Appuntato morto durante inseguimento

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smrdnc
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Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da smrdnc »

Purtroppo, oggi durante un 'inseguimento un appuntato CC è deceduto, mentre un'altro è in grave condizioni in ospedale, adesso voglio vedere tutti i difensori del ragazzo morto a Napoli, cosa dicono e cosa scrivono, qualcuno non si è fermato all'alt e loro per inseguirli e prenderli hanno avuto questa disgrazia, sono vicino alla famiglia del collega morto, e mi auguro che l'altro collega si riprenda senza conseguenza.
Mi chiedo se vale la pena dare la vita per questo paese.


franruggi
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da franruggi »

Mi sento solo di stare vicino alle famiglie...


Saluti
Francesco
gino59
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da gino59 »

smrdnc ha scritto:Purtroppo, oggi durante un 'inseguimento un appuntato CC è deceduto, mentre un'altro è in grave condizioni in ospedale, adesso voglio vedere tutti i difensori del ragazzo morto a Napoli, cosa dicono e cosa scrivono, qualcuno non si è fermato all'alt e loro per inseguirli e prenderli hanno avuto questa disgrazia, sono vicino alla famiglia del collega morto, e mi auguro che l'altro collega si riprenda senza conseguenza.
Mi chiedo se vale la pena dare la vita per questo paese.
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Sono appena rientrato a casa ed ho appreso questa triste notizia......
Mi associo di essere vicino alla famiglia del collega deceduto (sentite condoglianze) e vicino all'altro collega ferito con un augurio di una netta ripresa.-
antoniope
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da antoniope »

In questo momento, tutti Noi, uomini e donne in divisa siamo vicini alla famiglia del collega deceduto e al collega rimasto ferito. Riprendendo l’ultima riga del collega che ha postato il messaggio: Mi chiedo se vale la pena dare la vita per questo paese” . Certo è che noi continueremo sempre a fare il nostro dovere per il nostro Paese che è la nostra terra, la nostra gente. Lo abbiamo sempre fatto e lo faremo sempre, anche per chi crede che non facciamo niente e per chi pensa che "il mestiere ce lo siamo scelti da soli"; per chi ci distingue come "milizia" al servizio dello Stato come per quelli che ci guardano con disprezzo. Noi ci saremo sempre e le nostre divise compariranno anche davanti a queste persone qualora ne abbiano bisogno. Noi siamo e resteremo i “soliti”. Illusi si ma con parole che non saranno perse, come le nostre gesta e sacrifici. Noi siamo la gente, noi siamo uomini e donne che credano nel Giuramento fatto ai cittadini, ANCHE SE DA QUALCHE ANNO DOBBIAMO PAGARE IN TUTTI I SENSI E IN TUTTI I MODI.
Sopporta con coraggio i momenti negativi perché non saranno eterni (anonimo)
smrdnc
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da smrdnc »

AntonioPE ha scritto:In questo momento, tutti Noi, uomini e donne in divisa siamo vicini alla famiglia del collega deceduto e al collega rimasto ferito. Riprendendo l’ultima riga del collega che ha postato il messaggio: Mi chiedo se vale la pena dare la vita per questo paese” . Certo è che noi continueremo sempre a fare il nostro dovere per il nostro Paese che è la nostra terra, la nostra gente. Lo abbiamo sempre fatto e lo faremo sempre, anche per chi crede che non facciamo niente e per chi pensa che "il mestiere ce lo siamo scelti da soli"; per chi ci distingue come "milizia" al servizio dello Stato come per quelli che ci guardano con disprezzo. Noi ci saremo sempre e le nostre divise compariranno anche davanti a queste persone qualora ne abbiano bisogno. Noi siamo e resteremo i “soliti”. Illusi si ma con parole che non saranno perse, come le nostre gesta e sacrifici. Noi siamo la gente, noi siamo uomini e donne che credano nel Giuramento fatto ai cittadini, ANCHE SE DA QUALCHE ANNO DOBBIAMO PAGARE IN TUTTI I SENSI E IN TUTTI I MODI.
Non era e non è, mia intenzione di discutere la fedeltà e il dovere che abbiamo verso il nostro lavoro, altrimenti a quasi 40 anni di contributi, sarei già in pensione da un pezzo, ma quello che mi fa inc..zare e tutto quello che abbiamo intorno a noi, ma in questo momento è meglio che mi fermo qua, e rendiamo onore al collega che purtroppo non c'è più e lascia moglie e due figli.
Ti saluto ciao.
Henry6.3

Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da Henry6.3 »

