Ill. mo avvocato
ho qualche perplessità inerente la possibilità di esperire, a seguito di un eventuale rigetto del ricorso gerarchico, in seconda istanza un ricorso al PDR o al giudice amministrativo (TAR).
Il mio Comando mi ha precisato che:
nel caso in cui PERSOMIL dovesse ritenere il mio ricorso gerarchico infondato sia nel merito che sotto gli altri profili, non potrò esperire ricorso in via giurisdizionale al Capo dello Stato in quanto la scheda valutativa che mi è stata notificata, reca esplicitamente in calce i rimedi esperibili avverso il giudizio formulato, tra i quali non è compreso il ricorso straordinario al P.d. R .
Gradirei conoscere se sono stanno palesemente violando dei miei diritti .
Grazie
ricorso PDR / TAR
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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Re: ricorso PDR / TAR
Messaggio da AVVOCATO »
Caro arcy 2004,
ormai la debbo definire un afficionado, ma una perplessità mi assale:-
quando si decide a fare qualcosa? Tenga conto che i termini di prescrizione non durano ob aeternum.-
Le comunicazioni che le vengono fatte, sono imposte così come per legge.-
Non vi è nessuna violazione dei diritti (ricordi che lo status di militare riduce, ma non annulla i cd. diritti minimi).
Ossequi
ormai la debbo definire un afficionado, ma una perplessità mi assale:-
quando si decide a fare qualcosa? Tenga conto che i termini di prescrizione non durano ob aeternum.-
Le comunicazioni che le vengono fatte, sono imposte così come per legge.-
Non vi è nessuna violazione dei diritti (ricordi che lo status di militare riduce, ma non annulla i cd. diritti minimi).
Ossequi
Re: ricorso PDR / TAR
Messaggio da arcy2001 »
Ill.mo avvocato
Se sono un "affecionado" come lei mi ritiene, sicuramente c'è un motivo, e cioè vedo in "Grnet" un punto di riferimento in questo momento storico della mia carriera, sorretto dalla sua altissima preparazione professionale, comunque, vorrei aggiornarla in merito alla mia situazione:
Ho firmato la scheda valutativa per presa visione in data 09 marzo 09 e successivamente in data 01 aprile 2009 ho trasmesso al mio Comando un ricorso gerarchico per vizi di merito e di legittimità che a mio avviso inficiavano il documento.
Mi è stato notificato l'avvio del procedimento ai sensi della l. 241, informando, in concomitanza il compilatore, affinchè potesse produrre le controdeduzioni in merito alle motivazioni mosse , oggetto del documento avversato.
Adesso dovrò attendere novanta giorni a decorrere dal 1° aprile (data dell'avvio del procedimento) per essere notiziato da PERSOMIL (accoglimento o rigetto del ricorso).
Forse, nell' ultimo email mi sono espresso male, ma la mia domanda che le ponevo è rivolta a sciogliere dubbi sull'iter da seguire nei successivi passi:
fare ricorso per via amministrativa al TAR o ricorso giurisdizionale in seconda istanza al P.D.R.?
Effettivamente, come qualche mio collega mi faceva notare, in calce al documento che ho preso visione, tra i rimedi per poter esperire ricorso non è menzionato il ricorso al P.d.R., ma penso, che questo sia in contrasto con quanto disposto dal DPR n. 1199 del 1971 citato sempre in calce allo stesso documento.
Può chiarirmi questo aspetto ?
la ringrazio infinitamente per la sua pazienza e supporto che mi sta fornendo in questo momento
saluti
Arcangelo
Se sono un "affecionado" come lei mi ritiene, sicuramente c'è un motivo, e cioè vedo in "Grnet" un punto di riferimento in questo momento storico della mia carriera, sorretto dalla sua altissima preparazione professionale, comunque, vorrei aggiornarla in merito alla mia situazione:
Ho firmato la scheda valutativa per presa visione in data 09 marzo 09 e successivamente in data 01 aprile 2009 ho trasmesso al mio Comando un ricorso gerarchico per vizi di merito e di legittimità che a mio avviso inficiavano il documento.
Mi è stato notificato l'avvio del procedimento ai sensi della l. 241, informando, in concomitanza il compilatore, affinchè potesse produrre le controdeduzioni in merito alle motivazioni mosse , oggetto del documento avversato.
Adesso dovrò attendere novanta giorni a decorrere dal 1° aprile (data dell'avvio del procedimento) per essere notiziato da PERSOMIL (accoglimento o rigetto del ricorso).
