Stimatissimo avvocato, Le espongo un caso alquanto singolare:
con un amico di quarantennale conoscenza, vi sono stati sempre, nel corso degli anni, interventi economici, a volte a suo favore da parte mia, a volte a mio favore da parte sua, questo è avvenuto sino ad oltre 5 anni fa, senza che sia mai stato fatto un resoconto, da una parte o dall'altra sueventuali debiti o crediti.
Circa 10 giorni fa è venuto a mancare l'amicodopo una lunga malattia e, ora mi viene richiesto dal figlio una somma che, sarebbe a mio debito verso il padre deceduto.
Non nascondo che nutro seri dubbi su quanto viene asserito da questi, per molteplici motivi: in primis, perchè la somma reclamata da lui oggi, nei 5 anni precedenti non mi era stata mai richiesta o sollecitata dal padre deceduto, secondo, perchè a suo dire, a riprova di quanto da lui asserito,indica matrici di assegni a mio favore datati 5/6 anni fa, ma con il defunto si era anche soliti restituirre in contanti senza mai rilasciare l'uno all'atro ricevuta alcuna.
La domanda: premesso che, qualora la richiesta avvenisse in termini bonari, sarebbe mia intenzione soddisfarla, in forza e nel rispetto degli anni di rapporto di amicizia con la persona defunta, ma nella eventualità di richiesta giudiziale, quali i possibili sviluppi?
Ringrazio per l'attenzione e il cortese parere che gentilmente vorrà inviarmi.
Distintamente Enzo Polidoro
prescrizione credito
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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