riforma parziale ed equo indennizzo

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nando64
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riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da nando64 »

sono un m.a.s.ups dei carabinieri nell'anno 2008 ho avuto un incidente in itinere per il quale è stato redatto mod.C, (frattura piatto tibiale, trauma cranico etc.) riconosciuta la Causa di servizio veniva ascritta a tabella A categ.8°, a seguito di questo ed essendomi reso conto che a seguito del trauma cranico avevo dei dolori al collo in data 25.01.2010 effettuavo R.M., dove mi venivano diagnosticate due ernie c3-c4, c4-c5. Avendo già riconosciuta C.d.s. artrosi cervicale ma non ascrivibile per le due patologie decidevo di fare l'aggravamento. La C.M.O. in data 21.12.2010 mi riconosceva l'aggravamento tab.A cat.8,e unificando mi portava alla tab.A 6° cat. riconosciuta C.di.S ed alla tab.A 5° cat. incluse quelle non ancora riconosciute (ipertensione arterioriosa etc.), quindi mi riformava permanentemente in modo parziale per causa di servizio. All'epoca per il modello C avevo già chiesto l'equo indennizzo tuttora ancora pendente e in egual modo ho fatto per l'aggravamento contestualmente alla domanda. Preciso che attualmente sono stato trasferito d'ufficio come addetto al 112 presso la C.O. del mio Comando. circa tre mesi fà mi è arrivata una comunicazione dall'ufficio personale che la mia pratica è stata trasmessa al C.d.V di Roma.Ora le mie domanda sono queste a seguito della riforma parziale avrei dovuto chiedere l'una tantum per la 6° cat.( anche se e un cumulo)? per la riforma parziale esiste qualche altra indennita? devo attendere l'esito del C.d.V, l'aggravamento deve riconoscerlo anche il C.d.v.? avendo già chiesto l'equo indennizzo devo solo attendere l'esito? e se eventualmente vi sono anche altre agevolazioni o istanze da fare.
Anticipatamente vi ringrazio per la vostra disponibilità.


Mario56

Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da Mario56 »

Cioa ... ti rispondo per la riforma paziale ... ti spetta quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 25 ottobre 1981, n. 738 (Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 1981, n. 342) recante norme sull’utilizzazione del personale delle Forze di Polizia invalido per causa di servizio ed in particolare le disposizioni di cui all’art. 7 del citato D.P.R. ---- presenta apposita istanza al tuo ufficio SP del comando legione ..

(art. 7. Stato giuridico - Trattamento - Indennità speciale.

Al personale di cui al presente decreto continuano ad applicarsi le norme sullo stato giuridico e il trattamento economico previsti per le carriere di appartenenza.

L'interessato che abbia ottenuto il riconoscimento dell'invalidità a norma degli articoli precedenti ha diritto alla corresponsione, su domanda da presentare entro sei mesi dal riconoscimento stesso, di una indennità speciale «una tantum», proporzionata al grado di invalidità accertato, non cumulabile con altre specifiche provvidenze corrisposte o da corrispondersi allo stesso titolo, il cui importo è pari a quello dell'equo indennizzo previsto dalle vigenti disposizioni maggiorato del venti per cento.

Si applicano le disposizioni relative all'equo indennizzo, ad eccezione dell'art. 49, secondo e terzo comma, del D.P.R. 3 maggio 1957, n. 686. La maggiorazione del venti per cento viene corrisposta a titolo di anticipo dopo il riconoscimento dell'invalidità da parte delle commissioni mediche di cui al precedente art. 2 ).
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RAMBO
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da RAMBO »

L'indennità una tantum non gli spetta in nessun caso, questo perchè la domanda doveva essere presentata perentoriamente entro sei mesi dal giorno in cui è stato dichiarato parzialmente idoneo. Anche se avesse prodotto la domanda in tempi utili dubito che questa sarebbe stata accolta avendo già presentato per la stessa patologia domanda di equo indennizzo, infatti i due benefici non sono cumulabili.