Forse, nell' ultimo email mi sono espresso male, ma la mia domanda che le ponevo è rivolta a sciogliere dubbi sull'iter da seguire nei successivi passi:
fare ricorso per via amministrativa al TAR o ricorso giurisdizionale in seconda istanza al P.D.R.?
Effettivamente, come qualche mio collega mi faceva notare, in calce al documento che ho preso visione, tra i rimedi per poter esperire ricorso non è menzionato il ricorso al P.d.R., ma penso, che questo sia in contrasto con quanto disposto dal DPR n. 1199 del 1971 citato sempre in calce allo stesso documento.
Può chiarirmi questo aspetto ?
la ringrazio infinitamente per la sua pazienza e supporto che mi sta fornendo in questo momento
saluti
Arcangelo
Re: ricorso PDR / TAR
Sig. Arcangelo,
l'avvocato Magrì ha inteso dire questo:
- non si fa questione di termini di prescrizione, ma di decadenza (con la conseguenza che i termini non possono essere in alcun modo sospesi né interrotti)
- avverso il rigetto del ricorso gerarchico, è possibile esperire sia il ricorso al TAR (entro 60 g) che il ricorso straordinario al Capo dello Stato (entro 120 gg);
- la mancata menzione dell'autorità e dei termini entro cui ricorrere è essa stessa un vizio del provvedimento di rigetto che ingenera il cd errore scusabile dei ricorrenti.
Nei documenti caratteristici non è menzionata la possibilità di ricorrere al Capo dello Stato perché quest'ultimo è un rimedio esperibile soltanto avverso gli atti cd "non definitivi", cioè non suscettibili di ricorso gerarchico.
Ecco perché il ricorso al Capo dello Stato è esperibile nei confronti della decisione sul ricorso gerarchico, non essendo questa ulteriormente ricorribile gerarchicamnte.
Le consiglio, comunque di far vedere il tutto ad un avvocato, perché il termine di 90 gg (entro cui si forma il silenzio-rigetto) non decorre dalla comunicazione di avvio del procedimento - come erroneamente lei scrive - ma dal giorno in cui il ricorso gerarchico è stato proposto.
Così evita di esperire fuori termine gli ulteriori rimedi.
l'avvocato Magrì ha inteso dire questo:
- non si fa questione di termini di prescrizione, ma di decadenza (con la conseguenza che i termini non possono essere in alcun modo sospesi né interrotti)
- avverso il rigetto del ricorso gerarchico, è possibile esperire sia il ricorso al TAR (entro 60 g) che il ricorso straordinario al Capo dello Stato (entro 120 gg);
- la mancata menzione dell'autorità e dei termini entro cui ricorrere è essa stessa un vizio del provvedimento di rigetto che ingenera il cd errore scusabile dei ricorrenti.
Nei documenti caratteristici non è menzionata la possibilità di ricorrere al Capo dello Stato perché quest'ultimo è un rimedio esperibile soltanto avverso gli atti cd "non definitivi", cioè non suscettibili di ricorso gerarchico.
Ecco perché il ricorso al Capo dello Stato è esperibile nei confronti della decisione sul ricorso gerarchico, non essendo questa ulteriormente ricorribile gerarchicamnte.
Le consiglio, comunque di far vedere il tutto ad un avvocato, perché il termine di 90 gg (entro cui si forma il silenzio-rigetto) non decorre dalla comunicazione di avvio del procedimento - come erroneamente lei scrive - ma dal giorno in cui il ricorso gerarchico è stato proposto.
Così evita di esperire fuori termine gli ulteriori rimedi.
Re: ricorso PDR / TAR
Messaggio da AVVOCATO »
Sig. Arcy 2001
La ringrazio per l'attestazione di stima e, nel riprendere quanto correttamente evidenziato da "admin", posso solo ribardirle che la certezza della cd. vittoria, dell'accoglimento quindi delle sue doglianze, alberga solo nella lettura e valutazione giuridico/procedimentale del suo ricorso.-
Non posso, mi creda, aggiungere altro.-
Cordialità
La ringrazio per l'attestazione di stima e, nel riprendere quanto correttamente evidenziato da "admin", posso solo ribardirle che la certezza della cd. vittoria, dell'accoglimento quindi delle sue doglianze, alberga solo nella lettura e valutazione giuridico/procedimentale del suo ricorso.-
Non posso, mi creda, aggiungere altro.-
Cordialità
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