PROCEDURA CORRETTA? r.d.m e c.p.m.p.

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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maresciallo

PROCEDURA CORRETTA? r.d.m e c.p.m.p.

Messaggio da maresciallo »

Un chiarimento Gent.mo Avvocato

Una discussione in ufficio (torto o ragione non è questo il punto), relazione di servizio, il Com.te di Corpo sente i testimoni, chiama l'interessato, piacevole conversazione (se cosi si può dire), tutto finisce con un niente. Niente Contestazione, niente processo, niente di niente, solo un semplice "non c'era bisogno della relazione" ..... "eravate nervosi, capita, mi avevono detto che eravate tutti una bella famiglia".

Dopo 90 giorni mi arriva una comunicazione ed un avviso di garanzia perchè indagato in un'ipotesi di reato, in verità ho avuto qualche sentore una decina di giorni prima in quanto gli stessi testimoni compreso il collega con cui ho litigato, mi hanno comunicato di essere stati presso il tribunale per essere ascoltati.

Ammesso la segretezza degli atti, e tutto quello che ne consegue, ...... se avess saputo li avrei denunciati io alla magistratura.

Le sembra giusto??? GRAZIE MILLE.


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Avv. Giorgio Carta
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Re: PROCEDURA CORRETTA? r.d.m e c.p.m.p.

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Egregio Maresciallo,

mi consenta una battuta: in base agli elementi che Lei fornisce, potrebbe risponderLe solo un indovino.
Come faccio a dirle se sia giusto o meno ciò che Le è accaduto se nemmeno conosco il contenuto della discussione o il reato che le contestano?

Posso solo dirLe che il suo superiore aveva la piena discrezionalità di non ravvisare responsaibilità discilinari, ma - viceversa - ha l'obbligo di riferire le eventuali notizie di reato all'A.G..

Ovviamente, poi, una cosa è essere sottoposti ad indagine, altra è risultare colpevoli.

Insomma, mi dia più elementi sul caso che La riguarda e sarò ben lieto di esserLe d'aiuto.

Saluti,

Avv. Giorgio Carta
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