Mi associo alle condoglianze alla famiglia del collega deceduto e una preghiera di ripresa all'altro collega gravemente ferito nell'incidente. Pare dalla dinamica emersa, almeno sui giornali, che la colpa sia di un camion parcheggiato contromano, dopo una curva. Pensate che ho appreso subito la notizia, ero passato a salutare i colleghi in Legione, nel primo pomeriggio. Terrei separate però i casi, quello di Napoli da questo, dove la sfortuna di aver trovato sulla strada, quel mezzo che non doveva trovarsi lì, ha fatto la differenza.
franruggi
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da franruggi »

In entrambi casi, nspoli e Piacenza sono delle disgrazie! Si farà chiarezza almeno lo speto


Saluti
Francesco
Sempreme064
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da Sempreme064 »

La tragedia che ha colpito la Vostra famiglia è per noi motivo di dolore, vi siamo vicini, sentite Condoglianze e una pronta ripresa del collega ferito gravemente.
unknownuser
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da unknownuser »

Luca Di Pietra mi auguro tu possa riposare in pace e la tua famiglia possa ricordarti con orgoglio... Massimo Banci, mi auguro tu possa riprenderti al meglio seppur porterai una ferita nel cuore... Vicino a voi...
panorama
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da panorama »

quanto qui sotto è un fatto che deve fare riflettere molti di noi.

Cortesemente, niente critiche.
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Carabiniere morì in incidente durante inseguimento coi ladri, condannato anche il suo collega: “non fu prudente”


giugno 26, 2015 - Cronaca, NOTIZIA CENTRALE -

Michelino Vese morì sul colpo dopo il ribaltamento dell'Alfa dei Carabinieri


LECCE – Durante un inseguimento tra “guardie e ladri”, il suo capopattuglia morì sul colpo, mentre lui, che si trovava alla guida dell’Alfa dei Carabinieri, rimase ferito gravemente. Per il giudice, però, la “colpa” di quel sinistro mortale fu anche sua: non fu abbastanza prudente. E ora dovrà risarcire i familiari della vittima.

È questo il verdetto del processo scaturito – in sede civile – dalla morte dell’appuntato scelto Michelino Vese, originario di Galugnano, la frazione di San Donato di Lecce, tragicamente scomparso all’età di 38 anni nelle campagne a ridosso della strada provinciale Botrugno – Supersano, mentre insieme ad un collega tallonava un camion carico di mobili rubati a Bagnolo del Salento, ingaggiando un conflitto a fuoco con altri malviventi, che scortavano il mezzo a bordo di un’Audi. La pattuglia finì fuori strada e successivamente contro un albero, per poi terminare la sua corsa in un canale, durante lo spericolato inseguimento.

Lo ha deciso il got della prima sezione civile del Tribunale di Lecce, avvocato Grazia Carignani, che ha così accolto le richieste di risarcimento danni (riunite in un unico procedimento) formulate dalla moglie e dal figlio del carabiniere, nonché dalla sorella della vittima, nei confronti del Ministero della Difesa, del collega della vittima e dei due supersanesi Giuseppe Corrado ed Alessandro Musio, questi ultimi due condannati – in sede penale – per la morte dell’appuntato di Galugnano.

Alla vedova del carabiniere ed al figlio, alla data dei fatti di 34 e 7 anni, il Dicastero dovrà sborsare – in solido con Corrado e Musio – 250mila euro ciascuno oltre interessi. Alla sorella di Vese, invece, andranno 20mila euro, che saranno sborsati in solido dallo stesso Ministero della Difesa e dal carabiniere al volante dell’Alfa, originario della provincia di Potenza, ritenuto corresponsabile del drammatico incidente stradale.

I fatti risalgono alla notte del 14 dicembre 2004, quando Vese ed il collega – entrambi in forza al Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Maglie – intercettano sulla provinciale il camion carico di mobili ed un’Audi S4 station wagon, che faceva da “scorta”. Dopo avere tentato di sbarrare la strada col furgone, i due malviventi a bordo del camion raggiungono i due complici a bordo dell’Audi, esplodendo nei confronti della pattuglia un colpo di pistola e dando il via, così, ad un inseguimento a forte velocità, scandito da numerosi colpi d’arma da fuoco.

La tragedia avviene all’improvviso, quando il militare che guidava affronta una curva e perde il controllo dell’Alfa, sbandando e finendo fuori strada, per poi sbattere contro un albero e quindi capovolgersi in un canale di raccolta delle acque. Lo schianto risulta fatale per lo sfortunato militare di Galugnano, mentre il collega sopravvive, pur restando ferito gravemente.

Secondo il giudice Carignani, come detto, la “colpa” di quel drammatico incidente fu anche del carabiniere che si trovava alla guida della pattuglia: “anche se era in corso un’operazione di polizia”, scrive il giudice, “il militare-conducente aveva l’onere di effettuare un ponderato contemperamento dei rischi”, badando a rispettare le regole della comune diligenza e prudenza.

