Ricongiungimento coniugale

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Egregio Avvocato,
ho letto numerosi interventi in materia qui sul forum. Vorrei però rappresentare una situazione probabilmente leggermente diversa dalle precedenti per capire proceduralmente se adire e verso chi. Sono un Ispettore in servizio a Roma, trasferito di autorità. Pur avendo chiesto più volte il trasferimento nella mia regione di origine "ovviamente" non l'ho mai ottenuto. Nel corso degli anni mi sono sposato, ho avuto due bimbi, rispettivamente di 3 e 2 anni e la mia famiglia è sempre rimasta giù facendo il pendolare nel fine settimana. Mia moglie è una docente, quindi dipendente della P.A. e lo scorso anno, stanchi di questo pendolarismo, stanchi di veder crescere i miei figli facendo il papà "part-time", oltre che il marito "part-time", stanco di vedere la lacrime di mia figlia la domenica sera, abbiamo deciso di trasferire la famiglia a Roma (Con costi che si sono decuplicati rispetto a quelli che avvo presso la Regione di origine) "tanto con la legge 100, due bimbi di 3 e 2 anni, io trasferito di autorità, moglie dipendente p.a., discipline giuridiche in ordine alle precedenze e sopratutto leggendo la COSTITUZIONE ITALIANA ho creduto avessimo delle priorità per il diritto/dovere di crescita dei figli (diritto anche questo sacrosanto) e quant'altro (evito di dilungarmi). Oggi escono i trasferimenti di mia moglie e anche ovviamente (deluso da quante ne vedo quotidianamente su diritti che sembrano sacrosanti ma che vengono messi sempre in discussione in quest'Italia) il trasferimento non è stato accolto. Ciò posto, sono disposto ad arrrivare alla Corte di Giustizia Europea (per i figli questo e altro), ma esiste qualche procedura che eviti di arrivare sino a questo? come posso fare?

Grazie mille per le infomrazioni che mi saranno date.

Saluti a tutti

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Grazie mille per la Sua disponibilità. Sto provando la strada dell'assegnazione provvisoria di mia moglie, come ultima ancora di salvataggio. Incrocio le dita, "affilo le armi" (legali ovviamente!!) e speriamo bene.
Grazie ancora