Non certamente per convincimento personale, ma alla luce della stessa legge di riforma L. 121/81, là dove indicava che ogni norma che contenesse la denominazione di Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (vedi per esempio art.54 D.P.R. 1942/73) doveva essere sostituito con Polizia di Stato.
Interpretazione confermata dalla legge del 20 Novembre 1987, n.472 art.6 comma 5: al personale della Polizia di Stato, nonché a quello del Corpo Forestale dello Stato, in possesso delle qualifiche di P.G. e di P.S. ai soli fini dell’acquisizione del diritto al trattamento di pensione normale, si applica l’art. 52 (personale militare) del testo unico approvato con D.P.R. 29 Dicembre 1973, n. 1092.
Ad ulteriore sostegno di quanto affermato, qualora ce ne fosse bisogno si cita l’art.61 del D.P.R. 1092/73: “al personale dei VV.FF. e al Corpo Forestale (personale non militare) dello Stato si applicano le disposizioni stabilite per quanto riguarda il trattamento di quiescenza per le categorie militari”.
Lo stesso Consiglio di Stato – 1 sez. – nell’adunanza del Marzo 1983 aveva già deliberato che: “nessuna incidenza avrebbe avuto la smilitarizzazione della Polizia di Stato sul trattamento di quiescenza, che rimane quella più favorevole prevista per i militari.”
La volontà del legislatore appare chiara e certa nell’evitare gratuiti conflitti e sovrapposizioni di sorta, in un comparto (sicurezza/difesa) delicatissimo per sua stessa natura.
Duole purtroppo rilevare, che a tutt'oggi numerose sedi territoriali dell’Inps continuano ad applicare in modo errato le modalità di calcolo sui coefficienti pensionistici previsti per il personale militare.
Determinando in questo modo un rilevante danno economico sulla rata mensile dell'assegno pensionistico.
Pertanto La preghiamo di un autorevole e decisivo intervento affinché la Direzione Generale dell’Inps emani una circolare presso tutti i presidi provinciali, per sgombrare il campo da residui dubbi interpretativi, oltre che da forzature e interpretazioni arbitrarie, al fine di adeguare e applicare in modo corretto i coefficienti inerenti il trattamento pensionistico di ogni singolo dipendente del comparto sicurezza/difesa.
forse si comincia ad avere la consapevolezza di normative fatte 20 anni fa, con il silenzio di tutti, che adesso iniziano a avere gli effetti nefasti su migliaia di colleghi che nulla hanno di diverso da chi è riuscito ad andare in pensione qualche mese prima. ed ancora al nostro comparto non è stata applicata la cosiddetta Monti-Fornero. Dovremo vigilare costantemente.
Ancora con questa storia del 44% ,non compete nulla a nessuno.potete fare quanti ricorsi che volete,e solo una perdita di tempo-e magari anche di danaro-
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Perché? Qui non si tratta di fare ricorsi, si tratta di applicare la legge ! Punto:)ciro49 ha scritto:oreste.vignati ha scritto:va benisssimo che adesso dopo il ma.llo berti, l'iniziativa del siap, altri sindacati portano avanti la questione che riguarda tantissimi colleghi, almeno però bisognerebbe scrivere anche dati corretti vedi 15 20 anni evidenziato in rosso.vedado ha scritto:ERRATA APPLICAZIONE COEFFICIENTI PENSIONISTICI: LA CONSAP SCRIVE A MINNITI.
Signor Ministro
qualche giorno prima di Natale 2016 la sede provinciale dell’Inps di Arezzo, a seguito di un ricorso amministrativo per errata applicazione dei coefficienti pensionistici, presentato da un maresciallo dei carabinieri in congedo, riconosceva la piena fondatezza delle ragioni esposte, e accoglieva il ricorso in questione applicando pertanto al ricorrente l’aliquota più favorevole del 44%, alla sua base pensionabile così come previsto del resto dall’art. 54 (personale militare) del D.P.R. 1092/73.
