“Specificita’ a Parole e poi Parole,Parole,Parole!

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panorama
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“Specificita’ a Parole e poi Parole,Parole,Parole!

Messaggio da panorama »

Non so quanti colleghi navigano su internet ma penso che ancora oggi ci sono colleghi che sicuramente sconoscono alcuni siti anch'essi importanti al fine di scambio notizie. Ecco, questa qua sotto è una delle tante.

Articolo pubblicato da: Redazione SUPU
il 5 Giugno 2010
“Specificità a parole”
di Antonio Pappalardo.

I racconti del Colonnello
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Anche il Ministro della Difesa La Russa ha tuonato. Alla Festa dell’Arma, dopo aver ricordato che i Carabinieri sono stati determinanti nella unificazione dell’Italia, ha puntato il dito contro il Governo, reo di non aver previsto nulla nella manovra finanziaria per esaltare la specificità che una legge dello Stato qualche mese fa ha sancito a favore delle forze armate e delle forze dell’ordine.
Che pena questa specificità! E soprattutto che presa in giro!
Tutto è partito da una sentenza della Corte Costituzionale del 1999, voluta dal COCER Carabinieri: dopo aver respinto la richiesta di alcuni ricorrenti di introdurre il sindacato nelle forze armate, la Corte ha affermato che i militari, non potendo essere sindacalizzati essendo prevalente l’interesse dello Stato alla compattezza e alla coesione delle forze armate, dovevano possedere uno status speciale rispetto alle forze di polizia civile, che invece sono sindacalizzate.
Per oltre cinque anni i vertici militari, quasi sempre smemorati quando ci sono di mezzo gli interessi del personale, non hanno chiesto al Governo di riempire di contenuti la sentenza della Corte. Per cui nulla è seguito a quella rilevante decisione.
I poliziotti civili, preveggenti, temendo fughe in avanti dei Carabinieri e delle Guardie di Finanze, hanno introdotto un nuovo concetto, quello di specificità, più ampio rispetto a quello di specialità per essere anche essi compresi in quel comparto e quindi uscire dal grande calderone del pubblico impiego.
Il Legislatore, come era facile immaginare (i politici sono maestri nel mischiare le carte), ha accantonato il concetto di specialità, giuridicamente sancito nientepopodimenoche dalla Corte Costituzionale, preferendo portare avanti quello di specificità, fumoso e inconsistente, non basato su alcuna valida argomentazione giuridica, in cui però ha messo di tutto: un vero minestrone con fagioli, patate, carote, sedano e soprattutto zucchine. Pericolose, perchè sappiamo dove vanno a finire! Per cui nella specificità hanno messo insieme militari, poliziotti e pompieri, sfuggendo alla distinzione, posta dalla Corte, fra sindacalizzati e non. La non sindacalizzazione, che era vista come un sacrificio per i militari, doveva essere ricompensata con la specialità. E ciò non è accaduto.
E come accade quando le cose vengono costruite storte, subentra il caos più completo. Essendo la specificità poco specifica, alla fine mancano i soldi per pagare gli specifici. Per cui si fa la legge, ma, non trovandosi i soldi, la specificità si fa solo a parole.
Il Ministro della Difesa La Russa ha sbottato. A parole! Berlusconi, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha applaudito. A gesti.
Che succederà domani? Il Governo riempirà di contenuti, soprattutto con soldi, la specificità, oppure si rimangerà tutto come è accaduto nel 2000? Il 3 marzo di quell’anno il Presidente Berlusconi ricevette il Presidente del COCER Carabinieri Antonio Pappalardo e gli promise che avrebbe equiparato, con l’introduzione dell’euro, gli stipendi di poliziotti e militari ai migliori livelli europei.
Non solo non se n’è fatto nulla, ma con l’euro a 2.000 lire si è dimezzato il potere di acquisto di stipendi e pensioni.
Si è camminato come i gamberi: all’indietro.
Al termine della Festa dell’Arma ho letto negli occhi dei Carabinieri tanta delusione ed amarezza, mentre taluni generali si pavoneggiavano con le loro sciabole e sciarpe. Non tutti però. Qualcuno, ne sono certo, avrebbe avuto qualcosa da ridire sulle parole del Ministro.
Il Governo deve decidere se fare il gambero oppure se andare avanti con questi splendidi ragazzi verso un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa.
Faccio una proposta: si aumenti di 1.000 euro gli stipendi dei militari e poliziotti per riportarli al potere di acquisto del 2.000.
Chi è d’accordo invii uno scritto alla redazione di Effetto Tre o al sito del SUPU, anche in forma anonima. Alla fine le raccoglieremo in un grande libro che invieremo al Presidente Berlusconi per ricordargli gli impegni assunti.
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antoniopappalardo46@libero.it
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G.Pino
pino.supu@yahoo.it


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