Info convivenza e autorizzazione ad alloggiare

[optimus]

Buongiorno a tutti ragazzi! Sono nuovo del forum e ho cercato info sull'argomento, senza però trovare esattamente quello che cerco. Mi spiego meglio...sono un cc in ferma fidanzato con una finanziera...abbiamo il desiderio entrambi di trovare un appartamento tra la mia sede di servizio o la sua, in quanto riuscirsi a vedere è abbastanza complicato. Il problema sorge che nel momento in cui si dovessero fare le carte per la convivenza, perderemmo subito il diritto ad alloggiare in caserma. Capite bene che questo sarebbe un grosso problema durante i giorni di lavorativi, anche perchè non ci troviamo poi così vicini. Ricapitolando mi chiedevo se esiste la possibilità di convivere pur mantenendo l'alloggio, anche pagando una somma mensile. Spero abbiate capito più o meno il problema! Grazie!

[iosonoquì]

La materia è disciplinata dal R.G.A. art. 393 e dalla circola nr. 944401-1/T-16 datata 9 feb 2010 del C.G.A. “Ricongiungimento al coniuge lavoratore”.
Inoltre:
- il militare è tenuto a notificare preventivamente l’intenzione di sposarsi o di iniziare una convivenza, per porre in condizione l’Amministrazione di valutare eventuali situazioni di incompatibilità ambientale;
- chi convive è soggetto alle norme regolamentari previste per l’ammogliato, solo se egli possa dimostrare una convivenza “more uxorio” (unione stabile con comunione di vita spirituale e materiale tra due persone, non fondata sul matrimonio);
- l’attestazione di convivenza può essere resa anche mediante una dichiarazione sottoscritta dall’interessato, fermo restando l’obbligo giuridico, per l’Amministrazione, di eseguire controlli, anche a campione.
Naturalmente le non ha scappatoie. Nel momento in cui notizia l’Amministrazione che intende iniziare la convivenza perde tutti i diritti quale accasermato.
L’eventuale disponibilità di posto letto (badi bene, non di autorizzazione al vitto che ora, quale Carabiniere in fv che le spetta sia al primo che al secondo ordinario), è soggetta alla “bontà” del comandante del suo reparto e semprechè vi siano posti letto disponibili. Naturalmente Lei avrà poi diritto alla consumazione del pasto nell’orario in cui il servizio ricade completamente nell’orario di detta consumazione (ovvero 14-15 e 19-20).

Cordialmente

[optimus]

La ringrazio per la risposta esauriente! Ne approfitto per chiedere un'altra cosa...la richiesta di convivenza dev'essere presentata da entrambi o basta che sia fatta solamente da me??( a quanto pare nella guardia di finanza non creano tutti questi problemi)! Così facendo lei potrebbe mantenere il posto letto..ma credo sarebbe troppo semplice la cosa!:)

[iosonoquì]

La richiesta dev'essere prodotta da entrambi, trattandosi di personale appartenente a Forze di Polizia per la quale le due Amministrazioni debbono in ogni caso espletare informazioni e autorizzare la convivenza. Non escludo che se la sua compagna dovesse trattenersi dal comunicare l'avvio della relazione della convivenza, il suo comando di Corpo possa autonomamente interessare l'altra amministrazione (ovvero la Guardia di Finanza), col rischio (mi auguro remoto) che si possa avviare procedimento disciplinare a carico della sua convivente per avere omesso di dare comunicazione dell'avvio della stessa convivenza.
Lei è in ferma volontaria: parta col piede giusto.

A buon intenditor poche parole.

E auguri!

Sempre cordialmente.

[optimus]

La ringrazio! È stato molto chiaro..pensavo che il discorso fosse molto semplice! O forse basta trovare il modo x semplificare il tutto! Buona serata!

[panorama]

Se può interessare a qualcuno

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Circolare Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri - SM - Ufficio Legislazione

Nr. 137/47-171-7-2002 del 30 gennaio 2004

OGGETTO: Autorizzazione ad alloggiare in Comune diverso dalla sede di servizio.


AI COMANDI DIPENDENTI FINO A LIVELLO COMANDO............


RIFERIMENTI NORMATIVI

- N. 336 e 337 del R.G.A.:

- Art. 12 del D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3;

- Art. 48 del D.P.R. 18 luglio 1986, n. 545.

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Seguito f.n. 192/17-3-1971 del 24 settembre 1990.

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In deroga a quanto previsto al n. 336 del R.G.A., le disposzioni contenute nella circolare cui si fa seguito si applicano anche al personale celibe/nubile in servizio permanente.



d'ordine
IL CAPO DI STATO MAGGIORE
(Gen. D. ...............)

[Vickyp2000]

Ciao optimus! Hai un mp! ;)

[Vickyp2000]

Ciao a tutti..la mia situazione è molto simile a quella rappresentata dal collega optimus pertanto ringrazio chi abbia dato delucidazioni in merito però io avrei un ulteriore domanda per quanto riguarda l'autorizzazione a viaggiare per cui mi aggancio a questo post.
Siamo d'accordo sulla dichiarazione di convivenza..siamo d'accordo sulla richiesta di autorizzazione a viaggiare..ma se quest'ultima venisse respinta? Come penso nel mio caso dato che, seppur appartenenti alla stessa Regione, le città in cui lavoriamo rispettivamente io e la mia fidanzata distano più di 150 km..in quel caso dovrei revocare la dichiarazione di convivenza? In pratica l'amministrazione mi nega di andare a convivere (per convivere intendo proprio dichiarare la coppia di fatto nel Comune dove risiede la mia fidanzata) e quindi indirettamente mi fa desistere da inoltrare qualsiasi istanza di trasferimento?
Ringrazio anticipatamente chi avrà la pazienza di rispondermi.

[panorama]

Autorizzazione ad alloggiare in comune diverso dalla sede di servizio.

Circ. C.G.A. CC. del 2004 con modifica e beneficio concesso anche al personale celibe/nubile in s.p.

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