ANSIA PRIMA DEL LAVORO

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Bobby1991
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ANSIA PRIMA DEL LAVORO

Messaggio da Bobby1991 »

Buonasera. Sono un agente di polizia con 4 anni di servizio. Da un paio di mesi mi sono trasferito in un'altra città e quindi altro ufficio lavorativo. Sto iniziando a provare un forte stato d'ansia (almeno credo sia quella), pensando al lavoro e mentre sono a lavoro che non mi fa essere concentrato. Anche nel giorno di riposo o sul finire delle ferie provo un senso di agitazione e nervosismo, anticipando mentalmente l'idea di andare in servizio. Inoltre mi preoccupa anche il fatto che, leggendo ed ascoltando il parere dei colleghi, sia meglio non comunicare niente di tutto ciò all'amministrazione. Volevo sapere come comportarmi a riguardo. Sicuramente sto già cercando uno psicoterapeuta che possa aiutarmi in questo percorso. Eventualmente al medico della polizia comunicassi questa situazione di disagio, quali sono le "conseguenze" e l'iter da seguire? Grazie


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Alessandra DAlessio
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Re: ANSIA PRIMA DEL LAVORO

Messaggio da Alessandra DAlessio »

Buongiorno,
Innanzitutto sta facendo la cosa più giusta da fare: trovare uno psicoterapeuta e affrontare quello che le sta accadendo.

Qualora informasse la sua infermeria verrebbe posto in convalescenza per un periodo congruo al recupero che di solito si queste problematiche è giustamente lungo. Nel contempo verrà valutata la sua idoneità psicofisica al SMI ed il suo rientro dipenderà dal mantenimento della stessa.

Se posso darle un consiglio cerchi di rivolgersi ad un professionista che sia esperto della materia
Dott.ssa Alessandra D'Alessio
Psicologa Militare
Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni
Psicologa Forense

Psicoterapeuta ad indirizzo Psicoanalitico
Consulente Tecnico d'Ufficio Tribunale di Roma
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Abraham

Re: ANSIA PRIMA DEL LAVORO

Messaggio da Abraham »

Bobby1991 ha scritto: sab set 18, 2021 11:10 pm Buonasera. Sono un agente di polizia con 4 anni di servizio. Da un paio di mesi mi sono trasferito in un'altra città e quindi altro ufficio lavorativo. Sto iniziando a provare un forte stato d'ansia (almeno credo sia quella), pensando al lavoro e mentre sono a lavoro che non mi fa essere concentrato. Anche nel giorno di riposo o sul finire delle ferie provo un senso di agitazione e nervosismo, anticipando mentalmente l'idea di andare in servizio. Inoltre mi preoccupa anche il fatto che, leggendo ed ascoltando il parere dei colleghi, sia meglio non comunicare niente di tutto ciò all'amministrazione. Volevo sapere come comportarmi a riguardo. Sicuramente sto già cercando uno psicoterapeuta che possa aiutarmi in questo percorso. Eventualmente al medico della polizia comunicassi questa situazione di disagio, quali sono le "conseguenze" e l'iter da seguire? Grazie
Ho capito collega ma cos'è che ti fa essere in ansia se ti va di parlarne per sommi capi?
Nel caso in cui tu ne parli con il medico della Polizia, poiché la scienza medica, non è una scienza esatta, il medico può fare un anamnesi obiettiva e rimetterti in servizio (è successo), può darti un periodo di malattia e rimetterti in servizio (è successo), può anche inviarti all'Ospedale Militare per valutare la tua idoneità e/o non idoneità al ruolo operativo della Polizia di Stato o al ruolo tecnico della Polizia o al ruolo civile di altre Amministrazioni dello Stato (Ministero dell'Interno o altre Amministrazioni dello Stato) o alla idoneità parziale ai servizi di Polizia con o senza dipendenza da causa di servizio o la dispensa (in quest'ultimo caso devi avere almeno 15 anni di servizio di cui 12 di servizio effettivo per poter prendere una pensione in base ai contributi effettivamente versati).
Oggi come oggi, vista la gravissima carenza di personale e l'età media del poliziotti italiani che è la più alta di tutta l'Europa, è molto difficile farsi riformare con una diagnosi di "ansia" con soli 4 anni di servizio e transitare nel ruolo civile.
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