In pratica la base pensionabile veniva calcolata con una aliquota del 35,60% art. 44 prevista per il personale civile, invece di essere calcolata sul 44% art. 54 prevista per il personale militare, dei quali, chi alla data del 31.12.1995 aveva compiuto tra i quindici e i venti anni (anni 1981-1982-1983 anche oltre, bisogna vedere le eventuali maggiorazioni ) di servizio contributivo, la base della sua pensione andava calcolata con l’aliquota al 44%.
E’ del tutto evidente che nessuna distinzione/discriminazione, può e deve essere operata all'interno del comparto sicurezza/difesa, ovvero, tra il trattamento pensionistico delle forze di polizia a status militare e quelle a status civile.
Non certamente per convincimento personale, ma alla luce della stessa legge di riforma L. 121/81, là dove indicava che ogni norma che contenesse la denominazione di Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (vedi per esempio art.54 D.P.R. 1942/73) doveva essere sostituito con Polizia di Stato.
Interpretazione confermata dalla legge del 20 Novembre 1987, n.472 art.6 comma 5: al personale della Polizia di Stato, nonché a quello del Corpo Forestale dello Stato, in possesso delle qualifiche di P.G. e di P.S. ai soli fini dell’acquisizione del diritto al trattamento di pensione normale, si applica l’art. 52 (personale militare) del testo unico approvato con D.P.R. 29 Dicembre 1973, n. 1092.
Ad ulteriore sostegno di quanto affermato, qualora ce ne fosse bisogno si cita l’art.61 del D.P.R. 1092/73: “al personale dei VV.FF. e al Corpo Forestale (personale non militare) dello Stato si applicano le disposizioni stabilite per quanto riguarda il trattamento di quiescenza per le categorie militari”.
Lo stesso Consiglio di Stato – 1 sez. – nell’adunanza del Marzo 1983 aveva già deliberato che: “nessuna incidenza avrebbe avuto la smilitarizzazione della Polizia di Stato sul trattamento di quiescenza, che rimane quella più favorevole prevista per i militari.”
La volontà del legislatore appare chiara e certa nell’evitare gratuiti conflitti e sovrapposizioni di sorta, in un comparto (sicurezza/difesa) delicatissimo per sua stessa natura.
Duole purtroppo rilevare, che a tutt'oggi numerose sedi territoriali dell’Inps continuano ad applicare in modo errato le modalità di calcolo sui coefficienti pensionistici previsti per il personale militare.
Determinando in questo modo un rilevante danno economico sulla rata mensile dell'assegno pensionistico.
Pertanto La preghiamo di un autorevole e decisivo intervento affinché la Direzione Generale dell’Inps emani una circolare presso tutti i presidi provinciali, per sgombrare il campo da residui dubbi interpretativi, oltre che da forzature e interpretazioni arbitrarie, al fine di adeguare e applicare in modo corretto i coefficienti inerenti il trattamento pensionistico di ogni singolo dipendente del comparto sicurezza/difesa.
forse si comincia ad avere la consapevolezza di normative fatte 20 anni fa, con il silenzio di tutti, che adesso iniziano a avere gli effetti nefasti su migliaia di colleghi che nulla hanno di diverso da chi è riuscito ad andare in pensione qualche mese prima. ed ancora al nostro comparto non è stata applicata la cosiddetta Monti-Fornero. Dovremo vigilare costantemente.
Ancora con questa storia del 44% ,non compete nulla a nessuno.potete fare quanti ricorsi che volete,e solo una perdita di tempo-e magari anche di danaro-
Alessandro
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da Enrico Paradiso »
Giusto, si tratta di applicare la legge quindi compatti senza abbassare la guardia. Non è una rivoluzione ma solo la salvaguardia dei nostri diritti. Complimenti a tutti e grazie per i consigli che date.
Enrico Paradiso
Enrico Paradiso
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Cerchiamo di essere coesi perché per noi misti non vi saranno altre possibilità, lasciamo da parte i tuttologi, che tutto sanno e nulla dicono!!
Penso, per dire la mia senza presunzione alcuna, di attendere i vari organi che si sono messi in moto cocer;cna ecc.
Nel frattempo se ci organizziamo tra noi magari riunendo ci x le regioni di appartenenza avremo dei sicuri benefici.
Poi chi vuole agire (e spendere ) da solo,faccia pure .
