Convenzioni pensionati Arma CC. con Istituti, attesa di TFS

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per notizia ai colleghi CC. in pensione
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Igea Banca

[floyd]

E' evidente che è la banca che ne trae beneficio non il pensionato che dovrebbe pagare interessi sul proprio TFR o TFS già tassato alla fonte. Non voglio polemizzare ma, l'attuale governo, tenta in tutti i modi di dare in pasto alle banche noi "poveri" pensionati.
Un saluto a tutti

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Visto che il TFS viene corrisposto in parte, almeno dopo il 12° mese dal pensionamento, vorrei vedere quanti colleghi abbisognevoli di somme contanti per un motivo qualunque non si recano dalle Banche o dalle Finanziare per prestiti personali.

Quindi, ben vengano queste convenzioni a favore.

[luiscypher]

Ma la Corte costituzionale dov'è? Dovrebbe intervenire su questo ricatto dello stato con i nostri soldi! Si, perché è una forma di ricatto! Tu vai in pensione di anzianità e non di vecchiaia? E io ti do la liquidazione dopo due anni e comunque solo in parte! E i nostri giudici dormono!

[floyd]

E' proprio quello il problema che il collega bisognevole chiede in prestito i propri soldi, dicasi i suoi quattrini, versati mese per mese in una vita lavorativa, per poi restituirli con un tasso di interesse che decantano conveniente. Si, molto conveniente per la banca. La maggior parte dei colleghi, il sottoscritto compreso, aspettano il TFS per saldare il mutuo, cambiare l'auto, dare una mano ai figli o sperperarli in viaggi e/o cose futili, del resto sono i nostri soldi. O no? Già è frustrante aspettare anni per l'accredito del TFS ma, se lo vuoi subito, paga il “pizzo“. Del resto lo strozzino agisce quanto sa che la “vittima” ha bisogno di contante. Scusate lo sfogo un saluto a tutti.

[mario1960]

Visto che il TFS viene corrisposto in parte, almeno dopo il 12° mese dal pensionamento, vorrei vedere quanti colleghi abbisognevoli di somme contanti per un motivo qualunque non si recano dalle Banche o dalle Finanziare per prestiti personali.

Quindi, ben vengano queste convenzioni a favore.

Xxxxxxxxxxxcxxxc

Sono d'accordo con te, il problema dei. 12/ 24/27 mesi di attesa esiste giusto o sbagliato che sia.

Questa dell'anticipo ad un tasso basso può essere una soluzione migliore delle finanziarie se si ha bisogno impellente si capisce, per le altre cose conviene aspettare il pagamento del TFS.

Io personalmente l'ho utilizzato con la mia banca, nell' attesa della cassa sott.li che purtroppo come sapete pagava con molti mesi di ritardo circa 9 e passa a fronte dei 3/4 previsti

Per farla in breve su 3000 euro utilizzati per tre mesi gli interessi che ho pagato sono stati euro 18,90. Penso ne sia valsa la pena spenderli , quali altri prodotti finanziari ti offrono di meglio ????.

Poi il resto sono polemiche sterili che non ti risolvono il problema.....

Saluti a tutti, sperando che almeno paghino subito dopo i 24 mesi e non si prendano a anche gli altri potenziali 3 mesi previsti .di

[guidoreni]

Per maggiore informazione il tfs ,per pensioni di anzianità, viene corrisposto nella forbice di tempo che va dai 24 ai 27 mesi. Definire ciò una vergogna lo trovo riduttivo!

[luiscypher]

Guido reni, lo trovi riduttivo? Io trovo si tratti di un metodo mafioso, un ricatto! O lavori fino a 60 anni o te la faccio pagare!
Che schifo...