Solitamente anche se nel verbale esiste la presenza di più patologie, la riforma parziale viene concessa per una sola malattia. Con molta probabilita in questo caso è stata concessa per la patologia dovuta alla lesione traumatica per la quale il parere favorevole del Comitato è quasi un atto dovuto. Infatti in caso contrario sarebbe stato posto, fino alla notifica del parere del Comitato di Verifica, nella speciale aspettativa malattia relativa al personale dichiarato parzialmente idoneo per una patologia non ancora riconosciuta dipendente da causa di servizio da tale organo.

Ciao Rambo
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Mario56

Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da Mario56 »

RAMBO ha scritto:L'indennità una tantum non gli spetta in nessun caso, questo perchè la domanda doveva essere presentata perentoriamente entro sei mesi dal giorno in cui è stato dichiarato parzialmente idoneo. Anche se avesse prodotto la domanda in tempi utili dubito che questa sarebbe stata accolta avendo già presentato per la stessa patologia domanda di equo indennizzo, infatti i due benefici non sono cumulabili.

Solitamente anche se nel verbale esiste la presenza di più patologie, la riforma parziale viene concessa per una sola malattia. Con molta probabilita in questo caso è stata concessa per la patologia dovuta alla lesione traumatica per la quale il parere favorevole del Comitato è quasi un atto dovuto. Infatti in caso contrario sarebbe stato posto, fino alla notifica del parere del Comitato di Verifica, nella speciale aspettativa malattia relativa al personale dichiarato parzialmente idoneo per una patologia non ancora riconosciuta dipendente da causa di servizio da tale organo.

Ciao Rambo
può darsi che sia come dici te, ma sinceramente ne dubito .... nel Decreto Presidente Repubblica 3 maggio 1957, n. 686 (che tratta anche dell'equo indennizzo) e richiamata dal dpr da me citato, non vi è cenno in nessuna parte del presupposto di presentare domanda entro 6 mesi .... inoltre attualmente, nel momento in cui una patologia è riconosciuta causa di servizio e spettantte di equo indennizzso, ciò viene attivato automaticamente d'ufficio. Inoltre, è vero che non è cumulabile ma solamente nel momento in cui tu sia già stato pagato. Siccome non sei stato pagato e l'indennità riferita alla parziale riforma è più favorevole (ad esempio non si applica la riduzione relativa ai 50 anni ed in più di applica un aumento del 20 %) è meglio presentare domanda immediatamemente (come avevo fatto io, poi ritirata in quanto mi avevano concesso la piena idoneità in seconda istanza alla quale avevo fatto ricorso).
Tutto questo perchè, se ci pensi, chi è parziale idoeno ci rimette ... non può fare più servizi esterni ed attualmente, per uno che faceva turni esterni è un danno economico ... per avere avuto una causa di servizio?
Ciao!
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RAMBO
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da RAMBO »

L’equo indennizzo
Qualora sia stata riconosciuta o sia in corso di riconoscimento la dipendenza da causa di servizio di una menomazione dell’integrità fisica derivante da infermità o lesioni subite a causa del servizio il personale della Polizia di Stato può presentare all’ufficio di appartenenza domanda per l’attribuzione dell’equo indennizzo entro sei mesi dalla notifica del provvedimento di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio.

La domanda di equo indennizzo può anche essere presentata contestualmente alla domanda di riconoscimento della dipendenza della infermità da causa di servizio o, nel corso del procedimento di riconoscimento, entro dieci giorni dalla comunicazione che la pratica è stata inviata con relazione al Comitato di verifica per le cause di servizio.

L’aggravamento sopravvenuto alla menomazione
L’art. 56 del d.P.R. 686/1957 prevedeva che entro cinque anni dalla data della comunicazione del decreto di riconoscimento dell’equo indennizzo l’Amministrazione, nel caso di aggravamento della menomazione della integrità fisica per la quale era stato liquidato detto beneficio, poteva provvedere, su richiesta dell’impiegato e per una sola volta, alla revisione dell’indennizzo già concesso. Pur essendo stata esplicitamente abrogata detta disposizione dall'art. 20, d.P.R. 461/2001, il relativo dispositivo è stato tuttavia confermato dall'art. 14 dello stesso d.P.R. 461/2001.