La moglie ed il figlio di Vese erano assistiti dall’avvocato Antonio Lezzi, la sorella dall’avvocato Antonio Coluccia.

Claudio Tadicini

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ecco la fonte della notizia


http://www.corrieresalentino.it/2015/06 ... Y0yKWcw_cs" onclick="window.open(this.href);return false;
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pegaso59
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Re: Appuntato morto durante inseguimento

Messaggio da pegaso59 »

[quote="panorama"]quanto qui sotto è un fatto che deve fare riflettere molti di noi.

Cortesemente, niente critiche.
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Carabiniere morì in incidente durante inseguimento coi ladri, condannato anche il suo collega: “non fu prudente”


giugno 26, 2015 - Cronaca, NOTIZIA CENTRALE -

Michelino Vese morì sul colpo dopo il ribaltamento dell'Alfa dei Carabinieri


LECCE – Durante un inseguimento tra “guardie e ladri”, il suo capopattuglia morì sul colpo, mentre lui, che si trovava alla guida dell’Alfa dei Carabinieri, rimase ferito gravemente. Per il giudice, però, la “colpa” di quel sinistro mortale fu anche sua: non fu abbastanza prudente. E ora dovrà risarcire i familiari della vittima.

È questo il verdetto del processo scaturito – in sede civile – dalla morte dell’appuntato scelto Michelino Vese, originario di Galugnano, la frazione di San Donato di Lecce, tragicamente scomparso all’età di 38 anni nelle campagne a ridosso della strada provinciale Botrugno – Supersano, mentre insieme ad un collega tallonava un camion carico di mobili rubati a Bagnolo del Salento, ingaggiando un conflitto a fuoco con altri malviventi, che scortavano il mezzo a bordo di un’Audi. La pattuglia finì fuori strada e successivamente contro un albero, per poi terminare la sua corsa in un canale, durante lo spericolato inseguimento.

Lo ha deciso il got della prima sezione civile del Tribunale di Lecce, avvocato Grazia Carignani, che ha così accolto le richieste di risarcimento danni (riunite in un unico procedimento) formulate dalla moglie e dal figlio del carabiniere, nonché dalla sorella della vittima, nei confronti del Ministero della Difesa, del collega della vittima e dei due supersanesi Giuseppe Corrado ed Alessandro Musio, questi ultimi due condannati – in sede penale – per la morte dell’appuntato di Galugnano.

Alla vedova del carabiniere ed al figlio, alla data dei fatti di 34 e 7 anni, il Dicastero dovrà sborsare – in solido con Corrado e Musio – 250mila euro ciascuno oltre interessi. Alla sorella di Vese, invece, andranno 20mila euro, che saranno sborsati in solido dallo stesso Ministero della Difesa e dal carabiniere al volante dell’Alfa, originario della provincia di Potenza, ritenuto corresponsabile del drammatico incidente stradale.

I fatti risalgono alla notte del 14 dicembre 2004, quando Vese ed il collega – entrambi in forza al Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Maglie – intercettano sulla provinciale il camion carico di mobili ed un’Audi S4 station wagon, che faceva da “scorta”. Dopo avere tentato di sbarrare la strada col furgone, i due malviventi a bordo del camion raggiungono i due complici a bordo dell’Audi, esplodendo nei confronti della pattuglia un colpo di pistola e dando il via, così, ad un inseguimento a forte velocità, scandito da numerosi colpi d’arma da fuoco.

La tragedia avviene all’improvviso, quando il militare che guidava affronta una curva e perde il controllo dell’Alfa, sbandando e finendo fuori strada, per poi sbattere contro un albero e quindi capovolgersi in un canale di raccolta delle acque. Lo schianto risulta fatale per lo sfortunato militare di Galugnano, mentre il collega sopravvive, pur restando ferito gravemente.

Secondo il giudice Carignani, come detto, la “colpa” di quel drammatico incidente fu anche del carabiniere che si trovava alla guida della pattuglia: “anche se era in corso un’operazione di polizia”, scrive il giudice, “il militare-conducente aveva l’onere di effettuare un ponderato contemperamento dei rischi”, badando a rispettare le regole della comune diligenza e prudenza.

La moglie ed il figlio di Vese erano assistiti dall’avvocato Antonio Lezzi, la sorella dall’avvocato Antonio Coluccia.

Claudio Tadicini

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ecco la fonte della notizia


http://www.corrieresalentino.it/2015/06 ... -prudente/#" onclick="window.open(this.href);return false;.


Riposa in pace Michelino. Un invito alla meditazione ed alla riflessione per coloro che non si sporcano mai le mani e sono impegnati a stilare statistiche ed a comparire sempre sui mass media.
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