Allontanare un famigliare

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ROBYROBY
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Allontanare un famigliare

Messaggio da ROBYROBY »

Buongiorno, volevo chiedere un vostro parere in base a questa situazione.
Ho una sorella che soffre di schizofrenia affettiva e usufruisce di una pensione di inabilità. Lei abita con la madre che soffre di demenza senile e un fratello con la sindrome di down. Volevo chiedere l'intervento dei servizi sociali per poterla mandare in una struttura (premetto che ha un figlio maggiorenne convivente con due bambine piccole). Ad un colloquio con un assistente socialem alla mia richiesta di un loro intervento e un inserimento di mia sorella in una struttura, mi ha risposto: certo che si può, quanto potete pagare? in quanto mia sorella ha una pensione di 280€, e il resto dovrà essere aggiunto dal figlio (che sulla carta ha un basso reddito) e dai fratelli. Mi sono informato su questo e c'è chi dice che dovremmo pagare noi ,Art.433 CC e 439 CC, e invece c'è chi dice che la rimanenza della rata deve pagarla il Comune. Mi potete aiutare a capire qual è la procedura corretta, e cosa potrei fare per non pagare?
Vi ringrazio in anticipo delle vostre risposte e aiuto.


lepre15
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Re: Allontanare un famigliare

Messaggio da lepre15 »

Non essendo ferrato in materia il mio consiglio è di recarti presso il comune di residenza di tua sorella porta la denuncia dei redditi dell'interessata e di suo figlio vedi cosa ti dicono . In caso che la tua richiesta non potrà essere accolta rivolgiti per un consulto ad un avvocato civilista. Ciao e in bocca al lupo.
naturopata
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Re: Allontanare un famigliare

Messaggio da naturopata »

ROBYROBY ha scritto: mer lug 01, 2020 8:34 pm Buongiorno, volevo chiedere un vostro parere in base a questa situazione.
Ho una sorella che soffre di schizofrenia affettiva e usufruisce di una pensione di inabilità. Lei abita con la madre che soffre di demenza senile e un fratello con la sindrome di down. Volevo chiedere l'intervento dei servizi sociali per poterla mandare in una struttura (premetto che ha un figlio maggiorenne convivente con due bambine piccole). Ad un colloquio con un assistente socialem alla mia richiesta di un loro intervento e un inserimento di mia sorella in una struttura, mi ha risposto: certo che si può, quanto potete pagare? in quanto mia sorella ha una pensione di 280€, e il resto dovrà essere aggiunto dal figlio (che sulla carta ha un basso reddito) e dai fratelli. Mi sono informato su questo e c'è chi dice che dovremmo pagare noi ,Art.433 CC e 439 CC, e invece c'è chi dice che la rimanenza della rata deve pagarla il Comune. Mi potete aiutare a capire qual è la procedura corretta, e cosa potrei fare per non pagare?
Vi ringrazio in anticipo delle vostre risposte e aiuto.
Di recente la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l'importo di 280 euro per l'inabilità che sarà portato ad almeno ex 1.000.000 di lire 516 euro e rotti. Il Comune può prevedere prestazioni sociali particolari, quindi ti conviene chiedere, altrimenti dovrete integrare voi parenti stretti, come prevede il codice civile.
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nonno Alberto
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Re: Allontanare un famigliare

Messaggio da nonno Alberto »

ROBYROBY ha scritto: mer lug 01, 2020 8:34 pm Buongiorno, volevo chiedere un vostro parere in base a questa situazione.
Ho una sorella che soffre di schizofrenia affettiva e usufruisce di una pensione di inabilità. Lei abita con la madre che soffre di demenza senile e un fratello con la sindrome di down. Volevo chiedere l'intervento dei servizi sociali per poterla mandare in una struttura (premetto che ha un figlio maggiorenne convivente con due bambine piccole). Ad un colloquio con un assistente socialem alla mia richiesta di un loro intervento e un inserimento di mia sorella in una struttura, mi ha risposto: certo che si può, quanto potete pagare? in quanto mia sorella ha una pensione di 280€, e il resto dovrà essere aggiunto dal figlio (che sulla carta ha un basso reddito) e dai fratelli. Mi sono informato su questo e c'è chi dice che dovremmo pagare noi ,Art.433 CC e 439 CC, e invece c'è chi dice che la rimanenza della rata deve pagarla il Comune. Mi potete aiutare a capire qual è la procedura corretta, e cosa potrei fare per non pagare?
Vi ringrazio in anticipo delle vostre risposte e aiuto.
Ciao Roby,la tua iniziativa,se condivisa anche dal figlio di tua sorella è corretta, affinché possa essere ospite di una struttura residenziale idonea per la patologia di cui affetta, che verrebbe individuata in ambito distretto Asl di competenza territoriale,poiché non tutte le strutture sono idonee in quanto diversificate nell'accoglienza di patologie.

Ma prima di collocare una persona all'interno di detta struttura sarebbe opportuno attraverso il proprio medico di famiglia inoltrare una domanda di accompagnamento affinché si evidenzi la condizione di minorazione e la gravità in quanto il soggetto richiedente non riesce a compiere, senza alcuna assistenza, le azioni di vita quotidiana che, invece, un soggetto “normale” della stessa età è in grado si svolgere autonomamente (igiene personale, nutrizione, realizzazione di spostamenti basilari, orientamento ecc...

Da cio verrebbe sottoposta a visita presso una commissione medica Asl al fine di determinare il grado di invalidità.

Dall'esito di gravità potrebbe essere raggiunta e riconosciuta anche una invalidità al 100% poiché non più in grado di assolvere alle proprie mansioni , nonché il riconoscimento della 104.

Se riconosciuta l'invalidità totale , va inoltrata la domanda per ottenere la pensione di accompagno il cui importo oggi è di euro 520,00,


La Corte Costituzionale la settimana scorsa si è pronunciata che il cosiddetto “incremento al milione”, dovrà essere assicurato anche agli invalidi civili totali, ragione per cui l’assegno da 285,66 euro andrà incrementato a 516,46 senza dover attendere i 60 anni d’età come attualmente sancito dalla legge, però L’incremento non spetta chiaramente a tutti e vi sono dei requisiti da rispettare:

Essere invalidi civili totali maggiorenni
redditi annui non superiori a 6.713,98 euro

Ciò premesso unendo i due importi già si superano i 1000 euro, mediamente in una struttura convenzionata si paga 1500/1600 al mese a fronte di 3000/3500 euro poiché il 50% viene sostenuto dalla Regione.

Inoltre nella retta annuale, si ha diritto alla detrazione del 19% sulla metà dell'importo ,per cui in ogni dichiarazione si recupera una mensilità.

È probabile che nella tua Regione gli importi delle strutture siano inferiori a quelli citati.


Per cui, sicuramente Tua sorella avrà già un grado di invalidità non inferiore al 34%.

È strano che nel nucleo familiare già oggetto di patologie invalidanti non vi siano nessuno che percepisca l'assegno di accompagno,se è così valuta il suggerimento dato .


Un ultimo suggerimento, tutta la vicenda,oltre che con il medico di famiglia ,andrebbe esposta,valutata e trattata con l'aiuto di un patronato .

Ti confermo gli art. citati
Ciao. Alberto
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