Salve, mi trovo prossimo alla visita presso CMO ed essendo in dialisi mi chiedevo se era motivo di vedermi valutato come:
...........in stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa . Anche perche' in ambito civile tale patologia e' riconosciuta invalidante al 100%.
Esiste un elenco di patologie che danno questo trattamento? o e' a discrezione della commissione?
Grazie fin d'ora a chi vorra' delucidarmi
domenico
Pensione d'inabilita'
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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Re: Pensione d'inabilita'
Messaggio da Roberto Mandarino »
La pensione d'inabilità assoluta viene concessa dopo aver eseguito nel dettaglio le disposizioni impartite dall'I.N.P.D.A.P.(Istituto Nazionale Previdenza dell' Amministrazione Pubblica) allegate in basso.
L'interessato dopo aver presentato all'ente di appartenenza oppure successivamente al congedo a tale I.N.P.D.A.P. la domanda e la relativa certificazione medica (vedasi allegato) attestante il proprio "stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa", verrà chiamato a visita presso la Commissione Medico Militare.Tale Commissione deciderà se confermare o meno la certificazione presentata e quindi se concedere o meno il diritto a tale particolare pensione.
In caso di accoglimento è chiaro che questa pensione non è cumulabile con nessun eventuale reddito da lavoro.
Sereno Natale a lei e famiglia
__________________________
Pensione di inabilità
La pensione diretta di inabilità, istituita a partire dal primo gennaio 1996, è un trattamento erogato a favore di chi cessa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, che non dipenda però da cause di servizio. Il trattamento di pensione è calcolato sulla base dell’anzianità contributiva maturata, aumentata di un ulteriore periodo compreso tra l’età alla cessazione dal servizio e il compimento del limite di età nel sistema retributivo, oppure il compimento del sessantesimo anno di età nel sistema misto e contributivo.
A chi si rivolge
Sono destinatari della pensione di inabilità tutti i dipendenti pubblici iscritti all’Inpdap.
Requisiti di accesso
La concessione della pensione d’inabilità è subordinata al riconoscimento dello status di inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa; questo tipo di pensione è infatti incompatibile con lo svolgimento di un lavoro dipendente o autonomo, sia esso in Italia o all’estero.
Per chiedere la concessione della pensione di inabilità è necessario che l’iscritto abbia maturato un minimo di cinque anni di anzianità contributiva, di cui almeno tre nell’ultimo quinquennio.
La facoltà di richiedere la pensione di inabilità è garantita solo all’interessato, mentre non hanno questa possibilità i suoi superstiti. La pensione di inabilità può però diventare un trattamento indiretto o reversibile se la richiesta è stata presentata dall’iscritto o dal pensionato prima del suo decesso. In questo caso gli organi competenti accertano in maniera postuma lo stato di inabilità del defunto prima di conferire il trattamento di reversibilità ai superstiti.
Come si ottiene
La domanda può essere presentata:
•in attività di servizio
•successivamente alla risoluzione del rapporto di lavoro.
L’interessato presenta all’amministrazione di appartenenza (o all’Inpdap direttamente, se già collocato a riposo):
•il modulo di domanda per la pensione di inabilità;
•un certificato medico rilasciato dal medico di base (medico di famiglia) in cui viene attestata l’inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Se l’interessato è in attività di servizio, l’ente o l’amministrazione di appartenenza accerta che ci siano i requisiti contributivi minimi e poi invia l’istruttoria all’Inpdap.
È importante ricordare che la domanda per la pensione di inabilità dà luogo ad accertamenti sanitari per verificare il requisito di “inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa”. La commissione medica incaricata della verifica potrebbe accertare la mancanza di questo requisito, facendo quindi decadere la domanda di pensione di inabilità, ma riscontrare allo stesso tempo una inabilità assoluta o permanente a svolgere le proprie mansioni lavorative: in questo caso il dipendente potrebbe essere messo a riposo senza aver raggiunto i requisiti minimi contributivi per ottenere alcun tipo di prestazione previdenziale.
In funzione dell’ente o amministrazione di appartenenza l’accertamento dello status di inabilità viene affidato a vari organismi sanitari:
•alla Commissione medico-ospedaliera (Cmo)
•a una commissione medica dell’Asl
•a una commissione medica di verifica.
Durata della prestazione
La prestazione, a meno di un’eventuale revisione, è vitalizia.
Decorrenza
Il trattamento decorre dalla data di collocamento a riposo.
Se invece la domanda è stata presentata dopo la fine del rapporto di lavoro (ma entro due anni dalla dispensa di servizio) la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui la domanda è stata presentata.
L'interessato dopo aver presentato all'ente di appartenenza oppure successivamente al congedo a tale I.N.P.D.A.P. la domanda e la relativa certificazione medica (vedasi allegato) attestante il proprio "stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa", verrà chiamato a visita presso la Commissione Medico Militare.Tale Commissione deciderà se confermare o meno la certificazione presentata e quindi se concedere o meno il diritto a tale particolare pensione.
In caso di accoglimento è chiaro che questa pensione non è cumulabile con nessun eventuale reddito da lavoro.