[GERRY54]

Guido reni, lo trovi riduttivo? Io trovo si tratti di un metodo mafioso, un ricatto! O lavori fino a 60 anni o te la faccio pagare!
Che schifo...

chi ha la possibiltà si fa riformare e prende subito il tfs

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sempre per i colleghi CC in pensione,

Allego anche la convenzione del 2016 con la UNIPOL BANCA con tutti i suoi allegati per l'anticipo del TFS

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vedi allegati

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vedi ultimo allegato

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con la UNIPOL BANCA non so dirvi se è ancora valida per il 2017 ma potete chiamare ai numeri indicati.

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oggi vi partecipo che, ho chiamato al numero verde di Igea Banca chiedendo se l'offerta scaduta a Dicembre 2017 era ancora valida e l'interlocutore mi riferiva che non c'era più. Inoltre, riferiva di risentirci per la fine del mese nel caso vi erano novità nel senso convenzionale, altrimenti, si possono vedere altre forme di attuali finanziamenti.

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per notizia,

Prestiti, l'azione di Movimento Consumatori contro 9 finanziarie

Prestiti, MC diffida 9 finanziarie: “Rispettino la sentenza della Corte europea”

La Corte di giustizia ha ritenuto che in caso di estinzione anticipata dei prestiti ai consumatori contratti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione ci sia una riduzione di tutti i costi.

Movimento Consumatori ha diffidato nove tra i principali operatori finanziari nel settore del credito al consumo a rispettare quanto stabilito dalla Corte di giustizia europea (sentenza n. 383 dell’11 settembre 2019 Lexitor).

La Corte di giustizia ha ritenuto che la direttiva 2008/48/CE che regola i prestiti ai consumatori (contratti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, delegazione di pagamento, prestiti personali o finalizzati all’acquisto di beni e servizi), in caso di estinzione anticipata dei finanziamenti, imponga una riduzione di tutti i costi.

L’azione di Movimento Consumatori

Movimento Consumatori ha chiesto quindi a Compass Banca S.p.A., Fiditalia S.p.A., Findomestic Banca S.p.A., Prestitalia S.p.A., AGOS Ducato S.p.A., Credem S.p.A., Futuro S.p.A., Pitagora S.p.A., Santander Consumer Bank S.p.A. di modificare le clausole dei contratti di credito ai consumatori, al fine di rispettare i principi sanciti dalla Corte di giustizia.

Le banche e gli altri intermediari dovranno restituire ogni costo anticipato, senza distinguere tra quelli connessi alla durata del contratto (costi recurring, quali gli interessi e i costi assicurativi), e costi che non dipendono dalla durata del finanziamento in quanto, ad esempio, collegati alla sua erogazione (“up front”: spese di istruttoria, commissioni per intermediari e ogni altra spesa sostenuta al momento della conclusione del finanziamento).

“Auspichiamo – afferma Paolo Fiorio, legale dell’associazione – che gli intermediari, diano piena e immediata applicazione alla sentenza della Corte di giustizia, e modifichino immediatamente le condizioni generali di contratto, altrimenti Movimento Consumatori dovrà chiederne l’inibitoria collettiva ai tribunali competenti. Le sentenze della Corte di giustizia sono infatti direttamente applicabili con effetti retroattivi e impongono anche alla Banca d’Italia e all’Arbitro Bancario Finanziario di rispettarne i principi per assicurare una corretta applicazione del diritto dell’Unione europea”.

“L’estinzione anticipata dei prestiti ai consumatori – rileva Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – è infatti una pratica sempre più frequente per i contratti di cessione del quinto ai quali accedono spesso le fasce più deboli della popolazione, perché gli è precluso ogni diverso accesso al credito. I tassi di questi prestiti sono alle stelle (oggi la soglia d’usura è del 18,2%) e dipendono proprio dalle commissioni anticipate al momento della conclusione dei contratti. Si tratta di tassi ingiustificati rispetto ai rischi limitati per i finanziatori, coperti dalla cessione e dalla polizza. Auspichiamo che la sentenza della Corte di giustizia possa contribuire a eliminare queste gravi distorsioni del mercato, rendendolo più trasparente, concorrenziale e equo per i consumatori”.