https://petiport.secure.europarl.europa ... ns/it/main" onclick="window.open(this.href);return false;
Gentili Colleghi,
Quello sopra è il link al portale delle petizioni del Parlamento Europeo.
Ben sappiamo che ognuno di noi, quale cittadino dell'Unione Europea, può, previa una semplicissima registrazione al portale (tempo occorrente: meno di 1 minuto) presentare petizioni al Parlamento Europeo e sostenerle.
Personalmente, sarei onorato di mettermi a vostra disposizione per elaborare una petizione che, sulla base dei pregressi lavori parlamentari sul ddl di equiparazione delle Vittime del Dovere, in atto notoriamente impantanati, evidenzi in ambito comunitario la illegittimità della situazione nazionale, universalmente riconosciuta come gravemente discriminatoria per le Vittime del Dovere rispetto ad altre categorie protette.
Le associazioni sono caldamente invitate a partecipare o a far conoscere la loro posizione in argomento!
Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta di
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Dimenticavo:Zenmonk ha scritto:https://petiport.secure.europarl.europa ... ns/it/main
Gentili Colleghi,
Quello sopra è il link al portale delle petizioni del Parlamento Europeo.
Ben sappiamo che ognuno di noi, quale cittadino dell'Unione Europea, può, previa una semplicissima registrazione al portale (tempo occorrente: meno di 1 minuto) presentare petizioni al Parlamento Europeo e sostenerle.
Personalmente, sarei onorato di mettermi a vostra disposizione per elaborare una petizione che, sulla base dei pregressi lavori parlamentari sul ddl di equiparazione delle Vittime del Dovere, in atto notoriamente impantanati, evidenzi in ambito comunitario la illegittimità della situazione nazionale, universalmente riconosciuta come gravemente discriminatoria per le Vittime del Dovere rispetto ad altre categorie protette.
Le associazioni sono caldamente invitate a partecipare o a far conoscere la loro posizione in argomento!
se le petizioni arriveranno ad un apprezzabile numero di sostenitori, la competente Commissione presso il Parlamento Europeo le esaminerà nel merito e proporrà o una procedura conciliativa delle parti (ossia noi e il Governo) dinanzi al Mediatore Europeo ovvero solleciterà direttamente la Commissione Europea ad avviare la procedura di infrazione (e dinanzi ad una richiesta del Parlamento Europeo la Commissione Europea non potrà più tergiversare e dovrà assumere le dovute iniziative, contestando al Governo Italiano tutte le violazioni del diritto comunitario da noi denunciate).
L'obiettivo è arrivare a 1.000 sostenitori (e già con 200 sostenitori si sta nella cima delle petizioni con il maggior numero di sostegni).
A volte può bastare un piccolo impegno da parte di tutti per ottenere un grande risultato.
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Mi sono registrato e adesso cosa devo fare per partecipare ad una petizione ??????
grazie
grazie
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Anzi se viene avviata una petizione per equiparazione Vittime del Dovere tienimi in considerazione. Grazie
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Ottimo! Tra le petizioni già presentate e che si possono sostenere, io ho dato l'appoggio a quelle sui giudici di pace che sono precari, senza previdenza e che se si ammalano gravemente perdono il lavoro: una grande vergogna italiana. Se altri colleghi sono d'accordo con noi (siamo già due!) inizierei a raccogliere il materiale parlamentare in tema di equiparazione VdD e ad individuare le norme nazionali in palese violazione della normativa comunitaria. Confido nel sostegno di tutti!
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oreste.vignati
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Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
non ne faccio parte, (vittime e/o equiparati) ma se posso contribuire sono pronto. fammi sapere
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Nel mio piccolo tienimi presente. Aderisco all'iniziativa.
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Cari Colleghi, preso atto del vostro assenso, quindi se mi date qualche suggerimento mi accingerei ad elaborare il testo della petizione al Parlamento Europeo. Intanto possiamo iscriverci tutti al portale così da poter iniziare o sostenere petizioni di interesse. Mi raccomando di diffondere a tutti i Colleghi, amici e parenti il link (vedi inizio discussione) al portale delle petizioni del Parlamento Europeo, in quanto esso si sta rivelando un prezioso quanto raro spazio di democrazia, in cui finalmente possiamo far valere i nostri diritti di Cittadini dell'Unione.
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oreste.vignati
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Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Mi sono giá iscritto prima del messaggio. Non lo conoscevo, veramente ottimo
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Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Cari Colleghi, ho avuto la conferma che con 1000 sostegni una petizione viene portata alla discussione in Commissione entro 10 giorni. Il testo è quasi pronto. Altri colleghi sono d'accordo per andare avanti o siamo solo noi?
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Conviene che metti questo post anche negli altri gruppi ...
Re: Portale delle petizioni del Parlamento europeo. Proposta
Eccovi una bozza di testo:
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
COMMISSIONE PER LE PETIZIONI
il sottoscritto......, di nazionalità italiana, C.F......... , residente in......con indirizzo in ...email....PEC....
In virtù dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e degli articoli 201 (Diritto di petizione), 202 (Esame delle petizioni), 203 (Pubblicità delle petizioni), del Regolamento di procedura del Parlamento europeo, presenta alla Commissione per le Petizioni la presente Petizione avente ad oggetto:
La violazione dei diritti fondamentali alla uguaglianza davanti alla legge e alla non discriminazione dei cittadini europei, sanciti agli articoli 20 e 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea (2000/C 364/01) da parte della Repubblica Italiana, per le seguenti
MOTIVAZIONI
La legislazione nazionale italiana stabilisce una ingiustificata discriminazione tra le vittime del terrorismo, familiari superstiti compresi, e le vittime della criminalità organizzata e del dovere, disponendo per queste ultime provvidenze tanto differenziate ed inferiori da renderle vere e proprie “vittime di serie B”.