Sereno Natale a lei e famiglia
__________________________
Pensione di inabilità
La pensione diretta di inabilità, istituita a partire dal primo gennaio 1996, è un trattamento erogato a favore di chi cessa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, che non dipenda però da cause di servizio. Il trattamento di pensione è calcolato sulla base dell’anzianità contributiva maturata, aumentata di un ulteriore periodo compreso tra l’età alla cessazione dal servizio e il compimento del limite di età nel sistema retributivo, oppure il compimento del sessantesimo anno di età nel sistema misto e contributivo.
A chi si rivolge
Sono destinatari della pensione di inabilità tutti i dipendenti pubblici iscritti all’Inpdap.
Requisiti di accesso
La concessione della pensione d’inabilità è subordinata al riconoscimento dello status di inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa; questo tipo di pensione è infatti incompatibile con lo svolgimento di un lavoro dipendente o autonomo, sia esso in Italia o all’estero.
Per chiedere la concessione della pensione di inabilità è necessario che l’iscritto abbia maturato un minimo di cinque anni di anzianità contributiva, di cui almeno tre nell’ultimo quinquennio.
La facoltà di richiedere la pensione di inabilità è garantita solo all’interessato, mentre non hanno questa possibilità i suoi superstiti. La pensione di inabilità può però diventare un trattamento indiretto o reversibile se la richiesta è stata presentata dall’iscritto o dal pensionato prima del suo decesso. In questo caso gli organi competenti accertano in maniera postuma lo stato di inabilità del defunto prima di conferire il trattamento di reversibilità ai superstiti.
Come si ottiene
La domanda può essere presentata:
•in attività di servizio
•successivamente alla risoluzione del rapporto di lavoro.
L’interessato presenta all’amministrazione di appartenenza (o all’Inpdap direttamente, se già collocato a riposo):
•il modulo di domanda per la pensione di inabilità;
•un certificato medico rilasciato dal medico di base (medico di famiglia) in cui viene attestata l’inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Se l’interessato è in attività di servizio, l’ente o l’amministrazione di appartenenza accerta che ci siano i requisiti contributivi minimi e poi invia l’istruttoria all’Inpdap.
È importante ricordare che la domanda per la pensione di inabilità dà luogo ad accertamenti sanitari per verificare il requisito di “inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa”. La commissione medica incaricata della verifica potrebbe accertare la mancanza di questo requisito, facendo quindi decadere la domanda di pensione di inabilità, ma riscontrare allo stesso tempo una inabilità assoluta o permanente a svolgere le proprie mansioni lavorative: in questo caso il dipendente potrebbe essere messo a riposo senza aver raggiunto i requisiti minimi contributivi per ottenere alcun tipo di prestazione previdenziale.
In funzione dell’ente o amministrazione di appartenenza l’accertamento dello status di inabilità viene affidato a vari organismi sanitari:
•alla Commissione medico-ospedaliera (Cmo)
•a una commissione medica dell’Asl
•a una commissione medica di verifica.
Durata della prestazione
La prestazione, a meno di un’eventuale revisione, è vitalizia.
Decorrenza
Il trattamento decorre dalla data di collocamento a riposo.
Se invece la domanda è stata presentata dopo la fine del rapporto di lavoro (ma entro due anni dalla dispensa di servizio) la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui la domanda è stata presentata.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
Re: Pensione d'inabilita'
Messaggio da sprite1000 »
Grazie Roberto per la risposta e grazie x gli auguri che ricambio anche se in ritardo ma purtroppo il mio stato di salute e i continui ricoveri e accertamenti per il trapianto non mi consentono di collegarmi spesso.
Visto la tua preparazione volevo approffitare per chiederti (anche se e' una decisione personale)...tu con 25 anni e mezzo di servizio effettivo piu' i famosi 5 (con 18 anni dei 25 in supercampagna e varie missioni fuori area a matricola come ben combatt...piu' un periodo estero in 642 finito a luglio 2010) ....accetteresti il passaggio a civile o la pensione?
grazie
domenico
Visto la tua preparazione volevo approffitare per chiederti (anche se e' una decisione personale)...tu con 25 anni e mezzo di servizio effettivo piu' i famosi 5 (con 18 anni dei 25 in supercampagna e varie missioni fuori area a matricola come ben combatt...piu' un periodo estero in 642 finito a luglio 2010) ....accetteresti il passaggio a civile o la pensione?
grazie
domenico
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Re: Pensione d'inabilita'
Messaggio da Roberto Mandarino »
Ritengo che ogni persona abbia dei parametri di valutazione diversi, questi mutano in base alle proprie condizioni di salute, economiche, familiari ecc.ecc..
Inoltre credo che per evitare possibili futuri rimpianti e/o rimorsi, ognuno nella propria vita deve fare le proprie scelte, anche sbagliando, ma deve farle con la propria testa, mai con quella di altri.
Pertanto a mio avviso qualsiasi cosa lei deciderà sarà quella giusta.
Un abbraccio Roberto Mandarino
Inoltre credo che per evitare possibili futuri rimpianti e/o rimorsi, ognuno nella propria vita deve fare le proprie scelte, anche sbagliando, ma deve farle con la propria testa, mai con quella di altri.
Pertanto a mio avviso qualsiasi cosa lei deciderà sarà quella giusta.
Un abbraccio Roberto Mandarino
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
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