Un saluto a tutti.
Lino.
Penso, per dire la mia senza presunzione alcuna, di attendere i vari organi che si sono messi in moto cocer;cna ecc.
Nel frattempo se ci organizziamo tra noi magari riunendo ci x le regioni di appartenenza avremo dei sicuri benefici.
Poi chi vuole agire (e spendere ) da solo,faccia pure .
Un saluto a tutti.
Lino.
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Bravo Lino....Condivido in pieno la tua tesi.lino ha scritto:Cerchiamo di essere coesi perché per noi misti non vi saranno altre possibilità, lasciamo da parte i tuttologi, che tutto sanno e nulla dicono!!
Penso, per dire la mia senza presunzione alcuna, di attendere i vari organi che si sono messi in moto cocer;cna ecc.
Nel frattempo se ci organizziamo tra noi magari riunendo ci x le regioni di appartenenza avremo dei sicuri benefici.
Poi chi vuole agire (e spendere ) da solo,faccia pure .
Un saluto a tutti.
Lino.
Inviato dal mio G7-L01
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Pure un ciuco capirebbe che la data del 31.12.95 è il nucleo centrale del problema. È su questo dato che l'inps tenta di costruire la negazione di un diritto . Fermarsi nella pura e semplice contemplazione del D.P.R. 1092/73 art. 54 "la pensione spettante al militare che abbia compiuto almeno qundici anni e bla,bla...............bla,bla,bla" , non legandola ad un elemento temporale 31.12.1995 fissato dalla legge Dini, vuol dire non aver capito l'essenza della controversia.
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Se prendete un PA04, l'INPS calcola i coefficienti dell'aliquota della base pensionabile al 31/12/92 e 31/12/97. Dove sta scritto 31/12/95??
Sopporta con coraggio i momenti negativi perché non saranno eterni (anonimo)
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da lando63 »
Salve a tutti e buona domenica. Se posso dire la mia, essendo io pure parte in causa... io ritengo che già l'art. 54 è legato alla scadenza temporale del 31.12.1995, semplicemente perchè, per noi misti, lo è l'art. 44 del medesimo D.P.R. da cui deriva la quota "B", coefficente che va modificato nel modo corretto. Senza tuttavia voler cantare vittoria prima del tempo, io, che già da circa tre settimane ho inviato richiesta di riesame in tal senso all'Inps e al CNA, sarei disponibile collettivamente, magari organizzati per regione di appartenenza, ad avanzare ricorso alla Corte dei Conti, qualora nei giusti tempi chi di competenza non dovesse riconoscere i nostri diritti.guidoreni ha scritto:Pure un ciuco capirebbe che la data del 31.12.95 è il nucleo centrale del problema. È su questo dato che l'inps tenta di costruire la negazione di un diritto . Fermarsi nella pura e semplice contemplazione del D.P.R. 1092/73 art. 54 "la pensione spettante al militare che abbia compiuto almeno qundici anni e bla,bla...............bla,bla,bla" , non legandola ad un elemento temporale 31.12.1995 fissato dalla legge Dini, vuol dire non aver capito l'essenza della controversia.
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da lando63 »
Scusate coefficente "A"lando63 ha scritto:Salve a tutti e buona domenica. Se posso dire la mia, essendo io pure parte in causa... io ritengo che già l'art. 54 è legato alla scadenza temporale del 31.12.1995, semplicemente perchè, per noi misti, lo è l'art. 44 del medesimo D.P.R. da cui deriva la quota "B", coefficente che va modificato nel modo corretto. Senza tuttavia voler cantare vittoria prima del tempo, io, che già da circa tre settimane ho inviato richiesta di riesame in tal senso all'Inps e al CNA, sarei disponibile collettivamente, magari organizzati per regione di appartenenza, ad avanzare ricorso alla Corte dei Conti, qualora nei giusti tempi chi di competenza non dovesse riconoscere i nostri diritti.guidoreni ha scritto:Pure un ciuco capirebbe che la data del 31.12.95 è il nucleo centrale del problema. È su questo dato che l'inps tenta di costruire la negazione di un diritto . Fermarsi nella pura e semplice contemplazione del D.P.R. 1092/73 art. 54 "la pensione spettante al militare che abbia compiuto almeno qundici anni e bla,bla...............bla,bla,bla" , non legandola ad un elemento temporale 31.12.1995 fissato dalla legge Dini, vuol dire non aver capito l'essenza della controversia.