La palese illegittimità del suddetto trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere risulta dalla documentazione ufficiale del Parlamento italiano relativa all'iter del disegno di legge S1715, allegata alla presente petizione, dalla cui lettura risulta che la attuale disparità di trattamento viene espressamente riconosciuta come “odiosa” oltre che ingiusta e meritevole di correttivi.
Ciò nonostante, nessuna delle iniziative parlamentari, quali disegni di legge, interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, tesi a rimuovere detta illegittima sperequazione è mai giunta a buon fine, benché il principio di progressiva estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, sia stato definito dall'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
Nel dicembre 2008, dando seguito all'impegno assunto in sede di approvazione dell'ordine del giorno 9/1713/26, approvato dalla Camera dei deputati il 13 novembre 2008, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un tavolo tecnico avente la specifica missione di portare a compimento, entro il 2010, il processo di equiparazione tra le vittime.
Tuttavia, a distanza di anni dalla lodevole, ma inefficace misura, il processo equiparativo non ha subito avanzamento alcuno come emerge, in palese quanto sconfortante evidenza, nella «Relazione sullo stato dei lavori per l'attuazione della normativa in materia di vittime del dovere» licenziata il 27 settembre 2012 dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In ultimo il disegno di legge S.1715 dal titolo “Estensione alle vittime del dovere e della criminalità organizzata dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo” risulta anch'esso bloccato in quanto non viene portato all'esame dell'Aula.
La constatata inerzia delle istituzioni nazionali è comprovata - al di là di ogni possibile dubbio - dalla mancata rimozione della suddetta situazione discriminatoria, che risulta in essere da molti anni e che continua a comportare una sequela di gravi e ingiuste conseguenze negative per le vittime del dovere e per i loro familiari, che si vedono lesi, oltre che dal grave evento subito, anche dal trattamento ingiustificatamente discriminatorio riservato loro dalla legge italiana.
BASI LEGALI
Articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Per questi motivi, considerato che la questione rappresentata è di interesse generale, trattandosi di violazione del diritto dell'Unione
CHIEDE
di avviare una procedura di infrazione a carico dello Stato Italiano per la violazione degli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti in relazione al trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere e della criminalità rispetto alle vittime del terrorismo.
Allo scopo di rendere efficace questa petizione la sottoscrivo, a , il , con la mia firma.
Firma:
Documenti allegati:
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
COMMISSIONE PER LE PETIZIONI
il sottoscritto......, di nazionalità italiana, C.F......... , residente in......con indirizzo in ...email....PEC....
In virtù dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e degli articoli 201 (Diritto di petizione), 202 (Esame delle petizioni), 203 (Pubblicità delle petizioni), del Regolamento di procedura del Parlamento europeo, presenta alla Commissione per le Petizioni la presente Petizione avente ad oggetto:
La violazione dei diritti fondamentali alla uguaglianza davanti alla legge e alla non discriminazione dei cittadini europei, sanciti agli articoli 20 e 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea (2000/C 364/01) da parte della Repubblica Italiana, per le seguenti
MOTIVAZIONI
La legislazione nazionale italiana stabilisce una ingiustificata discriminazione tra le vittime del terrorismo, familiari superstiti compresi, e le vittime della criminalità organizzata e del dovere, disponendo per queste ultime provvidenze tanto differenziate ed inferiori da renderle vere e proprie “vittime di serie B”.
La palese illegittimità del suddetto trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere risulta dalla documentazione ufficiale del Parlamento italiano relativa all'iter del disegno di legge S1715, allegata alla presente petizione, dalla cui lettura risulta che la attuale disparità di trattamento viene espressamente riconosciuta come “odiosa” oltre che ingiusta e meritevole di correttivi.
Ciò nonostante, nessuna delle iniziative parlamentari, quali disegni di legge, interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, tesi a rimuovere detta illegittima sperequazione è mai giunta a buon fine, benché il principio di progressiva estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, sia stato definito dall'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
Nel dicembre 2008, dando seguito all'impegno assunto in sede di approvazione dell'ordine del giorno 9/1713/26, approvato dalla Camera dei deputati il 13 novembre 2008, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un tavolo tecnico avente la specifica missione di portare a compimento, entro il 2010, il processo di equiparazione tra le vittime.
Tuttavia, a distanza di anni dalla lodevole, ma inefficace misura, il processo equiparativo non ha subito avanzamento alcuno come emerge, in palese quanto sconfortante evidenza, nella «Relazione sullo stato dei lavori per l'attuazione della normativa in materia di vittime del dovere» licenziata il 27 settembre 2012 dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In ultimo il disegno di legge S.1715 dal titolo “Estensione alle vittime del dovere e della criminalità organizzata dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo” risulta anch'esso bloccato in quanto non viene portato all'esame dell'Aula.
La constatata inerzia delle istituzioni nazionali è comprovata - al di là di ogni possibile dubbio - dalla mancata rimozione della suddetta situazione discriminatoria, che risulta in essere da molti anni e che continua a comportare una sequela di gravi e ingiuste conseguenze negative per le vittime del dovere e per i loro familiari, che si vedono lesi, oltre che dal grave evento subito, anche dal trattamento ingiustificatamente discriminatorio riservato loro dalla legge italiana.
BASI LEGALI
Articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Per questi motivi, considerato che la questione rappresentata è di interesse generale, trattandosi di violazione del diritto dell'Unione
CHIEDE
di avviare una procedura di infrazione a carico dello Stato Italiano per la violazione degli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti in relazione al trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere e della criminalità rispetto alle vittime del terrorismo.
Allo scopo di rendere efficace questa petizione la sottoscrivo, a , il , con la mia firma.
Firma:
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