L’indennità «una tantum»
Il personale delle forze di polizia indicate nell’art. 16 della L. 10 aprile 1981, n. 121, che abbia riportato una invalidità, che non comporti l’inidoneità assoluta ai servizi di istituto, derivante da ferite, lesioni o altre infermità riportate in conseguenza di eventi connessi all’espletamento dei compiti d’istituto, è utilizzato, d’ufficio o a domanda, in servizi d’istituto compatibili con la ridotta capacità lavorativa e in compiti di livello possibilmente equivalenti a quelli previsti per la qualifica ricoperta (cd. “riforma parziale”).

Oltre a ciò l’interessato che abbia ottenuto il riconoscimento dell’invalidità ha diritto alla corresponsione, su domanda da presentare entro sei mesi dal riconoscimento stesso, di una indennità speciale «una tantum», proporzionata al grado di invalidità accertato, non cumulabile con altre specifiche provvidenze corrisposte o da corrispondersi allo stesso titolo, il cui importo è pari a quello dell’equo indennizzo previsto dalle vigenti disposizioni maggiorato del venti per cento, da attribuirsi mediante procedimento analogo a quelli indicati in precedenza.

Ciao Rambo
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da antonio0963 »

RAMBO ha scritto:L’equo indennizzo
Qualora sia stata riconosciuta o sia in corso di riconoscimento la dipendenza da causa di servizio di una menomazione dell’integrità fisica derivante da infermità o lesioni subite a causa del servizio il personale della Polizia di Stato può presentare all’ufficio di appartenenza domanda per l’attribuzione dell’equo indennizzo entro sei mesi dalla notifica del provvedimento di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio.

La domanda di equo indennizzo può anche essere presentata contestualmente alla domanda di riconoscimento della dipendenza della infermità da causa di servizio o, nel corso del procedimento di riconoscimento, entro dieci giorni dalla comunicazione che la pratica è stata inviata con relazione al Comitato di verifica per le cause di servizio.

L’aggravamento sopravvenuto alla menomazione
L’art. 56 del d.P.R. 686/1957 prevedeva che entro cinque anni dalla data della comunicazione del decreto di riconoscimento dell’equo indennizzo l’Amministrazione, nel caso di aggravamento della menomazione della integrità fisica per la quale era stato liquidato detto beneficio, poteva provvedere, su richiesta dell’impiegato e per una sola volta, alla revisione dell’indennizzo già concesso. Pur essendo stata esplicitamente abrogata detta disposizione dall'art. 20, d.P.R. 461/2001, il relativo dispositivo è stato tuttavia confermato dall'art. 14 dello stesso d.P.R. 461/2001.

L’indennità «una tantum»
Il personale delle forze di polizia indicate nell’art. 16 della L. 10 aprile 1981, n. 121, che abbia riportato una invalidità, che non comporti l’inidoneità assoluta ai servizi di istituto, derivante da ferite, lesioni o altre infermità riportate in conseguenza di eventi connessi all’espletamento dei compiti d’istituto, è utilizzato, d’ufficio o a domanda, in servizi d’istituto compatibili con la ridotta capacità lavorativa e in compiti di livello possibilmente equivalenti a quelli previsti per la qualifica ricoperta (cd. “riforma parziale”).

Oltre a ciò l’interessato che abbia ottenuto il riconoscimento dell’invalidità ha diritto alla corresponsione, su domanda da presentare entro sei mesi dal riconoscimento stesso, di una indennità speciale «una tantum», proporzionata al grado di invalidità accertato, non cumulabile con altre specifiche provvidenze corrisposte o da corrispondersi allo stesso titolo, il cui importo è pari a quello dell’equo indennizzo previsto dalle vigenti disposizioni maggiorato del venti per cento, da attribuirsi mediante procedimento analogo a quelli indicati in precedenza.

Ciao Rambo
se mi e permesso dare il mio contributo, sono un apps in pensione anche io avevo causa di servizio in attesa di riconoscimento, continuando malattia presso, essendo stato giudicato idoneo non ho accettato e in seconda istanza la cmo 2° di padova mi giudicava parzialmente idoneo, o presentato domanda una tantum e mi e stata risarcita con un importo maggiorato del 20% invece che equo indennizzo ciao
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RAMBO
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da RAMBO »

Bene bene l'esperienza di ognuno porta il suo contributo,

quindi con la nuova domanda presentata entro sei mesi dalla stesura del verbale di parziale idoneità viene interrotto l'iter dell'Equo Indennizzo e viene accolto quello per l'indennità una tantum.

