398 rga

[Walter]

Caro avvocato, mi trovo davanti ad un quesito faccio parte dell'arma dei carabiniei da ben 7 anni e sono in servio permanente.
Nel 2007 avevo presentato istanza di trasferimento ai sensi della legge 104, in quanto mio padre era stato operato per ben otto volte per calcinoma sia all'intestino, fegato, polmone, cervello ecc., dalle certificazioni in mio possesso mio padre era invalido al 100% con accompagno in pericolo di vita ero sicuro di farcela ad andare a casa in quanto la situazione che avevo all'interno dellìambito familiare era grave.
la mia faglia originaria era così composta:
Mio padre inavlido al 100%, mia madre invalida al 60%, mia sorella che abita al piano di sopra è impiegata alle scuole con incarico di collabboratrice scolastica ma in provincia e doveva fare 50 KM al giorno per abndare a lavorare inoltre ha due figli di età uno 17 e uno 14 che vanno ancora a scuola.
Mio fratello che fa l'nfermiere a Bassano del GRappa con la residenza lì.
Quindi l'unico che poteva dare assistenza ero io,attualmente sposato con due bambini piccoli di età uno 2 e una pochi mesi.
Nel mese di Aprile 2008 mi rispondono che mio padre non era vero invalido dalla documentazione in loro possesso, ma io avevo spedito tutti i documenti inerenti alle certificazioni, non ho avuto tempo per fare ricorso al TAR in quanto mio padre si era aggravato.
A fine maggio del 2008 mio padre cessò di vivere.
nel mese di tra novembre e dicembre 2008, ripresento l'istanza di trasferimento motivata ai sensi dela 398 RGA.
A tutt'oggì non ho avuto ancora risposta.
Cosa mi consiglia lei da fare in caso se la risposta è negativa?
devo chiedere all'Arma di aspettare che muoia mia maAnticipatemente ringrazio della sua collabborazione.

[Avv. Giorgio Carta]

è molto probabile che la sua istanza per usufruire della legge n. 104 del 1992 sia stata respinta perchè la condizione di handicap di suo padre non era stata accertata dlla competente ASL, l'unioi abilitata a farlo.
Per ciò che concerne la sua odierna istanza ai sensi dell'art. 398 del RGA, purtroppo devo dirle che l'amministrazione resta comunque titolare di un'amplissima discrezionalità che rende l'eventuale rifiuto sicuramente impugnabile, ma difficimente contestabile nel merito della scelta concreta.
Infine, per ciò che concerne la omessa risposta, va detto che l'Amministrazione ha 240 giorni per provvedere sulla sua richiesta e, in difetto, lei può adire il TAR che obbliga l'Autorità competente a pronunciarsi.

Saluti e sinceri auguri,

Avv. Giorgio Carta

[Walter]

all'epoca mio padre era invalido al 100% con abbisogno di accompagnatore in pericolo di vita

[Avv. Giorgio Carta]

non conosco il motivo del diniego ricevuto per avvicinarsi a mio padre, ma da quello che lei dice (e non ho motivo di crederle), sembrerebbe che lo stato di handicap di suo padre non sia stato accertato o documentato dall'unico organo deputato a farlo: la ASL.
Ovviamente, non essendo io un indovino, posso solo supporre che tale sia stata la ragione.

Saluti,

Giorgio Carta

[Walter]

aveva riconosciuta la legge 104 con pericolo di vita dall' asl cioè l'ultimo certifiacato che può rilasciare.