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da antony1964 »
In tal caso sarei disponibile anch'io a ricorrere collettivamente alla corte dei conti, nel caso in cui l'inps risponda negativamente.lando63 ha scritto:Salve a tutti e buona domenica. Se posso dire la mia, essendo io pure parte in causa... io ritengo che già l'art. 54 è legato alla scadenza temporale del 31.12.1995, semplicemente perchè, per noi misti, lo è l'art. 44 del medesimo D.P.R. da cui deriva la quota "B", coefficente che va modificato nel modo corretto. Senza tuttavia voler cantare vittoria prima del tempo, io, che già da circa tre settimane ho inviato richiesta di riesame in tal senso all'Inps e al CNA, sarei disponibile collettivamente, magari organizzati per regione di appartenenza, ad avanzare ricorso alla Corte dei Conti, qualora nei giusti tempi chi di competenza non dovesse riconoscere i nostri diritti.guidoreni ha scritto:Pure un ciuco capirebbe che la data del 31.12.95 è il nucleo centrale del problema. È su questo dato che l'inps tenta di costruire la negazione di un diritto . Fermarsi nella pura e semplice contemplazione del D.P.R. 1092/73 art. 54 "la pensione spettante al militare che abbia compiuto almeno qundici anni e bla,bla...............bla,bla,bla" , non legandola ad un elemento temporale 31.12.1995 fissato dalla legge Dini, vuol dire non aver capito l'essenza della controversia.
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Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da Klaine1964 »
Anche io sono disponibile a ricorrere collettivamenteantony1964 ha scritto:lando63 ha scritto:Salve a tutti e buona domenica. Se posso dire la mia, essendo io pure parte in causa... io ritengo che già l'art. 54 è legato alla scadenza temporale del 31.12.1995, semplicemente perchè, per noi misti, lo è l'art. 44 del medesimo D.P.R. da cui deriva la quota "B", coefficente che va modificato nel modo corretto. Senza tuttavia voler cantare vittoria prima del tempo, io, che già da circa tre settimane ho inviato richiesta di riesame in tal senso all'Inps e al CNA, sarei disponibile collettivamente, magari organizzati per regione di appartenenza, ad avanzare ricorso alla Corte dei Conti, qualora nei giusti tempi chi di competenza non dovesse riconoscere i nostri diritti.guidoreni ha scritto:Pure un ciuco capirebbe che la data del 31.12.95 è il nucleo centrale del problema. È su questo dato che l'inps tenta di costruire la negazione di un diritto . Fermarsi nella pura e semplice contemplazione del D.P.R. 1092/73 art. 54 "la pensione spettante al militare che abbia compiuto almeno qundici anni e bla,bla...............bla,bla,bla" , non legandola ad un elemento temporale 31.12.1995 fissato dalla legge Dini, vuol dire non aver capito l'essenza della controversia.
In tal caso sarei disponibile anch'io a ricorrere collettivamente alla corte dei conti, nel caso in cui l'inps risponda negativamente.
Restiamo uniti
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
Messaggio da Monki65 »
Ad Imperia per ora siamo in 4 (CC) é stata fatta una richiesta tramite Patronato e siamo in attesa di risposta ma se non rispondono e/o negativamente: CORTE DEI CONTI !!!
Re: ATTENZIONE, L'INPS DEVE RIFARE I CALCOLI ARRUOLATI 81/83
OK monki ,per la Liguria siete ad oggi già 7 o 8.... aspettiamo le risposte degli altri colleghi intanto se ognuno mette la regione di provenienza , possiamo poi scambiarci tel o mail, meglio in pm.Monki65 ha scritto:Ad Imperia per ora siamo in 4 (CC) é stata fatta una richiesta tramite Patronato e siamo in attesa di risposta ma se non rispondono e/o negativamente: CORTE DEI CONTI !!!
Per Aspera ad Astra!!!!
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