Ciao Rambo
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da gino59 »

RAMBO ha scritto:Bene bene l'esperienza di ognuno porta il suo contributo,

quindi con la nuova domanda presentata entro sei mesi dalla stesura del verbale di parziale idoneità viene interrotto l'iter dell'Equo Indennizzo e viene accolto quello per l'indennità una tantum.

Ciao Rambo





............. :wink: Complimenti.-
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da lorus »

Scusate la mia domanda, ma come fà uno a presentare domanda entro sei mesi dal verbale di riforma parziale se la causa di servizio non gli e' stata ancora riconosciuta dal C.D.V.?
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da RAMBO »

Il beneficio originariamente veniva concesso a tutto il personale "parzialmente idoneo" che ne presentava la relativa domanda entro sei mesi dal giorno in cui veniva dichiarata tale parziale idoneità al servizio questo a prescindere dal riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della patologia che aveva scaturito tale invalidità.

Successivamente tale beneficio è stato riservato esclusivamente agli invalidi di servizio.

Pertanto coloro che presentano la domanda nei tempi previsti possono ricevere tale indennità soltanto dopo aver ricevuto per la patologia per la quale sono stati dichiarati "parzialmente idonei" il riconoscimento della dipendeza da causa di servizio da parte del Comitato di Verifica.

Ciao Rambo
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da lorus »

In poche parole, se ho capito bene, io che sono stato riformato parzialmente ad aprile del 2008 e sono tuttora in attesa della risposta del C.D.V. non posso piu' fare la domanda, perchè dovevo farla entro 6 mesi dal verbale di riforma parziale?
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da nando64 »

vi ringrazio tutti per le risposte fornitemi, molto esaurienti però il mio dubbio era anche questo: visto che l'aggravamento di una causa di servizio dovrebbe essere riconosciuta dalla c.m.o. (che a seguito dell'aggravamento mi ha riformato in modo parziale), e che nella domanda di aggravamento io contestualmente ho chiesto in caso di riconoscimernto della stessa l'equo indennizzo o l'una tantum, devo nuovamente fare domanda nei sei mesi dalla riforma parziale o e sufficiente quella domanda?
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da nando64 »

è ancora se è la c.mo. che riconosce l'aggravamento della C.d.s.((io questo sapevo fino a qualche anno fa) perchè è stata trasmessa anche al c.d.v ? devo comunque attendere l' esito del c.d.v per essere certo che sia stato riconosciuto l'aggravamento?
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da RAMBO »

Quando si è in presenza di una pronuncia da parte dell’ Organo sanitario di Forza Armata che con apposito Mod. C si è pronunciato favorevolmente sulla dipendenza da causa di servizio di una lesione traumatica da causa violenta, il parere del Comitato di Verifica è quasi superfluo. Quindi tale patologia le è stata considerata dipendente da causa di servizio ed è per tale motivo che si trova in servizio. Infatti se la riforma parziale le sarebbe stata assegnata per un'altra patologia di quelle riportate nel suo verbale di riforma parziale, sarebbe stato posto nella speciale aspettativa malattia relativa al personale dichiarato parzialmente idoneo a causa di una patologia non ancora riconosciuta dipendente da causa di servizio da parte del Comitato di Verifica.

Dal 2001 la gravità della patologia viene determinata esclusivamente dalla CMO quindi neanche l'aggravamento potrà essere messo più in discussione da nessuno.

Relativamente a tale patologia sarebbe stato corretto chiedere uno dei due benefici e cioè l’indennità una tantum entro sei mesi dalla stesura del verbale di parziale idoneità.


La sua documentazione sanitaria è stata inviata al Comitato di Verifica semplicemente per sapere da tale organo quali delle altre patologie riportate nel verbale di riforma parziale sono da ritenersi dipendenti da causa di servizio e quali invece non lo sono.

Ciao Rambo
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Re: riforma parziale ed equo indennizzo

Messaggio da nando64 »

rambo ti ringrazio sei stato molto gentile,

ciao nando64
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